Piccola digressione storica.
Nel 2003 comprai una Fujifilm S2 Pro: sensore ccd particolarissimo, 6.2 megapixels, spettacolare resa degli incarnati, contrasto perfetto. Interpolazione a 12,4 megapixel con i quali ho realizzato cataloghi, posters, e quanto altro mi servisse.
La accoppiai ad una spettacolare ottica nikon 28-200 che mi permetteva di viaggiare leggero: la custodia a tracolla e la borsa fotografica (che per noi "fotografi" vale piu' della mamma o della moglie) con il resto del bendiddio nel bagagliaio.
Ok. Un sabato torno stachissimo a casa, appendo tutto all'attaccapanni, compresa la tracolla.
Non so per quale misterioso motivo, la tracolla cadde facendo sbattere lo zoom per terra.
Si squilibrò la ghiera della baionetta e, sebbene dopo ripetuti settaggi da parte del centro assistenza, la Fuji non fu piu' la stessa.
Alla fine, la fantasmagorica borsa col bendiddio è finita nelle mani di ignoti che sono entrati, affanculo a loro, in casa mia un giorno di vento, in cui tutte le finestre del generalmente curioso vicinato erano chiuse.
Ho comprato una canon, venduto quello che mi è rimasto della nikon-compatibile e son tornato a portarmi appresso questo registratore di storie.
L'altro giorno, in vena di pulizie e d'accordo con la delegazione degli acari in protesta, per un motivo fortuito, la canon è caduta.
A fermarla è stato, prontissimo, il mio piede.
Scalzo.
Si è staccato un lembo di pelle, ma la macchina è salva.
Prontamente, ho verificato la messa a fuoco, dal 300 millimetri al grandangolare macro.
E con due tocchi di photoshop i mondi lontanissimi o la tegola del sottotetto raccontano storie.
A saperle vedere.
Comunque, giuro, siccome son troppo malinconico, poetico e pseudointellettuale, a breve vi posterò tette e culi.
Nel 2003 comprai una Fujifilm S2 Pro: sensore ccd particolarissimo, 6.2 megapixels, spettacolare resa degli incarnati, contrasto perfetto. Interpolazione a 12,4 megapixel con i quali ho realizzato cataloghi, posters, e quanto altro mi servisse.
La accoppiai ad una spettacolare ottica nikon 28-200 che mi permetteva di viaggiare leggero: la custodia a tracolla e la borsa fotografica (che per noi "fotografi" vale piu' della mamma o della moglie) con il resto del bendiddio nel bagagliaio.
Ok. Un sabato torno stachissimo a casa, appendo tutto all'attaccapanni, compresa la tracolla.
Non so per quale misterioso motivo, la tracolla cadde facendo sbattere lo zoom per terra.
Si squilibrò la ghiera della baionetta e, sebbene dopo ripetuti settaggi da parte del centro assistenza, la Fuji non fu piu' la stessa.
Alla fine, la fantasmagorica borsa col bendiddio è finita nelle mani di ignoti che sono entrati, affanculo a loro, in casa mia un giorno di vento, in cui tutte le finestre del generalmente curioso vicinato erano chiuse.
Ho comprato una canon, venduto quello che mi è rimasto della nikon-compatibile e son tornato a portarmi appresso questo registratore di storie.
L'altro giorno, in vena di pulizie e d'accordo con la delegazione degli acari in protesta, per un motivo fortuito, la canon è caduta.
A fermarla è stato, prontissimo, il mio piede.
Scalzo.
Si è staccato un lembo di pelle, ma la macchina è salva.
Prontamente, ho verificato la messa a fuoco, dal 300 millimetri al grandangolare macro.
E con due tocchi di photoshop i mondi lontanissimi o la tegola del sottotetto raccontano storie.
A saperle vedere.
Comunque, giuro, siccome son troppo malinconico, poetico e pseudointellettuale, a breve vi posterò tette e culi.
Tu dici ancora che non parlo d'amore:
batte in me un limone giallo, basta spremerlo!
(Battisti-Panella, Fatti un pianto)
Eh no!
RispondiEliminaPoi vedi tu...
Come ti capisco!
RispondiEliminaDa quando la mia Minolta manuale del 80 è cascata graffiandosi il 28-200, le foto hanno una specie di halo strano in mezzo, manco ci fosse un fantasmino!
Mo' le faccio le corna con una reflex digitale. Ma la vecchia non la sostituisce nessuno...snif!