mercoledì 28 febbraio 2007

Dreams

"Come on, come on, come on my friend

And run into the terms of this land

Where the sun never dies

And the time doesn't matter at all...



...



But if I'm gonna staying here

will you turn back and see

the darkness that keep on

getting over..."

A.P., Dreams, 1987





Mi ricordo di averla scritta. Avevo 16 anni. Ero innamorato dei Pink Floyd. E di una ragazza dagli occhi di cielo.

La portai a casa mia. (La ragazza, non i Pink, quelli me li porto dentro, come Dave Gilmour si porta dentro ancora qualche pera che si è fatto a suo tempo).

Lei era bellissima. Io mi sentivo un rospo.

Mi sedetti al pianoforte.

Chiusi gli occhi, come ogni volta, e mi dimenticai del mondo. Non so se si fa così, ma mi succede.

Le cantai tutta la suite.

Poi riaprii gli occhi. Io, ero stato là.

Lei, forse.

Alla fine, prese il testo.

Lo piegò come una reliquia e lo mise nello zainetto.

Poi uscì col solito tizio con la Mercedes.

3 commenti:

  1. sono passati vent'anni e sicuramente lei starà ancora con uno che ha la mercedes (o simili),ma tu...tu avevi l'incanto dentro. e ce l'hai ancora.

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  2. comprati la mercedes

    così hai sia il piano

    che lo strumento da cucco.



    eeeeppppperò poi non ti lamentare se è zoccoletta e sciocca





    ;)

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  3. Più che altro, dentro c'ha le orecchiette col ragù!!!

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