Senza alcun dubbio, la Vita è meglio di qualunque pubblicità.
Sebbene stiano facendo di tutto per convincerci del contrario.
[Foto di AP, matrimonio di un Amico, Canicattì, 2011]
Domani scatto il servizio istituzionale per la stagione 2012, e oggi con il "Grande Capo" prepariamo il set. Stiamo simulando una sfilata, quindi prospettiva, sfondo, quinte, bianco e nero, e tanto, ma tanto TNT (tessuto non tessuto, per i non addetti ai lavori), che i miei sapienti flash trasformeranno in una autentica passerella. Almeno quelle sono le intenzioni.
"Ndruzzuleisc!!!" grida ad un certo punto il Grande Capo. Ha settantatrè anni, e va ascoltato.
Vi giuro. Io parlo inglese, italiano, gocce di francese (tre, come quelle dello Chanel numero cinque che indossava Marylin per andare a letto).
Volendo anche latino.
Ovviamente, il cozzalo bitontino (che per certi versi mi apre la via alla comprensione del tedesco e ho tutte le gutturali per parlare correttamente l'arabo).
Ma il dialetto stretto di Castellana, un termine così tecnico, subito subito... è fuori d'ogni umana comprensione.
("Ma 'o core sape scrivere?
'O core è analfabeta,
è comm'a nu pùeta ca nun sape cantà.
Se mbroglia... sposta 'e vvirgule...
nu punto ammirativo...
mette nu congiuntivo
addò nun nce 'adda stà...
E tu c' 'o staje a ssèntere
te mbruoglie appriess' a isso,
comme succede spisso...
E addio Felicità!
Eduardo)
[Foto di AP, grazie allo stabilizzatore della Canon 60D, e ad un nuovo piacere di tagliare il vero]
Dopo aver dato fondo agli Swarovski...
E' che certe volte uno deve fermarsi, aspettare che le idee gli tornino, prenderla meno sul serio e magari ridere un poco. Anche se non c'è veramente molto da ridere.
Ho proposto lo slogan: COLLEZIONE 2012... LA FINE DEL MONDO...
Oggi il pc con la contabilità è morto.
Si chiamava "il pc della contabilità" perchè veniva acceso per immettere solo le fatture a mastro.
Faceva una cosa sola, come un ferro da stiro, come un frullatore, e senza essere tenuto nella dovuta attenzione.
Proprio come quelle mogli che, finito l'amore, servono tristi la cena e rassettano la casa, più o meno come una qualunque colf...
Non mi chiedo più perchè nell'era del "tutto online" si continui a tenere il mastro su un vecchio pc di quindici anni fa. Probabilmente nella logica che se una cosa funziona... funzionerà per sempre... (chiacchiere), oppure "mi tengo due pc... così alla finanza ne dò in pasto uno solo... (che se è in formato DOS è splendiamente facile da leggere)...
Ho recuperato i dati, tutti gettati in un famigerato database COBOL e il programma scaricato tranquillamente (e saggiamente) in una sola directory.
Ora sto reinstallando il tutto in una bella macchina virtuale e la cosa dovrebbe agilmente funzionare (forse).
Però ci sono cose che mi fanno davvero rabbrividire...
- Win 98 si installava 12 anni fa in 45 minuti. Ora ci mette lo stesso tempo su un pc 100 volte più veloce. Significa che dentro c'è la fregatura: "mi installo piano piano così chissà cosa pensi che stai comprando...", tecnica utilizzata dalle SempreVergini della sezione D '85-'86 del Liceo Scientifico Galilei di Bitonto, giusto per prendere qualche punto in più... (Nostradamus profetizza che Mariella Martucci si darà completamente al marito soltanto nel 2025).
- Le schermate di presentazione... pare le abbia scritte a Bill Gates la stessa agenzia pubblicitaria che cura i testi del nostro Premier Silvio Berlusconi...
E TUTTI E DUE DICONO DA QUINDICI ANNI LE STESSE IDENTICHE STRONZATE.
Magari installando Linux in Parlamento, chissà...
(PS: Per i legali di Mariella Martucci: 1) è tutto vero, 2) me l'ha chiesto il marito di sputtanarla, casomai...)
(In realtà, quando ho rivisto il config.sys ho avuto un brivido. Di nostalgia.)