venerdì 7 aprile 2006

Presenza dell'IO

(1)
Oggi non sono in vena
di vivere o morire
il suono che riempie la mente
cancella ogni velleità

Si spogliano lenti i meandri dei pensieri
di ogni intellettualità

E diventa poi Bellissimo
restarsene da solo

(2)
Ma mi ritrovo qui
Conoscermi Conoscendoti
o quella maschera di te
che mi lascerai amare.
O no?

La canzone l'ho scritta un pò di tempo fa. Dopo parte il sax. Molto, molto Pink Floyd in Us and Them... o The Gunner's Dream, per intenderci.
Oggi, personalmente, trancerei la seconda strofa. Ma ero giovane, che volete.

Comunque, il prossimo post, giuro, parlerà di tette e culi.

mercoledì 5 aprile 2006

The Pros & Cons

Roger Waters: The Pros & Cons of Hitch Hiking


And now from where I stand
Upon this hill I plundered from the pool
I look around, I search the skies
I shade my eyes, so nearly blind
And I see signs of half remembered days
I hear bells that chime in strange familiar ways
I recognise...
The hope you kindle in your eyes


It's oh so easy now
As we lie here in the dark
Nothing interferes it's obvious
How to beat the tears
That threaten to snuff out
The spark of our love.

L
'album è bellissimo. Mi ricorda tanto, ma tanto tempo fa. Stamattina lo cantavo sotto la doccia.
Assieme a tanti bei ricordi.

Che mistero è la vita.

Due Mondi

Sono ad Aversa, che contende a Battipaglia la palma della città origine della mozzarella di bufala.
Ovviamente, a pranzo, correndo, in un caseificio/bar (ce ne sono tantissimi, anche senza bar, se chiedete un caffè e manifestate una qualche intenzione di pagarlo, anche a cambiali, vi portano a casa della zia), spettacolare panino con la mitica mozzarella, una fettina di crudo, pomodoro, olio, basilico. Ho dovuto alzare un muretto come un bergamasco qualsiasi per smaltirlo.
Mentre leggo sul Corriere le ultime propaggini della vita politica del paese (sto chiedendo la cittadinanza allo Zanzibar... meglio essere uffcialmente sottosviluppati che coglioni), le due signorone si avvicendano alla cassa.
Chiedo un caffè e il conto.

AP: (lascia 20 euro e attende con fiducia facendo lo splendido e sorseggiando il caffè)
Signorona: Com'era il panino?
AP: Spettacolare, Signora!
Signorona: No, che c'era dentro?
AP: ....

martedì 4 aprile 2006

E non ditemi che non vi avevo avvisato

AP: Homo Matrimonialis!
WOC: Ue' AP!
WOC: Meno quarantacinque!
AP: Cazzi tuoi! :D
AP: Se ci ripensi, posso consegnarle l'abito il giorno dopo! :D
WOC: Fanno sempre piacere parole di conforto!
WOC: Fantastico!
AP: Conforto una sega! (certe volte dimentico di essere uno stilista. N.d.A.)
WOC: solo....
WOC: che verrebbe anche in jeans
WOC: :D :D :D (é andato, N.d.A.)
AP: Guarda che diventerà una scassacoglioni al cubo! (finesse!, segna, Serè, "finesse")
WOC: ho il callo (13 anni di fidanzamento, dico 13! N.d.A.)
WOC: :D
AP: No.
AP: Fino ad ora ha utilizzato la "tecnica della goccia"
AP: Dopo la cerimonia diventerà uno tzunami.
AP: (che immagine meravigliosa)
WOC: Sono convinto che il nostro amore vincerà ogni avversità.
AP: Sono contvinto che sei convinto...

Comunque... il matrimonio è una cosa bellissima. Da fare. Non da rifare.
Auguri WOC.
E un po' t'invidio :D

Sere' che fai il 29 Luglio?

Mal cauto il core

E' da qualche tempo che mi danza in mente l'aria del Duca:


La donna é mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensiero.

Sempre un amabile
leggiadro viso,
in pianto o in riso,
e menzognero.

La donna e mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensier.

E sempre misero
chi a lei s'affida
chi le confida
mal cauto il core!

Pur mai non sentesi
felice appieno
qui su quel seno
non liba amore!

La donna e mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensier.

Due note:
La canticchiava la mia eterna amica Bea, in banca, davanti ad un anticipo di portafoglio
"E sempre misero..." (commentando un suo spasimante)... ed io "chi a lei s'affida...".
Ed il collega: "ma vu' non sit' normal...".
La cosa più terrificante: la cantavamo io e il mitico Carmine,
preparando una sfilata di abiti da sposa...
ed un suo amico tedesco commenta... "ah... Zucchero!".

Madonna Santa...


domenica 2 aprile 2006

Hallo I love you

Hallo, I love you
would you tell me your name?
Doors


Stamattina il sole danza sul mare, di fronte casa mia, al suono di canti caraibici di un cd trovato in una "peregrinazione del me".

Completo rigorosamente nero, sto andando a presenziare ad una sfilata. Chiudono con sette capi miei.

Mi perdo nella frattalità di una collana intrecciata dalla mia sorellina, su un manichino.

Sembra ieri che ero triste.

Il problema è che so che non basta così poco, però...

Oggi dovrei madonnastantizzarmi da solo...

Would you tell me your name?

sabato 1 aprile 2006

Geografia


"Bella signora che mi lusinghi
citando a memoria le mie canzoni
il tuo divano è troppo stretto
perchè mi faccia delle illusioni"
Ivano Fossati, Chi guarda Genova

Ieri sera, cena di "postlavoro"... cliente, fidanzata del cliente, altri tre amici del tizio di cui sopra, ed il sottoscritto. A parte la signorina che avremmo dovuto innaffiare come una pianta grassa (una volta al mese), anche se da taluni sguardi ha fatto capire presenza e peso nella coppia (soprattutto il peso, non fisico ma psicologico), è stata una serata memorabile: quattro individui (tranne il tizio fidanzato, ovviamente tenuto a freno dall'equilibrio con la donzella) s'è parlato, scherzato, riso, accompagnati dal vino e dall'ottimo pesce come si faceva una volta davanti al fuoco dei bivacchi.
Ognuno ha avuto la sua parte di show personale. E tutti ne hanno goduto. Va bene così.

Ora, dove voglio arrivare.

Un piccolo pensiero: ma,  esattamente, per quale dannatissimo motivo siamo così diversi in compagnia di una donna? (o, per le donne, di un uomo?). Perchè le discussioni si acquietano, si cerca un mite compromesso? una civil parvenza? un minimo comune denominatore?

E noi chi siamo? i simpatici attori di una sera o i sobri compagni/mariti/fidanzati un po' grigi e destinati al compromesso? O alla fuga?

O incontrare qualcuno che ci sia compagna, amante, amica, complice e non ci consideri il mezzo per raggiungere un progetto, uno status sia una mera chimera?

Sogno che questa persona esista.

Ovunque essa sia.

E non fate finta di non capire.

A stampatello: Quanto siete disposti a cambiare la vostra vita per amore?
E dove mettete le maiuscole? a Disposti, a Cambiare, a Vostra, a Vita, ad Amore?
E, soprattutto... hanno senso queste domande?

Mah!