mercoledì 29 agosto 2007

Punti di vista





AmorPlatonico: Ti sei tagliata i capelli? bel cambio di look. Stai molto bene.

Amica: Grazie... era il caso di cambiare!

AP: Quando voi donne prendete delle decisioni drastiche, vi tagliate i capelli...

A: Infatti i miei erano lunghissimi, pensa a quanto drastica è stata la mia decisione!

AP: Io adoro i capelli lunghi...

AP: E ammetto che i capelli corti donano un certo cipiglio...

Amica: Quindi? ti piacciono piu' le donne con i capelli lunghi o con i capelli corti?

AP: E che mi innamoro di una pettinatura sbarazzina... e vengo conquistato a lungo andare dalla femminilità dei capelli lunghi...

A: In sintesi?

AP: In sintesi, credo di partire svantaggiato!

giovedì 23 agosto 2007

La misantropia celeste

Ho passato la mattinata con il regista del video pubblicitario su cui stiamo lavorando.

Io ho quattro directory di foto di backstage da selezionare, lui il copione intero, con i testi, le riprese fatte e tanta buona volontà.



Arriva a casa mia che il sole indora il mare. E' uno dei motivi per cui abito qui. E non ci sono santi, quando sei di cattivo umore: ti basta uscire di casa, la mattina, per trovare una buona ragione per ridimensionare le cose.



Ci tuffiamo tra i meandri del mio hard disk a ricercare le musiche piu' adatte, ad ogni ripresa, ad ogni inquadratura, per trasformare un company profile in un'opera d'arte. O almeno in qualcosa che soddisfi innanzitutto noi.



Assieme a noi, si è svegliato il vicolo.



E la vicina di casa, la Vicina Pricipale.



Ora, la mia vicina di casa non è un essere normale. Se così fosse, vi giuro, mi farei tagliare di netto i miei organi sessuali per non aver contatto con donne del genere: una volta, parlando in una vicolo reunion (quando torni presto la sera) di separazioni, divorzi, divisioni di patrimoni: lei guardò il marito e disse:

"Tanto la casa è mia, quindi, Nicò, stai attento".



E per il resto urla contro i figli perchè, se urli, hai ragione. Urla sempre. Contro il pianeta. Scomodando la Madonna di Corsignano e tutti i Santi e i Beati.



Perchè a lei tutti danno fastidio.



In aggiunta, per l'estate sono arrivati "quelli della Yaris rossa", auto di famiglia proditoriamente e napoletanamente parcheggiata a serrare l'entrata del vicolo.



Anche "quelli della Yaris rossa" sono dei seguaci della teoria del Decibel. Se non urli, non ti capisco.

Il problema è che la Signora Yaris sta seguendo l'esempio della Vicina Principale nell'uso dell'ugola.



E mentre si pranza, salta Gabriele Arcangelo appresso al ragazzino.



Ora, leggendo il testo del fuori campo, a me e al regista son venuti i brividi al cuore.



E mentre selezioniamo foto, mentre ascoltiamo Nino Rota, mentre ricordiamo ogni scena girata...



"Nico' hai capito o no? e vieni subito! e muoviti, mannaggiallasantissimaxxxxx!!!"



E ho cliccato su "Colonne sonore" e poi su "Apocalypse Now". E ho pensato che in fondo in fondo il napalm è una cosa buona.



Sulle note di Wagner, vi giuro, il cielo si è oscurato.



Non è venuta la mano di Dio in persona, ma tanto è bastato.



Due tuoni.



La Vicina Principale esce dal balcone e raccatta il golfino steso ad asciugare, inveendo contro Dio, Budda e Allah.



Poi, d'incanto, il vento di mare a profumare la stanza. Un attimo di meraviglioso silenzio. E uno scroscio d'acqua.



Acqua benedetta, sicuramente.



E silenzio.



L'acqua, a quanto pare, le inibisce..



Silenzio.



Ed Enya che canta, piano, incrociandosi col ritmo dei goccioloni.



E comunque, stai preoccupato, Nicò, che il maltempo passa.

mercoledì 22 agosto 2007

Pasquale Coviello, in arte Jonathan Livingstone

gabbianol







Ho fatto questa foto su commissione.


Serviva una foto alla Jonathan Livingstone.


Quando me l'hanno chiesta, ho pensato: vabbè, semplice: vado a mare e fotografo i gabbiani. Avrò l'imbarazzo della scelta: Livingstone, Amusden, Nobile, Magellano.


Ho avuto soltanto l'imbarazzo: i gabbiani non li ho trovati.


Primo giorno. Porto di Giovinazzo.


Deserto.


I gabbiani sono andati via.


Semmai piccioni. A mare. E non a Venezia.


Cercavo un Livingstone e ho trovato dei Carbonara, dei Rossiello, dei Nardulli. Neanche un Colombo, perchè svolazzavano, ma senza caravelle. E il piccione è anche subdolo, perchè se lo fotografi da basso potrebbe persino regalarti qualcosa di non richiesto.


Allora mi sono trasferito a Santo Spirito. Porto di pescatori. Come nel peschereccio azzurro.


Niente.


Neanche piccioni.


C'è un Colombo, ma è Marco Colombo, un mio amico, che mi ha offerto un caffè.


Capitan Findus, quello c'è: ma sta giocando a tressette al bar, parecchio perso, con una distesa di Peroni, rigorosamente ghiacciata, nei pressi.


Secondo giorno. Disperato, mi gioco la carta discarica.


Perchè si trasferiscono lì, che c'è sicuramente cibo. Non voglio immaginare che tipo... ma non mi sconvolgo più per niente.


Ci sono delle tortore. Solo tortore. Enzo, Giovanni, Giacomo Tortora.


Enzo è quella che mi ha presentato le altre e ha tentato di far parlare un pappagallo. L'hanno arrestata. Ho fotografato il tutto in speranza di un utlizzo futuro.


Ho chiesto di Jonathan, ma la tortora è riluttante.


Nel frattempo il guardiano della discarica mi ha gentilmente invitato a togliermi dai cabbasisi.


E l'Alfa si è riempita defintivamente di polvere, passando dal blu notte al giallo sabbia.


Più che Ansel Adams, mi sento Rommel, la volpe del deserto.


Ma ho scoperto che il gabbiano c'è ma non è il suo turno. Vola dopo le 17, col fresco, ma con la luce che non mi serve più.


E sono lì, tutti in fila, sul cumulo di lerciume. Non è esattamente la foto che mi hanno commissionato. E sono il gabbiano Scaraggi, Saracino, Sannicandro.


Hanno fatto la loro scelta di vita.


Sono disperato.


Vado a Palese, sul lungomare.


Ho fatto come tutti.


Ho pagato.


Quello è il gabbiano Pasquale Coviello, in arte Jonathan Livingstone.


Dieci euro di pesce azzurro, e passa la paura.


A saperlo prima, uno risparmia.


Ma ho dovuto fare il bonifico anticipato.


martedì 21 agosto 2007

Regola Semplice

gabbiano2

"L'amore e' un equivoco della ragione, un momento di ebbrezza euforica che poco per volta si trasforma e ci si rende conto che in effetti e' un equivoco.



Piano piano nascono altri sentimenti, meno nebulosi e meno entusiastici, come l'affetto che porta al desiderio di confidenza, per finire in una sorta di di societa' omertosa che e' poi la famiglia. Che ti offre sicuramente dei vantaggi ma che e' comunque un'istituzione antisociale.



Questo, per bene che vada...



La curiosita' nei confronti del prossimo e' una profondissima prova d'amore. Se non fossi ancora curioso di mia moglie probabilmente non l'amerei come l'amo."



(Da un'intervista a Fabrizio De Andrè.)



Aggiungere altro sarebbe prolisso, e superfluo.



Foto di AmorPlatonico.

domenica 12 agosto 2007

Quando cresci male

salicel_IMG_9638

l_IMG_9639cisterne05Ho imparato prestissimo a leggere. La biblioteca che mia nonna aveva comprato era costituita principalmente da enciclopedie, perchè "u m'ninn ava' sstiddia' ".

Io sono nato nel '71, l'enciclopedia era aggiornata al '67.

C'erano le immagini dei prototipi del LEM e gli uomini non erano ancora andati sulla luna.

Ma c'era tutta la nuova architettura degli anni '60, la storia di Brasilia, la città costruita nella foresta dal nulla.

E poi ho cominciato ad amare l'arte moderna, e a trovare il bello nella luce che dipinge, all'alba, persino le cisterne di vino.

Poi, delle cisterne, ho imparato ad amare il contenuto.

Questo post è dedicato ai miei amici Cannone, enologo, e Anonimista, sommelier, che mi dedicano consigli preziosi per gustare meglio il frutto di una storia.



(Il salice che apre la galleria, è un salice salentino. Doc anche lui.)

venerdì 10 agosto 2007

Saper leggere il libro del mondo



"Saper leggere il libro del mondo

con parole cangianti e nessuna scrittura

con sentieri costretti in un palmo di mano

segreti che fanno paura"





l_old01l_tramonto



Spiegare la verità a chi non la vuol sentire

è come lavare la testa all'asino:

sprechi acqua e sapone.



La cosa tremenda è arrivare all'età della ragione

e, anzichè godersi il tramonto e la luce bassa

restare impigliati in tutte queste corde

e quando queste, per vecchiaia, per debolezza

si disfano e ti scopri di fatto libero,

trovarsi ad avere paura del mondo.



Stasera, come Dante, torneremo a vedere le stelle.



(Fotografie di AmorPlatonico, Cellino San Marco.

Colonna sonora: Korakhanè di Fabrizio De Andrè)

venerdì 27 luglio 2007

Via Lattea



Murgia, notte. Trenta secondi di posa. Cofano dell'Alfa come cavalletto. Micromosso. Macrocosmo.



Pensieri: vagabondi.



(Ogni tanto, giusto per ricordare le varie proporzioni)

giovedì 26 luglio 2007

Anima Vibrante


Entro in tabaccheria per comprare un grattino... e dietro una porticina a vetri, il regno del vanesio: una distesa di accendini Zippo, pelletteria, pipe, profumi... mancavano solo una vetrina di armi nucleari e il "Batman fai da te", o "Costruite la vostra Porsche con stuzzicadenti e abbondante Colla Vinilica" della Art Attack e ci sarebbe stato davvero tutto.



Ma tutto c'era davvero, a pensarci bene.



C'era lui.



"Anima Vibrante", linea "Distillati" della Atkinsons, non piu' in produzione e quindi introvabile, poichè una linea di prodotto da banco.



O, comunque, una linea non piaciuta alla maggioranza, ma, si sa, "anche in una società più civile di questa, sarei in accordo con una minoranza di persone".

Ma me quel profumo piace da impazzire. E mi sta da Dio, perchè ogni profumo si adatta alla pelle. E questo mi sta particolarmente bene: mi sembra di odorare come mi piacerebbe odorare, ecco.



Ok, aggiungete "Anima Vibrante" a Fossati, a Borges in spagnolo e alle rose rosse come mezzo per conquistarmi. Una confezione grande va benissimo, grazie.



L'avevo provato per la prima volta nella profumeria di una cliente, a Reggio Calabria... e dopo i primi convenevoli e il primo ordine, passavo il pomeriggio da lei: io innocente e fedelissimo venticinquenne... lei spettacolare quarantenne con un tipo di fascino che ora conosco benissimo. E che mi fa sorridere. E che adoro. Perchè significa essere donna.



Ma allora io non capivo perchè, non capivo bene o, diciamo, non volevo capire, però ci rimanevo, a parlare, con la signora.



E si parlava di moda, di tendenze, di profumi.



Ed io dilapidavo le mie provvigioni in essenze odorose.



La sera che conobbi "Anima Vibrante" ero talmente pieno di essenze, che, entrai in auto, mi sistemai la cintura... accesi il motore... dopo un paio di chilometri, complice pure il tramonto sul Tirreno che comincia proprio lì... mi dissi... "mamma santa... sono davvero bono!!!".



Oggi non ce l'ho fatta.



Sono andato in crisi compulsiva, come una donna davanti ad una vetrina di scarpe.



Non ce l'ho fatta a resistere.



Ho comprato tutte le boccette che ho trovato.



Stasera vedremo se il mio fascino alla Dylan Dog e la mia nuova/vecchia colonia faranno centro.




mercoledì 25 luglio 2007

Pensieri della sera



(Backstage, Milano)



lowelabIMG_9284(Bari Vecchia, ore 1:00)



l_cuore(Murales, Diamante)



Potrei parlarvi delle cose belle del mio lavoro, o di una nuova visione, mplto piu' scanzonata, della mia vita o raccontarvi di un cuore netto e sincero.



Di altre mille e mille domande che stanno trovando risposta, come quando si completa un puzzle, enorme.

E dire che a me i puzzle fanno venire i nervi.



Ma scrivere non è cosa. Oggi non è cosa proprio.



Una immagine, piu' di cento parole. Dicono.



Quelle cento parole, o mille, o due, accidenti, che mi frullano in testa da un po', ma non vengono fuori.



Sarà il caldo.

martedì 24 luglio 2007

Voglio uno straccio. D'uomo.

AP: E a te come va?

A: Una ciofeca!

AP: Maddai! e il tuo nuovo amore bohemien?

A: Era troppo bohemien!

AP: Beh...

A: Se io voglio pensare al futuro non posso permettermi un artista.



Non ha tutti i torti. Poi penso a Sting, a David Bowie o, semplicemente, ai Folkabbestia, e penso che può anche non essere così.



E' una questione di equlibrio...



"Essere quell'uomo

di cui la donna si accontenta

e ti viaggia vicino

ma ti guarda da lontano"

Cantava Ivano Fossati. E non è mai stato un tipo facile. Chiedetelo a Mia Martini. O a Nancy Brilli.



Magari un impiegatuccio non da' problemi, ma vuoi mettere?

Geni impazziti

AmorPlatonico: Sono ormai convinto che ci sia una vena di follia nella mia famiglia...

AmicaPsichiatra: Come in tutte, del resto...

AP: Certo, come in tutte. Nella mia si è manifestata anche troppo... Ed io, in fondo, non mi sento tanto normale...

APs: Maddai...

AP: Il fatto è che ho questo desiderio di paternità...

APs: E quindi?

AP: E se generassi un folle? considerando anche l'apporto della controparte femminile (per stare con me non deve essere normale...)

APs: Dovrebbe essere una santa, piu' che altro...

AP: E quindi?

APs: (finendo la birra)  Dovresti farlo, il bambino, invece...

AP: (ultimo sorso al Mohjito) Un altro folle in questo folle mondo?

APs: Altrimenti io come campo?

domenica 15 luglio 2007

Aperture mentali

Una mia rivenditrice: "Tutto quello che non c'è sul nostro catalogo, per le nostre clienti non esiste".



Non ho risposto. Pareva brutto mandarla affanculo così, senza preamboli.



Continua a stupirmi l'arroganza delle persone che, ottenuto un certo successo, iniziano a dettare le leggi di funzionamento dell'universo.



A me, pronunciata la fatidica frase, decadono all'istante.



Finchè funziona, beate loro.



Ma, se me lo concedete, oggi pranzo con Socrate, Cartesio e i nostri dubbi.



Che è meglio.

venerdì 13 luglio 2007

Il sesso con AmorPlatonico

(Castel del Monte, esterno notte. Brezza sostenuta, temperatura serale estiva. Presenza meravigliosa dell'opera degli architetti di Federico).



AmorPlatonico: A cosa stai pensando? (Ci sono tantissime stelle, e tante altre ne vedremmo dietro queste nuvole!).



Amica: Ci sono tantissime stelle, e tante altre ne vedremmo dietro queste nuvole!



Ora, voi, mi direte. E' la donna della tua vita.

Mah, rispondo io.



E piu' che altro: essendo arrivato a cotale capacità di previsione, sei numeri buoni, dico, sei numeri... visto che è pure sabato, no?



(Che forse la ricchezza esteriore risolve di piu' di quella interiore. Non dico meglio, ma sicuramente prima. Sì. sicuramente prima.)

sabato 16 giugno 2007

Donne, du du du...

Devo passare per lavoro dalle parti di una mia cara amica, blogger, anzi, quasi blogghestar :D, e cerchiamo di incastrare gli impegni miei e suoi di lavoro per mangiarci uno spago.





Ore 10.00

Amica: Allora ce la fai a essere qui per le 21?

AmorPlatonico: Se tutto va bene, sono a X1 per le 17.00, alle 19.30 mi vedo col socio a X2 e devo essere a X3 per le 20 e alle 21 dovrei essere libero. Cmq, ti tengo informata.

A: OK



Ore 19.50

AP: Ciao!, scusa, sono incazzatissimo. Da X1 sto partendo ora, ho finito cinque minuti fa. X2 mi ha rimandato l'appuntamento perchè è un maleducato infinito. Se vuoi, ti passo a prendere e ceniamo con il mio socio... sono veramente dispiaciuto...

A: Credo che tu debba parlare di lavoro... e portarsi l'avvocato pare brutto...

AP: Dici? Davvero? Pare brutto?

A: Dai, tanto sarai qui spesso.

AP: Già.



Io questa donna la adoro.

giovedì 14 giugno 2007

Cogito ergo sum

nabil

Amica: Tu manchi di metodo...

AmorPlatonico: Disciplina, direi...

Amica: Che è la tua sfortuna, ma anche la tua maggiore fortuna.



Se decifro questa, la Sfinge me la bevo in due secondi netti.





(Foto di AmorPlatonico. Lui, per chi non lo conoscesse, è Nabil, il cantante dei Radiodervish. Sono qualcosa di spettacolare. Cercate "La rosa di Turi". E poi ne riparliamo.)

mercoledì 13 giugno 2007

10.2



Ci siamo fermati tutti, su quel lungomare. Ma davvero tutti.

L'umanità è cinica, insensibile, perfida. E qualche buona ragione per crederlo ce l'ho. Davvero.

Ma cinque minuti, cinque...



(Foto di AmorPlatonico, Mare e tramonto di Giovinazzo. Megapixel: 10.2, ma con buon manico. Dentro: Franco Battiato, Tramonto Occidentale.)

martedì 12 giugno 2007

Il sesso con AmorPlatonico (2)

Io sono un maledetto intellettuale, e maledettamente romantico.



Sono il tipo dei corteggiamenti, dei libri, delle poesie.

Delle canzoni.



Porcamiseria, le canzoni!

le devi sentire, le devi scrivere, le devi pure cantare.

Senza steccare.

Son cose.



Qualche volta sono stato anche troppo romantico.

Nel senso: lei aveva scritto in faccia "te la dò!". mentre il sottoscritto, schiavo del proprio delirante superio, sparava cazzate.



Ad un tratto ho visto la luce.

Esco con una potenziale fidanzata.

Casa mia. (Oddio, era casa dei miei, ma avevo a suo tempo le tecniche d'isolamento, come la porta della mansarda isolata acusticamente...)

Ad un certo punto le chiedo:

"Senti, ma il bacio della buonanotte ce lo diamo ora o aspettiamo mezzanotte?"

E ci avvinghiamo.

Ma era una sciampista.

E non sapeva farmi innamorare.



Siccome alla fine l'unico modo possibile per comunicare con una donna è lo stampatello:



Lezione di conquista di AmorPlatonico:

1) Citare Battiato, o Fossati, o Borges. Con Borges direttamente in spagnolo mi arrendo subito. Considerando che lo spagnolo non lo parlo, ma lo capisco, in realtà se sei brava puoi sparare qualunque cazzata con accento e ritmo e dirmi che è Borges. Me ne accorgerò solo quando la ricanterai intonandola ("Un, dos, tres: un pesiito pa'adelante, maria!").

2) Regalarmi delle rose.

3) Sbattere le ciglia.

E sarò perdutamente tuo.



Ah, e se ti vesti come una zingara/strega... è meglio.



Ma strega, devi esserlo davvero, poi.

lunedì 11 giugno 2007

Teorema Adiabatico.

tramonto


Ci sono per ciascuno delle melodie, delle immagini, dei versi, dei sapori che ci fanno ricordare d'essere maledettamente vivi.

Non posso credere che non sia così, altrimenti dovrei ammettere che una parte dell'umanità è sotto la catena evolutiva (delle altre catene, lasciamo stare, pls, è lunedì soltanto!).



Poi ci sono da superare, ovviamente, le chiusure mentali.



Io le chiamo "limiti da imperfezione" o, semplicemente, l'imperfezione.



Una volta ci scrissi persino una canzone su.



L'imperfezione assume il carattere di una specie di isteria d'angoscia. Fai qualcosa, e ti prende allo stomaco. Come un freno, un velo, davanti alla realtà delle cose.



Superato il confine, squarciato il velo, le cose assumono il loro vero colore (sei tu che non le vedi, ma le cose, per conto loro, stanno una favola...).



A me è successo, tra gli "sblocchi", con una canzone.



Era il 1995.



Adoravo (e adoro) Franco Battiato.



Una donna che mi cita Battiato e mi regala delle rose mi avrà suo per sempre (o finchè resistono le rose, Battiato e l'Incanto).



All'inizio, quando avevo dieci o dodici anni, ed era il tempo di Bandiera Bianca, di Mondi Lontanissimi, dell'Era del cinghiale bianco, mi piaceva perchè aveva delle sonorità strane... e raccontava di cose diverse.



"C'è chi si mette degli occhiali da sole per avere piu' carisma e sintomatico mistero..."



Poi ho cominciato a comprarne i dischi, a studiare i testi, ad innamorarmi delle assonanze.



Poi ho fatto altri studi, ho capito cos'è un sufi, ho compreso cosa significa "ho dormito per non morire", ho letto Gurdjieff, e tante altre cosettine.



Due anni prima aveva scritto il Cafè de la paix. Un capolavoro di ispirazione e profumo mistico. E con una energia nelle musiche che ti entrava nella carne.



"E quanti personaggi inutili ho indossato"... cantava ne "Lode all'Inviolato"



Ma certe volte le cose ti passano davanti, ne senti il profumo e per pigrizia, per vizio, le consideri sempre a disposizione, come se fossero, in preda ad un delirio di onnipotenza, sempre lì per te a disposizione.



(Qualche anno dopo al Cafè de la paix ci sono andato davvero. Due tramezzini e due bicchieri d'acqua per venticinquemilalire. Ed ho compreso come faceva Gurdjieff a mantenere la sua comunità di danza mistica con i suoi ristoranti... )



Nel 1995, appunto, Battiato pubblicò L'ombrello e la macchina da cucire.



Era il primo lavoro con Manlio Sgalambro, il suo nuovo paroliere.



E lì il mito ha vacillato: perchè un paroliere se i testi sono bellissimi? perchè cambiare stile, usare l'elettronica e i sequencers, perchè scrivere canzoni-divertimento...



Rivolevo l'uomo di Arkeames.



E non capivo.



E non ho capito per tanto tempo.



Ero triste, come se mi fosse morto un amico.

Come se fosse scomparsa inesorabilmente una parte di me.



Poi, lentamente... una progressione armonica...



"Pensiero causale... imperativo categorico

ferma distinzione dell'uomo dall'animale

teorema adiabatico...

i madrigali di Gesualdo, Principe di Venosa

musicista assassino della sposa cosa importa...

scocca la sua nota

dolce come rosa

come rosa..."



E torna il sorriso sulle labbra.



Perchè certe note sono immortali. E riprendono delle assonanze che hai dentro.

Sono come le corde dei soccorritori quando sei finito nel burrone.

Solo che, magari, bisogna avere la forza di aggraparvicisi.



Come quando comprendi un quadro astratto, di quelli fatti bene, non dai pittori della domenica, ci entri dentro e ti racconta avventure infinite. Negli esplosioni di Klee e di Kandinski, nell'equilibrio dei Mondrian, nel caos erotico di Picasso.



E nelle volute di Klimt.



"Ferma distinzione dell'uomo dall'animale."

Già.



(Foto di AmorPlatonico, Porto, mare, cielo e tramonto di Molfetta).

Il linguaggio dell'amore

AmorPlatonico: "E quindi, in tedesco... credo significhi... ma tu parli anche tedesco?"

Amica: "Non lo parlo, ma lo capisco"

AP: "C'è qualche lingua che non capisci?"

A: "Non capisco gli uomini!"

AP: "Allora siamo pari!"

venerdì 8 giugno 2007

Il sesso con AmorPlatonico

Questo post è VM 18 anni.



Situazione romantica molto molto spinta.



Ragazza gnocca e spiritosa. BIA (Bottarella In Amicizia) in atto, anche se AmorPlatonico è come Dylan Dog, si innamora sempre...



AmorPlatonico sta dando meglio di sè nei preliminari.



Ragazza ansimante. Amorplatonico ansimante.



Ma c'è un problemino...



AP: "Amore, io avrei ancora i pantaloni addosso..."



R: "Figurati! io ho ancora il tampone!!!"



Son cose.

venerdì 1 giugno 2007

Grandi misteri di Splinder


Oggi non ho trovato il mio blog.

Errore di lettura.

Casomai l'aveste visto, ditegli che lo sto cercando.

Casomai non lo vedeste, auguri.

Che tanto ogni tanto è bello cambiar pagina (tanto le cose vere te le porti dentro, sempre).

giovedì 31 maggio 2007

L'anello mancante

Breve premessa.

Martedì pomeriggio il telefono aziendale risulta stranamente silenzioso: nessuna pazza che non ha dormito la notte per un guanto, nessun cliente della distribuzione che tenta di rimpallarmi un suo problema...

Ok.

Alzo il telefono.

Zero (accesso alla linea esterna)...

tu tu tu tu tu...

Porcamiseria, è saltato qualcosa.

Generalmente arriva un picco di corrente (siamo in campagna), i condensatori si caricano, qualcuno va in tilt, usi la tecnica S/A (stut/appicc, zitto e riavvia, come windows): stacchi tutto, conti fino a trenta, riattacchi. E funziona.

Stacco.

Conto fino a trenta.

Riattacco.

tu tu tu tu tu...

Chiamo il 191, mi risponde un gentile signore di Milano.

"Ma la borchia ha la spia rossa accesa?"

"NO!"

"Hmmm allora c'è un guasto dalla centrale. Da qui non posso farle nulla. Mando subito una segnalazione. Le ripristineremo la linea al massimo entro VENERDI'!"

"VENERDI???? ed io che faccio intanto???"

"Segnalo anche il numero del suo cellulare, così si mette d'accordo con i tecnici. Buonasera"

"Buonasera".



Ieri mattina, ore 10, mi chiama una cliente. Ok. Spettacolo. Funziona tutto.



Stamattina, ore 10.30... squilla il telefono.

FISSO.



"Buongiorno è Telecom"

(Madonna un'altra offerta, oddio...)

"Sono il tecnico... lei ha fatto una segnalazione di guasto???"

"Sì, grazie, è tutto a posto da ieri mattina"

"Ah... ma voi siete lì sulla strada xxxx?"

"Sì... ma credo sia tutto a posto... mi han detto che era un problema di alimentazione della centralina... non l'avete riparato?"

"Veniamo sul posto a dare uno sguardo dall'esterno. Buongiorno."

"Buongiorno:"



Ma non erano i Carabinieri?





*********

AGGIORNAMENTO.



Il telefono FISSO squilla dopo una mezz'ora. Voce femminile.

"Buongiorno è Telecom."

"Buongiorno"

"Lei ha richiesto assistenza..."

"Sì, guardi, come nota è tutto a posto... mi ha chiamato anche il tecnico per un sopralluogo..."

"Ma ha piovuto?"

"Sì... vento e pioggia... e qui saltano spesso luce e telefono..."

"Sì... ma ora non facciamone un dramma!!!"

"Signora, ma le ripeto... è tutto a posto... l'ho spiegato anche al suo collega... ora, non so se qualcuno ha operato dalla centrale... ma funziona tutto... ma non è il mio lavoro... le sto dicendo quello che è successo così si regola..."

"Ma il tecnico l'ha chiamata?"

"Sì, mezz'ora fa..."

"Ma viene?"

"Ha detto di sì. Ma fa un controllo esterno!" (Ora mi diverto)

"Ah..."

"Buongiorno"

"Buongiorno"



E' vero. Ora nei Carabinieri prendono anche le donne. Quelle che scartano, le assumono in Telecom.


martedì 29 maggio 2007

Ma vai a cagare!

gattaca
(Immagine da "Gattaca", film sulla perfezione.)


Personalmente, quando mi accadono gli avvenimenti che sto per riferire, mi viene di commentare, come fanno spesso quelli che non usano spesso internet, che quelli che chattano, che hanno i blog, che usano i messenger, che si conoscono in rete sono persone strane.



Io credo che non siano meno strane delle altre. Semplicemente, il campione da esaminare è differente.



Tempo addietro, scambio simpatiche battute ed impressioni con una simpatica ragazzuola romana.



Dopo un po' si passa a chiacchierate al telefono, a racconti piu' o meno "da conoscenza" piuttosto che chiacchiere sulla rete.



Abbastanza talentuosa, abbastanza complicata, abbastanza interessante.



La definirei, comunque, "preda da una notte" o da "vacanze poi fuga" piuttosto che come probabile protagonista di una storia piu' intensa, fatta di affinità, affinità vere e profonde, e tutto quanto il resto.



Ora, le persone si "giudicano" (che brutta parola!) per quello che fanno, non per quello che dicono.



A parlare (o a chattare, o scrivere o bla bla bla) siam bravi tutti.



Se mi racconti che hai drammi col tuo ragazzo, probabilmente, vivi la tua vita sentimentale superficialmente. Se la storia è un lascia e prendi continuo, tra persone intelligenti, sappiamo che son cose da telenovelas. O da film. E i film finiscono con un lieto fine, spesso. Ma durano solo due ore. Non ti raccontanto la mattina dopo, quando, magari, le situazioni si ripresentano, con abiti cambiati, ma con intenzioni identiche.



Oppure capita che ti costruisci davvero un mondo perfetto. E questo non lo fai solo in rete, ma anche fuori. E rifiuti ogni contatto con chi è opposto al tuo parere, con chi non è d'accordo. Con chi ti dimostra con i ragionamenti o, meglio, con i fatti, o meglio ancora, con il proprio esempio, che le cose non sono proprio così.



Poichè, sinceramente, non ho bisogno della claque, posso facilmente fare a meno di qualcuno che semplicemente non ammette che non faccio parte della sua, di claque.



Poi son cose che fanno sorridere:



**

"Ciao Amorplatonico sono XXXXXX, sto partecipando ad un concorso indetto dal teatro VATTELAPESCA per vincere l'esposizione nel foyer per la stagione 2007/2008. Mi piacerebbe molto poter esporre, se ti va di darmi una mano potresti votarmi a questo link?



www.teatro-VATTELAPESCA.it/eccetera eccetera



Sono loggata come 'misscoerenza'. c'è bisogno di inserire il codice fiscale per poter rendere veritieri i dati. Ti assicuro che nome, cognome e codice non sono assolutamente visibili, lo è solo il nick.

Se ti piacciono le foto e hai tempo, mi voteresti? Ti ringrazio moltissimo



ciao



**



Io rispondo, semplicemente:



"Ma non ci eravamo fanculizzati?"


**

(O, meglio, TU mi hai fanculizzato in cinque secondi netti quando mi son permesso di farti notare un tuo comportamento non tanto lineare, qundi, che ci parliamo a fare?, ergo... addio!)



**

Lei risponde:



"si, ma che vuol dire? questo è lavoro! =)



se non ti va non importa.

grazie lo stesso.

ciao"



**



Ovviamente, per educazione, preciso:



"hai un concetto strano del lavoro. ci sono, generalmente, in mezzo i soldi. o l'amicizia (e la stima).

mi pare che non ci siano nè l'uno (per carità), nè (tantomeno) l'altra.

ciao."



Io chiamo tutto questo con una sola parola: superficialità. Si bada alla quantità, non alla qualità.



Augurando a queste signorinelle sempre grandi quantità...



Poi uno con la vita ci sbatte. Davvero.



Tempo ce ne vuole...*



Ah, e la cosa bella che non accade solo in rete.


E, con questa, giuro, non toccherò mai piu' l'argomento.

Passerò direttamente al vaffanculo...



(*) idiomatic form.




lunedì 28 maggio 2007

Donne

Ieri pomeriggio, breve caffè con la mia ex.



Ex-ragazza, non ex-moglie. Con la seconda mi son dato appuntamento l'anno prossimo, in tribunale. E, ironia della sorte, simpaticamente assistito dalla mia testimone di nozze, avvocato, che quando il prete disse:



"Firmi qui per la separazione"



Lei disse: "Accidenti, come siete avanti!"



(E' una di quelle che mi ripeteva: "lasciala stare, che è stronza", mentre, attivo il gene "sposami", mi arrivavano al cervello, anzichè parole intelleglibili, musiche di Barry White su carrellate di antipasti e frasi suadenti tipo "fallo, è la donna della tua vita". Poi lei ha aggiunto "te l'avevo detto, io!". Vabbè)



Torniamo a noi.



Caffè, frullato, gelato...



La signora del chiosco al porto aveva un fantastico paio di occhialini ovali da sole, attualmente introvabili, se non a cifre blu.



Passeggiata nel centro antico, mercatino di antiquari... ehm... rovivecchiai.



Occhiali e cristalli, non posso resistere.



Trovo una serie di occhiali vintage degli anni 70 e 80... cinque euro l'uno... lenti in cristallo e non in plastica... spettacolo.



Trovo gli occhialini tondi, un vecchio modello di Armani. Sarà stato forse rifaldo, ma valeva la pena.



E un paio di occhiali a gattina che alla tipa stanno benissimo.



Glieli faccio provare... lei protesta...



"Ma ho già degli occhiali da sole!"



"Ma questi ti stanno benissimo!"



"E' vero signorina" - afferma la signora della bancarella - "le stanno davvero bene!" (e si vedeva che non era una venditrice: io quegli occhiali me li sarei venduti a cinquanta euro minimo, altro che cinque!!!)



Prendiamo gli occhiali.



Mi lascia sotto casa.



"Grazie per gli occhiali... ma me li hai comprati per essere piu' bella per te o per qualcun altro?"



"Innanzitutto per te."



E me ne sono andato fischiettando "Bonanza".

sabato 26 maggio 2007

Incidente frontale

Mamma di Brian: Ma voi chi siete? Perchè entrate in casa della povera gente alle due di notte?

Re Magi: Noi siamo i Re Magi... ci ha guidati una stella!!!

Mamma di Brian: Vi ha guidati una bottiglia!!! Fuori!!! Fuori!!!

Monty Python, Brian di Nazareth








Ieri ho subito un incidente frontale.



Non con un'auto. Magari.



Una bottiglia. Primitivo di Manduria in purezza. Elegia.



Maledetto.



Stanotte ero convinto di non averla neanche stappata, ma di averla bevuta così, per intero, tappo e tutto... e che si fosse incastrata nello stomaco.



Non so se è stato il vino, o la costata di cavallo servita in sette secondi netti (abbiamo mangiato "affrettato", come in "Vieni avanti, cretino!") o il margarita dopo.



Certo è che ho sognato la Madonna e tutti i Santi.



Certo è che dopo ieri, sono certo, il mio fegato chiamerà l'avvocato.



Non voglio raccontarvi i casi miei, per carità. Ognuno ha i propri. Ma sono cose che fanno pensare.



Sto diventando vecchio, o è solo una fase passeggera?



Naaaaaaaaaaaaaaaaaa.

mercoledì 23 maggio 2007

Già matura e ancora pura come la verdura di papà...

Pomeriggio di prove in atelier.



Sposina in bianco ottico, felice ritorno ai tempi antichi dopo terrificanti beige e avori vari.

Sbrilluccichio di strass infinito, sposina entusiasta.

Presenti: sposina, mamma, sorella, parrucchiera, papà, amico di famiglia del papà.



Ad un certo punto, copro la sposa con la calata del velo, per controllare la lunghezza, e il papà irrompe:



Papà: - "Sì, ma io il velo non ce lo vedo! il velo è la verginità, e mia figlia non è vergine!!!"



Io (conto fino a dieci): "Ok, io sono sagittario ascendente acquario, e allora?"



Papà: - "No, signor AmorPlatonico, no! lei non è vergine perchè me lo ha detto! ed io non posso CONSEGNARE al marito una ragazza non vergine col velo!... Questa... questa (indicando l'altra figlia, che si sposerà il prossimo anno)... questa sì che è vergine!... Sei vergine, papà?"




Sorella: "Sì! e voglio il cappellino e l'ombrellino!"



Voglio aprire un bar.

Davvero.

E, al limite, bermi tutte le rimanenze...



"Voglio l'ombrellino e il cappellino!"

martedì 22 maggio 2007



A pensarci bene, la strada te la porti dentro.

Micromondo & Photoshop

Piccola digressione storica.



Nel 2003 comprai una Fujifilm S2 Pro: sensore ccd particolarissimo, 6.2 megapixels, spettacolare resa degli incarnati, contrasto perfetto. Interpolazione a 12,4 megapixel con i quali ho realizzato cataloghi, posters, e quanto altro mi servisse.



La accoppiai ad una spettacolare ottica nikon 28-200 che mi permetteva di viaggiare leggero: la custodia a tracolla e la borsa fotografica (che per noi "fotografi" vale piu' della mamma o della moglie) con il resto del bendiddio nel bagagliaio.



Ok. Un sabato torno stachissimo a casa, appendo tutto all'attaccapanni, compresa la tracolla.



Non so per quale misterioso motivo, la tracolla cadde facendo sbattere lo zoom per terra.



Si squilibrò la ghiera della baionetta e, sebbene dopo ripetuti settaggi da parte del centro assistenza, la Fuji non fu piu' la stessa.



Alla fine, la fantasmagorica borsa col bendiddio è finita nelle mani di ignoti che sono entrati, affanculo a loro, in casa mia un giorno di vento, in cui tutte le finestre del generalmente curioso vicinato erano chiuse.



Ho comprato una canon, venduto quello che mi è rimasto della nikon-compatibile e son tornato a portarmi appresso questo registratore di storie.



L'altro giorno, in vena di pulizie e d'accordo con la delegazione degli acari in protesta, per un motivo fortuito, la canon è caduta.



A fermarla è stato, prontissimo, il mio piede.

Scalzo.



Si è staccato un lembo di pelle, ma la macchina è salva.



Prontamente, ho verificato la messa a fuoco, dal 300 millimetri al grandangolare macro.

E con due tocchi di photoshop i mondi lontanissimi o la tegola del sottotetto raccontano storie.



A saperle vedere.



Comunque, giuro, siccome son troppo malinconico, poetico e pseudointellettuale, a breve vi posterò tette e culi.






palma



mattone



Tu dici ancora che non parlo d'amore:

batte in me un limone giallo, basta spremerlo!

(Battisti-Panella, Fatti un pianto)

Profumodelsale



Ogni volta che penso di andar via di qui, la mattina dopo esco di casa, guardo il mare e cambio maledettamente idea.



Piccola digressione sulla fotografia.

Parlando con un mio amico fotoreporter, si discuteva del fatto che spesso e volentieri notiamo (così dovrebbe un fotografo) degli spicchi di realtà che raccontano una storia. Ma siamo senza macchina fotografica. Allora, poichè non ci è ancora dato di farci installare delle fotocamere nelle pupille e considerando che i cellulari NON sono macchine fotografiche, a dispetto dei megapixel, capita ad entrambi che ci "ricordiamo" della sesazione, per poi rielaborarla quando occorre, quando ci ricapita, quando (ahimè), ci serve.

Solo che, credo, la prima volta è sempre la migliore.

O è l'ultima?

sabato 19 maggio 2007

Il mio uomo

Prove d'abito, oggi, in atelier.



Dopo la seconda prova, l'atelier diventa "il confessionale": dubbi, incertezze, ma anche drammi, tradimenti, cose mai dette, faide familiari...

E tutto questo, ovviamente, incluso nel prezzo di pizzi, sete e merletti.



Sposina: ma questi laccetti rossi che scendono giu'... come sono sexy...

AmorPlatonico: certo! così facciamo diventare subito nonna la signora!

Sposina: Direi subito a mio marito di rimetterselo nei pantaloni!!!

AmorPlatonico: ! (Giuro! è difficile farmi star zitto!)

Sposina: Perchè prima dobbiamo essere sicuri sul lavoro, poi verranno i figli... perchè a far figli...

AmorPlatonico: (cercando di sdrammatizzare): ci vogliono cinque minuti...

Sposina: Per il mio ragazzo, anche meno!!!



E con questo, credo che per oggi ho sentito abbastanza...



(Generalmente ci si lamenta dal parrucchiere, e DOPO il matrimonio).

mercoledì 16 maggio 2007

Insulti

Serata in associazione. Dopolavoro ferroviario di giovani trentenniquarantenni rampanti.

Arrivo tardi, con la mia amica psichiatra (NON vado ancora dalla psichiatra, ma dovrei pensarci!).




Amica:  Toh guarda, AmorPlatonico, c'è anche XXX.

AmorPlatonico: Ah, già.

XXX: Oh, ciao Ap

Ap: Ciao!



Amica (guardando le ultime foto): Però XXX è proprio carina, assomiglia tanto a Michelle Pfeiffer.

AP: (guardando bene XXX) Effettivamente, a guardarla bene...



Qualcun altro dice che XXX assomiglia alla mia ex-moglie. Il che la esclude a priori da qualunque interesse personal-sentimental-lubrico.



(Oddio, lubrico non lo escluderei mai, ma io poi m'innamoro di un nonnulla).



Da cui:



1) Esistono i "modelli di persona"... sguardi, zigomi, gambe, tette, culi che ci attraggono inspiegabilmente, a discapito delle affinità.



2) Porca miseria se esistono!



3) Ma ciò premesso, non vi ricordate Michelle Pfeiffer. Non la ricordate bene. Oppure, se è così, alla lontana (alla scordata proprio), quando non sembro Giuliano Ferrara per il capello incolto e una certa disinvoltura nella gestione della panza, ricordo anch'io Richard Gere.



In mezzo ai ciechi, quello a un occhio, è re.



Dicono.

mercoledì 9 maggio 2007

Guardami

t006L

Guardami, maledetta. E ricordami d'esser vivo.

Perchè scompari, rivolgi altrove il tuo sguardo, mentre mi aggiro nei meandri dei pensieri, dove il passato oscura il presente e minaccia il futuro...

Eppure, maledetta ispirazione, più tremenda della dea bendata, ti basterebbe così poco...

Partiamo!



E' perfetta anche la luce, col mare del colore del cielo.

La nave, come la mia vita, non è in perfetta forma.

Ma dentro è solida, E terrà. Andiamo.

martedì 8 maggio 2007

Tutto intorno a te.

Testo:

"Nuovo numero di telefono, privato. Ciao. AmorPlatonico"

392 xxxxxxxx



Rubrica

Ex Moglie



Invia Messaggio.

Enter.



(Ordine del Tribunale)



Come cominciare la giornata.

I love Albano

Ieri passo da un amico che mi ha chiesto soccorso con una distro Linux.



Primo: gli premetto che Linux è libero e free, quindi non puoi pretendere che funzioni tutto al primo colpo, e che se vuole qualcosa che funzioni comunque (con tanto di assistenza) può comprare una distro commerciale (che tra l'altro costa un centesimo di winzozz+programmi), e che quindi chi ti consiglia, tra l'altro gratuitamente, una distro o l'altra lo fa senza responsabilità... cioè: io non c'entro con le tue scelte: se vuoi un server mi PAGHI e te lo installo, dopo di che mi puoi rompere le palle nei limiti del decente. Se parliamo di qualcosa GRATIS stai ai miei tempi e alle mie disponibilità... dopo di che puoi inpacchettare il tuo server e bidonizzarlo.



Secondo: se vuoi organizzare un sito per gli utenti, non è che fa differenza tra linux e windows. Se vuoi che qualcuno ti scriva il programma dillo in italiano. E ti risponderò di no, ovviamente.



Non sono venale. Ma il mondo dell'open source è fatto di rispetto.



Due giri su google e sui forum di Ubuntu (sant'uomo) e risolviamo il problema.



Ti insegno a pescare, bello, non ti regalo il pesce.



Distrutto dalla giornata, tento di andar via...



- No, aspetta, usciamo insieme, così ci accompagni a casa.

- Ok.



Raccatto due cose che lumacavano sui sedili posteriori della Volvo, e lui, mogliettina e i due pargoli salgono in macchina.



Stavo ascoltando uno dei concerti di pianoforte di Mozart.



La moglie, ridendo, dice:



- Ma è questa la musica che ascolti?



Mi son girati i bit, che sono la versione cibernetica dei cabbasisi.



Io non ti giudico per quello che NON ascolti, per quello che NON sai, per la tua LIMITATEZZA. Magari io non ascolto ALBANO e mi mancherà qualcosa, ma il tempo giudicherà. Perchè ci sono tante cose che non conosco. E ogni brano che ascolto, ogni armonia, da Haydn a  Caros  Santana, dai Pink Floyd  a Vasco Rossi mi racconta qualcosa.



Sono esploso.



- Mozart l'ha scritto a tre anni!

- Davvero?

- Tu a tre anni che facevi?



"E la misantropia celeste in Benedetti Michelangeli"

(Battiato, Mesopotamia)

venerdì 4 maggio 2007

Cieli azzurri

trullo001



E certe volte, il blu del cielo è da immaginare.

Ma c'è.

Cavolo, se c'è.



(Foto di AmorPlatonico.

BiancoNero di Photoshop.

Ma scattato decentemente alla fonte:



trullo001



Diceva il mio maestro in camera buia:

"non cercare di aggiustare una foto, scattala bene,

altrimenti passi il tuo tempo qui dentro".

Per lui era facile.)

A me gli occhi, please!



Ora, non vorrei dire. Ma questa primavera ti sorprende con luci ed ombre che non ti aspetti. Dietro casa, ovviamente. E allora andarsi a prendere il caffè passa in secondo piano, e non sono piu' ombre nell'erba ma orme di Barbalbero.



No, nel caffè non c'era nulla eccetto il caffè, credo.



(Foto di AmorPlatonico, courtesy of Mother Nature)

giovedì 3 maggio 2007

L'erbavoglio

(Post maschilista, eventualmente, volgere tutto al femminile e il risultato non cambia).



Amico: Secondo me, non dovevi lasciarla.

AmorPlatonico: Ma se non andavamo d'accordo?

A: Ma ti voleva sinceramente bene, e sai quanto è rara oggi la sincerità!

AP: Ok, ma non è sufficiente...

A: Perchè, che altro vorresti?

AP: Che non mi rompesse gli zebedei...

A: Cosa?

AP: Hai ragione. Impossibile.

A: Appunto.

domenica 29 aprile 2007

Ghiaccio Bollente

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Vagando tra i profili di Splinder:



"Sono un sognatore disilluso".



Poi uno se le cerca.



(Foto di AmorPlatonico, Mare e Confini di Ostuni)

venerdì 27 aprile 2007

Orizzonti



Amiche: Ma per te che sei  di gusti così difficili... cosa deve avere una donna per piacerti?

AmorPlatonico: Se non parliamo di tette e culi... vastità d'orizzonti. Il resto, quello serio, viene da sè. Quello faceto... è trascurabile.



E ogni tanto bisogna prender le distanze.



A coloro che si chiedono dove sia finito... sono qui. Sempre. Magari evito di imbrattare la rete con cose che reputo inutili.



Non sono mica come De Gregori che deve fare un disco per forza.



(Foto di AmorPlatonico, sabbia di Savelletri, amici, sullo sfondo).



Ah... se volete sapere come sto ora...

... avete mai provato una voglia di innamorarvi ma avete il cuore in ferie? Beh...



("Inspira, espira, inspira, espira..." non sono io, è il fegato, scusatelo. Ora quando esco, certe volte lui non vuole venire piu' con me.)

mercoledì 18 aprile 2007

Il grande senso dell'Amore



















Se non riesco a comprenderti, comprendimi.

















(Sottofondo: Marco Ferradini, Teorema, picchiato da Battiato in Autodafè)



In questi casi si risponde, o non si risponde perchè è una domanda retorica, o si chiama direttamente l'avvocato?

La bellezza è stravagante





Bill Gates pagherebbe per questa foto.

Siamo così abituati ad una realtà di plastica, che una felicità naturale sembra irreale.

Eppure, qui, non è stato pagato nessuno.



(L'unica vera cosa che accomuna la nonna a Windows è che tutti e due, ogni tanto, perdono la memoria e vanno resettati. La nonna è arrivata però a 90 anni sempre accesa, come un server. Linux, ovviamente.)







sabato 14 aprile 2007

Tra sesso e castità





(E' piu' forte di me, vanno dritto al cuore.)



(Foto, al solito, di AmorPlatonico.

 Musica: Astor Piazzolla, Milonga in Re. Controcanto di Battiato, Tra sesso e castità)

giovedì 12 aprile 2007

Se Parigi avesse il mare...






... sarebbe una piccola Bari.



(C' Parig' avess' u'mare foss' 'na piccola Bar')





Ricordandomi di Luigi Ghirri, e di quello che ci ha insegnato.

So' piezz'e core!!!







LaFrancese: Che fai?

AmorPlatonico: Sto mettendo in ordine le foto di ieri... couturier, ospite e fotografo al matrimonio di amici...

LF: Vedere vedere vedere!

AP: Piaciuto il bambino?

LF: Bellissimo! E' il tuo?

AP: Non scherzare.

LF: Ricorda che ci siam messi d'accordo per 7... ne voglio 7...

AP: Dunque... dall'anno prossimo, 36+7=43... (42, col 36 compreso, che ha tutto un altro senso)... OK.

LF: Perfetto!!!



(Meraviglie del virtuale!)

martedì 10 aprile 2007



Se qualcuno mi chiedesse delle mie convinzioni religiose, risponderei che sicuramente non sono ateo e materialista.



Certo, non mi figuro un qualche Dio con la barba bianca ad interessarsi delle vicende umane come quello che supplicano la maggior parte delle religioni del mondo, perchè ho troppa stima di un essere superiore per trovarlo interessato ai nostri problemi quotidiani, semmai dovrebbe essere il contrario...



Quando penso alla bellezza del mondo non posso crederlo figlio del caso, semmai figlio di un caso organizzato in una razionale complessità, il cui disegno, piu' ampio dei nostri pensieri, ci sfugge.



D'altra parte esistono piu' vie per il superamento della rete razionale che ci rende attaccati alla materialità e ci permette di vedere il filo invisibile che unisce le cose. Ed è diverso per ognuno di noi.



Per me, spesso, è l'Arte il mezzo che consente intuizioni di una Bellezza Superiore.

E' come se nel reale si aprissero degli squarci di una luce piu' intensa.

Quando si è in grado di notarli (e questo è il bello, perchè non sono assoluti), sono semplicemente delle porte verso una bellezza che fa esplodere il cuore.



Ed è lì, in un prato che ti chiama in controluce, negli occhi di un bambino, nei campi spazzati dai venti d'estate, nel compimento dei cicli delle stagioni... in una serie di manifestazioni che, perdonatemi, non riesco a pensare che siano un risultato casuale di una combinazione di atomi e forme d'onda.



Oddio, posso anche sbagliarmi...

Se così fosse, lasciatemi illudere.

O forse no.

venerdì 6 aprile 2007

Gente di internet (2)

- Perchè spesso gli amori tra i chatters durano una sera, poi finiscono...

- Appunto... perchè entrambi si fanno i film... e un film dura due ore...

...le sottane sulla luce.

Splinderiana: No, non mi piace, troppo bel ragazzo, fisico palestrato, da fighetto...

AmorPlatonico: E quindi, non ti piace?

Splinderiana: Io cerco qualcuno capace di scoparmi il cervello...

AmorPlatonico: [uno, due, tre... non ce la faccio, devo dirlo!] ... a trovarlo!

Splinderiana: (ridendo) chi l'uomo?

AmorPlatonico: (ridendo) non far finta di non aver capito...

Splinderiana: (ride)... ok, la posto...

AmorPlatonico: (ride) no, la posto io...



Ecco.



Non riesco neanche a commentare. Fate tutto voi!

giovedì 5 aprile 2007

Gente di internet

Questionando con una mia amica di chat.



"La gente di internet è tutta strana... non è connessa, vive un un mondo tutto suo dove la realtà se la costruisce su misura!"