lunedì 10 aprile 2006

La Domenica delle Salme

"il ministro dei temporali
in un tripudio di tromboni
auspicava democrazia
con la tovaglia sulle mani e le mani sui coglioni
-- voglio vivere in una città
dove all'ora dell'aperitivo
non ci siano spargimenti di sangue
o di detersivo –
a tarda sera io e il mio illustre cugino De Andrade
eravamo gli ultimi cittadini liberi
di questa famosa città civile
perché avevamo un cannone nel cortile

La domenica delle salme
nessuno si fece male
tutti a seguire il feretro
del defunto ideale
la domenica delle salme
si sentiva cantare
-quant'è bella giovinezza
non vogliamo più invecchiare –"
Fabrizio De Andrè, La domenica delle salme.

Non so, effettivamente, chi o cosa governerà l'Italia domattina. Nè, in fondo, cambierà la mia visione abbastanza anarchica della politica, abbastanza autarchica della politica.
Ho letto con interesse il fondo di Scalfari su Repubblca.it (cercatelo, io non lo trovo più... se lo sarà già rimangiato? boh?) in cui auspica con la vittoria della sinistra la fine di un'epoca buia in cui l'Italiano si allontana sdegnosamente dalla vita polica, essendo essa appannaggio di pochi e di "eletti" (di nome e di fatto), una sorta di casta privilegiata di sudditi speciali, diversa dai sudditi comuni tipici di un'Italia mai sovrana.
Bello, atipico, sognante, schierato.

Ma in fondo, quacuno, qualcuno lo ricorda 1984?
Mi verrebbe voglia, guardando questa tristezza,
di urlare

LA GUERRA E' PACE
LA LIBERTA0 E' SCHIAVITU'
L'IGNORANZA E' FORZA"

Ma questo è un altro film

E' uno sporco lavoro

E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!

Avevo promesso un post di tette e culi, giusto per essere in linea con le grandi tematiche affrontate in questo blog!

Allora... penso che sia la donna con il quoziente intellettivo 0. Sono contento di averla trovata.

Bionda (schiarita), destinata a diventare, secondo me, beige...

Mi conquista definitivamente con due frasi:

"Penso di avere l'abito piu' bello della collezione, vero"

"Certo, mia cara, mi raccomando, non mi faccia sfigurare"

"Ho messo una piuma tra i capelli... si vede?... in realtà io faccio la ragioniera"

E lì piu' che sorridere non potevo.

Vi giuro, non l'ho toccata.

E, in fin dei conti, il suo culo rispetta persino la par condicio.

Per chi vuol leggere tra le righe:
"Non farti mai portare via la gioia del tuo culo e del tuo cuore"
Roberto Vecchioni

Ma come sto' romantico oggi...

venerdì 7 aprile 2006

Presenza dell'IO

(1)
Oggi non sono in vena
di vivere o morire
il suono che riempie la mente
cancella ogni velleità

Si spogliano lenti i meandri dei pensieri
di ogni intellettualità

E diventa poi Bellissimo
restarsene da solo

(2)
Ma mi ritrovo qui
Conoscermi Conoscendoti
o quella maschera di te
che mi lascerai amare.
O no?

La canzone l'ho scritta un pò di tempo fa. Dopo parte il sax. Molto, molto Pink Floyd in Us and Them... o The Gunner's Dream, per intenderci.
Oggi, personalmente, trancerei la seconda strofa. Ma ero giovane, che volete.

Comunque, il prossimo post, giuro, parlerà di tette e culi.

mercoledì 5 aprile 2006

The Pros & Cons

Roger Waters: The Pros & Cons of Hitch Hiking


And now from where I stand
Upon this hill I plundered from the pool
I look around, I search the skies
I shade my eyes, so nearly blind
And I see signs of half remembered days
I hear bells that chime in strange familiar ways
I recognise...
The hope you kindle in your eyes


It's oh so easy now
As we lie here in the dark
Nothing interferes it's obvious
How to beat the tears
That threaten to snuff out
The spark of our love.

L
'album è bellissimo. Mi ricorda tanto, ma tanto tempo fa. Stamattina lo cantavo sotto la doccia.
Assieme a tanti bei ricordi.

Che mistero è la vita.

Due Mondi

Sono ad Aversa, che contende a Battipaglia la palma della città origine della mozzarella di bufala.
Ovviamente, a pranzo, correndo, in un caseificio/bar (ce ne sono tantissimi, anche senza bar, se chiedete un caffè e manifestate una qualche intenzione di pagarlo, anche a cambiali, vi portano a casa della zia), spettacolare panino con la mitica mozzarella, una fettina di crudo, pomodoro, olio, basilico. Ho dovuto alzare un muretto come un bergamasco qualsiasi per smaltirlo.
Mentre leggo sul Corriere le ultime propaggini della vita politica del paese (sto chiedendo la cittadinanza allo Zanzibar... meglio essere uffcialmente sottosviluppati che coglioni), le due signorone si avvicendano alla cassa.
Chiedo un caffè e il conto.

AP: (lascia 20 euro e attende con fiducia facendo lo splendido e sorseggiando il caffè)
Signorona: Com'era il panino?
AP: Spettacolare, Signora!
Signorona: No, che c'era dentro?
AP: ....

martedì 4 aprile 2006

E non ditemi che non vi avevo avvisato

AP: Homo Matrimonialis!
WOC: Ue' AP!
WOC: Meno quarantacinque!
AP: Cazzi tuoi! :D
AP: Se ci ripensi, posso consegnarle l'abito il giorno dopo! :D
WOC: Fanno sempre piacere parole di conforto!
WOC: Fantastico!
AP: Conforto una sega! (certe volte dimentico di essere uno stilista. N.d.A.)
WOC: solo....
WOC: che verrebbe anche in jeans
WOC: :D :D :D (é andato, N.d.A.)
AP: Guarda che diventerà una scassacoglioni al cubo! (finesse!, segna, Serè, "finesse")
WOC: ho il callo (13 anni di fidanzamento, dico 13! N.d.A.)
WOC: :D
AP: No.
AP: Fino ad ora ha utilizzato la "tecnica della goccia"
AP: Dopo la cerimonia diventerà uno tzunami.
AP: (che immagine meravigliosa)
WOC: Sono convinto che il nostro amore vincerà ogni avversità.
AP: Sono contvinto che sei convinto...

Comunque... il matrimonio è una cosa bellissima. Da fare. Non da rifare.
Auguri WOC.
E un po' t'invidio :D

Sere' che fai il 29 Luglio?

Mal cauto il core

E' da qualche tempo che mi danza in mente l'aria del Duca:


La donna é mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensiero.

Sempre un amabile
leggiadro viso,
in pianto o in riso,
e menzognero.

La donna e mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensier.

E sempre misero
chi a lei s'affida
chi le confida
mal cauto il core!

Pur mai non sentesi
felice appieno
qui su quel seno
non liba amore!

La donna e mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensier.

Due note:
La canticchiava la mia eterna amica Bea, in banca, davanti ad un anticipo di portafoglio
"E sempre misero..." (commentando un suo spasimante)... ed io "chi a lei s'affida...".
Ed il collega: "ma vu' non sit' normal...".
La cosa più terrificante: la cantavamo io e il mitico Carmine,
preparando una sfilata di abiti da sposa...
ed un suo amico tedesco commenta... "ah... Zucchero!".

Madonna Santa...