venerdì 14 aprile 2006

Orizzonti Perduti

"Tornerà la moda dei vichinghi
torneremo a vivere come dei barbari.
Friedrich Nietzsche era vegetariano,
scrisse molte lettere a Wagner
ed io mi sento un po' un cannibale e non scrivo mai a nessuno,
non ho voglia né di leggere o studiare,
solo passeggiare sempre avanti e indietro lungo il Corso o in Galleria,
e il piacere di una sigaretta per il gusto del tabacco, non mi fa male.
Tornerà la moda sedentaria dei viaggi immaginari e delle masturbazioni;
I'analista sa che la famiglia è in crisi, da più generazioni,
per mancanza di padri,
ed io che sono un solitario non riesco; per avere disciplina ci vuole troppa volontà.
Mi piace osservare i miei concittadini specie nei giorni di festa
con bandiere fuori dalle macchine all'uscita dello stadio
e mi diverte il piacere di una sigaretta per il gusto del tabacco."
Battiato, Tramonto Occidentale

Ogni tanto la vita ti regala nuove chiavi di lettura, ed elementi prima caotici o semplicemente messi lì in attesa di classificazione e ordinamento diventano stadi successivi di livelli di conoscenza.

E' come quando entri nel giardino di un castello, tutto ormai bouganville e rose, e ti inerpichi fino alla rocca, dove il suolo è stato dimenticato dal giardiniere, ma la vista è meravigliosa.

Dietro di te, dentro di te, i millenni, e i calzari che in mille battaglie hanno difeso le merlature della rocca. Davanti a te, il futuro.

Com'era?

Mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo che bella compagnia
sono giorni di finestre adornate
canti di stagione
anime salve in terra e in mare
sono state giornate furibonde
senza atti d'amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
ore infinite come costellazioni e onde
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e non basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro
i futuri incontri di belle amanti scellerate
saranno scontri
saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia
mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni
mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo
ti saluto dai paesi di domani
che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia.
Fossati-De Andrè, Anime Salve.

E sono le assonanze, e i quadri, e le evocazioni. E tutto quello che non c'è. O che si crea. E che si sente. E che è antico e nuovo. E che è giusto.
Speriamo.


(Fla' scusa per la troppa poesia. Ma non mi vengono altre parole).

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