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martedì 20 settembre 2011

Meglio di qualunque pubblicità

montanti02l

Senza alcun dubbio, la Vita è meglio di qualunque pubblicità.

Sebbene stiano facendo di tutto per convincerci del contrario.



[Foto di AP, matrimonio di un Amico, Canicattì, 2011]

giovedì 8 settembre 2011

Lost in translation

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Domani scatto il servizio istituzionale per la stagione 2012, e oggi con il "Grande Capo" prepariamo il set. Stiamo simulando una sfilata, quindi prospettiva, sfondo, quinte, bianco e nero, e tanto, ma tanto TNT (tessuto non tessuto, per i non addetti ai lavori), che i miei sapienti flash trasformeranno in una autentica passerella. Almeno quelle sono le intenzioni.



"Ndruzzuleisc!!!" grida ad un certo punto il Grande Capo. Ha settantatrè anni, e va ascoltato.



Vi giuro. Io parlo inglese, italiano, gocce di francese (tre, come quelle dello Chanel numero cinque che indossava Marylin per andare a letto).

Volendo anche latino.



Ovviamente, il cozzalo bitontino (che per certi versi mi apre la via alla comprensione del tedesco e ho tutte le gutturali per parlare correttamente l'arabo).



Ma il dialetto stretto di Castellana, un termine così tecnico, subito subito... è fuori d'ogni umana comprensione.



("Ma 'o core sape scrivere?

'O core è analfabeta,

è comm'a nu pùeta ca nun sape cantà.

Se mbroglia... sposta 'e vvirgule...

nu punto ammirativo...

mette nu congiuntivo

addò nun nce 'adda stà...

E tu c' 'o staje a ssèntere

te mbruoglie appriess' a isso,

comme succede spisso...

E addio Felicità!

Eduardo)

 



[Foto di AP, grazie allo stabilizzatore della Canon 60D, e ad un nuovo piacere di tagliare il vero]


martedì 24 maggio 2011

Nuove risorse per ricamare

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Dopo aver dato fondo agli Swarovski...



E' che certe volte uno deve fermarsi, aspettare che le idee gli tornino, prenderla meno sul serio e magari ridere un poco. Anche se non c'è veramente molto da ridere.



Ho proposto lo slogan: COLLEZIONE 2012... LA FINE DEL MONDO...


mercoledì 2 marzo 2011

Concatenazione di eventi

alfano

Intelligenti pauca:



Alfano, Fratelli, Berlusconi, Processo, Lodo, Datteri, Gheddafi, Pelati, Mercato, In Scatola.



E poi non si può non dire... "più di mille parole".

giovedì 7 ottobre 2010

Dimmi ciò che mangi



AP - "Con questo pizzo in sostituzione dovremmo costruire l'abito in moulage..."



Caposarta - "Eh?"



Ed è la migliore di oggi.



Alla fine mi comprerò un furgone attrezzato e venderò panini col wurstell alla stazione. Così l'unico vero problema sarà avere il frigo sempre pieno di Dreghér (Birra Dreher, prouncia barese).



PS: Il post sui parenti serpenti lo rimando a domani, visto che per delicatezza verso le nipoti assassinate dagli zii, oggi non è veramente il caso.



(Foto di AP, "Cartolina per le transaminasi")

martedì 28 settembre 2010

Migliori prestazioni




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Oggi il pc con la contabilità è morto.



Si chiamava "il pc della contabilità" perchè veniva acceso per immettere solo le fatture a mastro.

Faceva una cosa sola, come un ferro da stiro, come un frullatore, e senza essere tenuto nella dovuta attenzione.




Proprio come quelle mogli che, finito l'amore, servono tristi la cena e rassettano la casa, più o meno come una qualunque colf...



Non mi chiedo più perchè nell'era del "tutto online" si continui a tenere il mastro su un vecchio pc di quindici anni fa. Probabilmente nella logica che se una cosa funziona... funzionerà per sempre... (chiacchiere), oppure "mi tengo due pc... così alla finanza ne dò in pasto uno solo... (che se è in formato DOS è splendiamente facile da leggere)...



Ho recuperato i dati, tutti gettati in un famigerato database COBOL e il programma scaricato tranquillamente (e saggiamente) in una sola directory.



Ora sto reinstallando il tutto in una bella macchina virtuale e la cosa dovrebbe agilmente funzionare (forse).



Però ci sono cose che mi fanno davvero rabbrividire...



- Win 98 si installava 12 anni fa in 45 minuti. Ora ci mette lo stesso tempo su un pc 100 volte più veloce. Significa che dentro c'è la fregatura: "mi installo piano piano così chissà cosa pensi che stai comprando...", tecnica utilizzata dalle SempreVergini della sezione D '85-'86 del Liceo Scientifico Galilei di Bitonto, giusto per prendere qualche punto in più... (Nostradamus profetizza che Mariella Martucci si darà completamente al marito soltanto nel 2025).



- Le schermate di presentazione... pare le abbia scritte a Bill Gates la stessa agenzia  pubblicitaria che cura i testi del nostro Premier Silvio Berlusconi...



E TUTTI E DUE DICONO DA QUINDICI ANNI LE STESSE IDENTICHE STRONZATE.



Magari installando Linux in Parlamento, chissà...



(PS: Per i legali di Mariella Martucci: 1) è tutto vero, 2) me l'ha chiesto il marito di sputtanarla, casomai...)



(In realtà, quando ho rivisto il config.sys ho avuto un brivido. Di nostalgia.)

lunedì 27 settembre 2010

Psicopatologia. Piccoli accenni.



L'auto aziendale è provvista di tutto (ruote, sterzo, motore, aria condizionata modello ghiacciolo e, sopratutto, spese incluse), tranne di un'autoradio decente, nel senso che il multilettore cd nel cofano è abbastanza scomodo da riempire.



Quindi ho provveduto con uno di quei lettori mp3 con trasmissione radio. Dopo averci opportunamente litigato (cioè capito che tu puoi sistemare tutto nelle cartelle della card in bell'ordine, ma lui legge tutto in sequenza)... è esploso uno dei piaceri della vita...



... selezionare la frequenza di RADIO MARIA e anzichè sorbirsi il sempiterno prete con la voce rauca (ma c'è solo e sempre lui? che fanno, gli gettano un panino con la mortadella e una boccia di vino dei castelli ogni tanto?),  godersi il  riff della chitarra di Gilmour, Stranamore di Vecchioni, o il coro di Absolute Beginners...



... il che non ha prezzo ...



(... al quale aggiungiamo i pure commenti al proprio ex datore di lavoro fatti da clienti e fornitori che concordano sulla visione di "carico a chiacchiere" - che corrisponde ad una "D" nella classifica rating della mia amica curatrice bancaria.

Se la soddisfazione morale mettesse anche il piatto a tavola, ora sarei miliardario. Ma non tutto si può avere, sopratutto non subito.)



(Foto di AP, per una campagna di abiti da cerimonia bambino.

Per scattare le foto ai bambini devi far pratica nella polizia stradale come autovelox.

Però danno soddisfazioni.)

mercoledì 15 settembre 2010

Serendipity



Fondamentale per un buon fotoritocco, prima di cominciare, è prepararsi bene al lavoro:

- fare spazio sull'hard disk che non basta mai (il passato non serve, ricordatelo, tranne quando occorre il file che avete appena cancellato, definitivamente, dal cestino);
- chiudere tutti i programmi che possono bloccare il pc e un'ora del vostro lavoro non salvato;
- prepararsi a salvare il lavoro ad ogni operazione principale (ricordatevi che avete Windows, che vi odia).

Ah, indispensabile:

PULITE A FONDO IL VOSTRO MONITOR.

(A pensarci bene, il tutto non vale solo per il fotoritocco).

martedì 14 settembre 2010

Hai parlato?





Il mondo manda segnali davvero strabilianti... da stamattina è la seconda volta che mi si apre la chat di skype sul telefonino con una imbarazzante domanda del mio capo:



- "Hai parlato?"



Ora, considerando che talvolta lui è criptico... mi è venuto in mente di tutto:



- se ho parlato con un paio di fornitori dall'altra parte del globo e se hanno risposto cose sensate;



- se ho parlato con un nostro collega da questa parte del globo, riuscendo a farmi dare quello che vogliamo senza svelare quello che vogliamo fare (una pizza e una birra e dico tutto);



- personalmente non l'ho mai visto praticare lo sport nazionale del nostro settore, cioè tradire la moglie con la prima fotomodella disponibile, quindi questo no... e poi è timido;



- ho vuotato il sacco di una qualche operazione segreta con qualche cliente che poi lo mette in bacheca in cinque minuti (il tam tam settoriale è la cosa piu' veloce del mondo, piu' della bacheca di facebook, piu' di un assegno scoperto);



- mi sto completamente rincoglionendo, ipotesi da non trascurare considerando l'età, l'eccessiva contorsione culturale, la mania di grandezza e la mia proverbiale (?) infanzia difficile.

mercoledì 24 giugno 2009

Il rutilante mondo della moda



Inutile dire che sono un utilizzatore della rete: uso Skype, la mail, l'ftp, il remote desktop per controllare da casa il computer dell'ufficio e viceversa, stampo dall'altra parte dell'Italia, leggo le notizie su Repubblica.it.



Ogni tanto passo la notte su wikipedia come da bambino sull'enciclopedia Labor.



Io non sono un santo.



Qualche anno fa mi sono iscritto a meetic. E ho conosciuto delle tipe che vi andavano per sentirsi corteggiate. E l'ho fatto. E siccome sono un grande affabulatore (qualcuno direbbe "inguaribile istrione"), ho mietuto qualche vittima.



Ma tutte inutili, perché cercavo anima lì dove c'è solo il corpo.



Alla fine la vittima sono stato io. E di me stesso, per carità. Perché ogni vittima il carnefice se lo sceglie.



Poi ho aperto un blog, che è questo qui.



Molti di voi sanno chi sono. Per altri sono uno pseudonimo un po' strano. Per la mia compagna, conoscendo i precedenti, lo pseudonimo non è esattamente azzeccato.



Ma tant'è...



Io non sono un santo, ripeto.



Quando ero giovane, e non capivo, mandavo quasi per divertimento la stessa lettera a due ragazze diverse.



Con una ci stavo, con l'altra c'ero stato.



In uno stupido gioco di parole e di mezze verità. Che tanto speravo che due mezze verità ne facessero una intera.



Ma così non è.



Poi in questo blog è passata una parte dolorosa della vita mia. Ed è servito a questo, a sfogarmi, a mettere in belle lettere delle sensazioni, dei sentimenti, ma anche delle vicende reali e immanenti. E a guardarle, magari, da un po' piu' lontano per renderle gestibili.



Un po', rileggendo, è servito.



In particolare se sono qui a scrivere questo e non da qualche altra parte a disperarmi per la distruzione di un mondo, di una vita, di una carriera.



Perché, poi, tutto torna a posto.



E rinasce, forte, vero, sano.



E l'amore è l'Amore, per il quale si costruisce e ci si sacrifica. E che non inganna, non tradisce, non si sporca.



Ora con FaceBook ho ritrovato gli amici d'un tempo. E magari ho chiarito alcune cose. Altri, son simpatiche comparse.



Perché, - ripeto - poi, tutto torna a posto.



E rinasce, forte, vero.



Perché si eliminano un sacco di cose inutili, che fanno perdere tempo, che fanno distrarre dagli obiettivi veri.



Che abbiamo sostituito agli obiettivi veri, per negligenza, per paura, per pigrizia.



Perché il caos è bello da descrivere, ma anche facile, impressionante e impressionabile.



Fa scena, fa teatro.



Ma lascia solo strascichi inutili.



Ora guardo alla bellezza, vera, unica, sola.



Ed è sacrificio, e costruzione.



Lenta costruzione, come canta il mio Fossati.



E spero - e sento - di sbagliarmi sempre di meno (o, almeno, di fare errori nuovi).



Di lettere ne mando una sola, ad una persona alla volta. E tutte diverse, e tutte pensate.



Perché - credetemi - il teatro non serve.



E la rete, di teatro, ne ha tanto. E di pessima qualità.



(Ai miei bambini, e al Gasterorattopodonte).



(Foto di AP, i sanitari del padiglione 3 di FieraMilanoCity, che per un curioso scherzo delle fotocellule, scaricano acqua tutti insieme appena ti sbottoni la patta. Che, se da una parte contribuiscono all'eccedenza della bolletta della fiera, dall'altra sono un misero applauso alle lumachine tristi dei grigi utenti milanesi. E di qualche romano, che ha bisogno di spasimare dietro le ex mandando mail smielose, finchè, come dice quel santo di Gattuso, non gli rompo il culo).

martedì 3 febbraio 2009

O tempora o mores!

Fa talmente freddo che pure la vocina della Tre che dice che il cliente non è raggiungibile ha la tosse.

giovedì 18 dicembre 2008

Il rutilante mondo della moda



Quello che mi stupisce dei Tribunali, poiché riesco ancora a farmi scorrere addosso certi brutti eventi, é l'ambiente Kafkiano, dove spesso si fa fatica a distinguere l'avvocato dal cliente (tranne in alcuni evidentissimi casi), dove il senso di colpa pervade l'intero ambiente, dove le pettinature (tranne in alcuni evidentissimi casi) sono sfatte sia tra i giudicati, sia tra i giudici, sia tra i litiganti per procura.



Ma saltiamo al quid.



L'udienza per il mio divorzio dura ventotto secondi netti, quasi più di quanto sia durato l'amore.

Il mio avvocato, nonché grande amico, nonché "uomo col senso dell'umorismo più cattivo del mio", ci fa chiamare per primi poiché la collega (avvocato della controparte, nonché sorella della mia ex moglie) è vistosamente incinta. Al nono mese. Roba da chiamarla Minerva. O Marte. E ricordargli tutta la vita "e tu.. proprio tu... sei nato in tribunale e sempre qui finisci!!!"



Ma stiamo divagando.



Ci salutiamo simpaticamente (tutti avevamo evidentemente di meglio da fare) e cerchiamo di andar via.



Al che il mio avvocato saluta "Ok, alla prossima!"



La mia ex cognata ridendo "Beh, potrebbe!"



Io sghignazzo pensando al mio avvocato che mi dice sempre "Non formalizzare, non formalizzare... che poi qua ci troviamo!"... mentre la mia ex moglie credo che non abbia compreso lo scherzo... e replica...



"No! è assolutamente impossibile."



Allorché il Deus ex Machina si impossessa finalmente della mia ex cognata e le fa pronunciare...



"Dai, che se ti regala un altro diamante come quello che già ti ha dato, vedi come te lo risposi".



Poi dicono che in tribunale la verità non viene a galla.





Aggiornamenti del caso:

- Io sono il primo divorzio riuscito del mio avvocato (che li ha fatti riconciliare tutti: e dimmelo prima che hai 'sto vizio, che non ci  vengo da te!)

- Non sappiamo quando tornerò ufficialmente "di stato libero", cioè sposabile.

- L'unico che ha veramente capito come va il mondo e come andrà a finire la storia, è il Drago, che si è già prenotato per la luna di miele. E, come al solito, è quello che si diverte di più.



Vendetta trasversale:

- Al bar, il mio avvocato cerca di pagare gli espressini. La tizia di questa fantastica pasticceria ha un attacco di misantropia celeste e urla al telefono:

   - "sono talmente arrabbiata che ucciderei qualcuno"

   Io apostrofo...

   - "signora, se le serve, il signore davanti a lei fa l'avvocato"

Come al solito, la signora non ha capito, l'avvocato sì. E sta ancora ridendo.



(Questo post, compresa la foto, è stato interamente redatto con programmi open source e sotto linux. Sotto linux funzionano tutti i computer di casa mia, con il quale il Drago e la Principessa giocano su internet e imparano OpenOffice, mentre l'Indimenticabile si impratichisce con Calc. Perché siamo tutti, davvero, open. E perché linux è stabile, fermo. Come il grande amore).

lunedì 1 dicembre 2008

Meglio un giorno da leone

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Mi chiedo come mai le signore di mezza età si vestano come ragazzine e corrano tutte spalmate di cotone, auricolare bluetooh e occhiali da sole intorno al parco, anzichè dentro, beccandosi tutto lo smog.

Non ci voglio credere che per un attimo di notorietà e mostrare una mezza chiappa una donna di una certa esperienza di vita sacrifichi i polmoni e dia tutta l'aria di essere una pazza che parla da sola, correndo verso il nulla.

Più che altro, alle undici di mattina.



Non ci voglio credere, davvero.

venerdì 21 novembre 2008

San Martino



San Martino, protettore, pare, dei cornuti.



Ora, tutti nella nostra vita abbiamo avuto una o l'altra parte, sia coscienti, sia, spesso incoscienti.

Magari le corna danno meno fastidio se non conosciute, perché tanto, in una storia di finzioni (perché una storia in cui ci si tradisce è falsa), finzione più, finzione meno, è lo stesso.



Non credevo che esistesse un livello superiore. Cioè, lo credevo da "giovane". Poi la vita mi ha smentito, tristemente smentito. Fino a quando non mi ha smentito nuovamente.



Poi ognuno sa i fatti suoi.



Il problema della Valle d'Itria (la cattedrale di Martina Franca è dedicata appunto a San Martino) è che dopo un po' l'aria si pervade dell'invitante odore di carne arrosto...

domenica 9 novembre 2008

Matrix





- Allora, papà, mettiamo tutti i clienti nel computer...

- Come, un dischetto per regione?



(Alla fine si è risolto con me che ho programmato un terminal server col quale controllavo gli ordini dall'altra parte dell'oceano - della serie non hai veramente un cazzo da fare a New York in quell'internet point - mentre lui ha continuato con l'agendina di carta, dove "santuzzo" o "meccanico" celavano i numeri delle amanti).



(Mai usare Photoshop la mattina, che ti vengono pensieri tinti)

martedì 4 novembre 2008

Grandi misteri della vita

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Se una mattina d'inverno

Photoshop ti chiede il codice

non meravigliarti:

non è impazzito.

Hai solo premuto "Aggiorna"

e ti sei scordato...

che l'avevi craccato.



La risposta al codice, come sempre, sarà fornita dalla premiata ditta Su.Ka srl.



(Dedicato a tutti coloro che nella vita hanno bisogno di un qualche tipo di Photoshop)

domenica 26 ottobre 2008

Alba chiara

lsmaA me Vasco non piace: ormai troppo costruito, troppo emblema di se stesso, troppo impegnato a fare quello che era.

Ma va bene così.



Però ho imparato a staccare il personaggio dall'artista, e l'artista dalla produzione. E certe cose ti piacciono, per forza.



E poi avviene che canticchi Alba Chiara mentre tagli i pomodori, assieme ad una Principessa di nove anni che ti corregge quando sbagli le parole... mentre ti chiede come si fa ad usare il coltello per le verdure...



... e tu canti... e preghi che non si tagli le dita...



E poi l'insalata viene fantastica. Che ha tutto un sapore in più.



E non di dita tagliate!



(foto di AP, Santa Maria degli Angeli, Roma. Illuminazione mattutina)

mercoledì 23 luglio 2008

Brutta gente

Albergatore: "Ha preso niente dal frigobar?"

AmorPlatonico: "Assolutamente nulla (tranne il set di asciugamani, visto che non mi ha fatto lo sconto sulla stanza, in questo "albergo della minchia"*)



E' inutile, la vita è una giungla.



(*) Citazione dotta da "La leggenda di Al, John & Jack"

domenica 20 luglio 2008

Il rutilante mondo della moda

Mentre presento le collezioni ho imparato a spegnere il telefono. Anzi, peggio: lo lascio acceso in macchina: chi mi vuole davvero, richiama. O, al massimo richiamo io.



Se mi chiami in privato... cavoli tuoi.

Prima in privato mi chiamava una banca per "ricordarmi di versare" oppure il vicepresidente di un fantomatico consiglio comunale per avere dei servigi in cambio di promesse da marinaio.



Ma siam cresciuti.



La risposta agli anonimi la affido ad un servizio di messaggeria chiamato Su.Ka. srl.



Chi vuole qualcosa da me, seriamente, riesce sempre a contattarmi.



Ma le chiamate della mia ex-moglie restano sempre un mistero.



Premetto che andando via ho seguito la soluzione più elegante: le ho lasciato tutto. E, ovviamente, non le bastava.



Ora abbiamo deciso per un divorzio congiunto, tanto, non avevamo nulla da dirci prima, figuriamoci ora.



In questo, ovviamente, tutto è stato affidato al MIO avvocato, mentre il SUO avvocato finge di avere fretta (e poi impiega tre mesi per un pezzo di carta).



Ma queste sono altre storie.



Allora, in ogni ambito, quando due persone ricorrono agli avvocati, che sono dei tipi che litigano per conto tuo, considerando che litigare è inutile perché si trova sempre un ragionevole accordo, avendone voglia, oppure un onesto disaccordo se si parte da reazioni isteriche (e in questo le donne sono maestre, non me ne vogliano), evitano anche il dispiacere di sentirsi, perché, almeno deontologicamente, non è corretto...



Appuntamento con un cliente, ordine, chiacchiera, chiacchiera esagerata (miii, quanto parli!!!), torniamo in auto e trovo due chiamate "EX MOGLIE" e un messaggio "CHIAMAMI APPENA PUOI"...



Io, che sono un gentiluomo, chiamo...



Ora, la mia ex moglie sta diventando adorabile.

Perché crede nelle favole.

O, meglio, lei in un bicchiere vuoto vede l'aroma e il sapore del vino.



Avrà cominciato a bere seriamente, suppongo...



Siamo a fine luglio, e avremo l'udienza di divorzio non prima di novembre o dicembre. Se nessuno dei due avrà a pretendere (della serie: mandiamoci gli avvocati a firmare al posto nostro, che è tempo guadagnato), dopo venti giorni saremo liberi e belli (almeno io, libero e bello, lei, si arrangi)...



Bene: contenuto della telefonata...



"Ciao sono P..."

"Lo so che sei P... ti ho chiamata io apposta... dimmi"

"Volevo dirti che il mio avvocato (la sorella, per intenderci) non riesce a contattare il tuo avvocato"

"Perché, che è successo?"

"No, niente... è che alcune volte capita che anticipino le udienze e nessuno sappia nulla... ecco... magari, andando a controllare..."

"Premesso che la moglie del mio avvocato è divorzista... tua sorella non può andarci?"

"Beh, deve fare venti chilometri..."

"Senti... siamo in Italia... se ci han detto novembre, sarà al limite dicembre, non luglio... qui le persone normali già pensano alle ferie... figurati gli impiegati statali..."

"Ma non può controllare lo stesso?"



E' questa la ragione del suo fascino: tutto l'universo ruota intorno ai cazzi suoi,



"Va bene, controllo".



Chiamata all'avvocato, alle otto di sera.



"Ciao Pasquà"

"Ciao Daniè"

"Scusa se ti disturbo... mi ha chiamato la tipa"

"Non mi disturbi mai... dove stai?"

"In Sicilia, rientro stasera"

"Io in Calabria, rientro stasera... lavori?"

"Certo, e tu, vacanza?"

"Non ce la facevo più"

"Immagino... senti... non ti voglio rompere..."

"Dimmi"

Gli racconto la storia.

Scoppiamo a ridere, come al solito...

"Ma le hai detto che siamo in Italia?"

"Certo... ma sai come è difficile darle un contatto con il reale..."



La richiamo, e la rassicuro...

(Di cosa, poi, non so)



"Tanto, male che vada, per la legge torniamo insieme... anche se non sarebbe il caso..."

"Non è questo: è impossibile"

(Quale parte di "NON SAREBBE IL CASO" non hai capito?)



Già non sopporto chi non prende la vita con ironia. Ma in certi casi, vorrei essere vedovo.

giovedì 29 maggio 2008

Cosa avrei visto del mondo...



Personalmente trovo profondamente ingiusto che i negozi di alimentari siano chiusi il giovedì pomeriggio (quando effettivamente hai il frigo vuoto come le casse della Banca d'Italia) mentre, che ne so... le ferramenta invece sono lì, disponibilissime, a venderti cose di cui avrai bisogno sicuramente di sabato pomeriggio, quando son chiuse, quando hai deciso di andare fuori a cena per cui non farai la spesa.



E' come essere innamorati di una donna che non ci vuole. O il contrario. Ma il paragone non c'entra.



(Questo è il 6x3 che, se il cliente accetta, butto nella monnezza il pomeriggio di scatti fotografici e gli regalo il servizio).