lunedì 1 gennaio 2007

32 Dicembre

[IL SEGNAPOSTO]

O



("adesso, finalmente, è fuori!", libera citazione dal compianto Francesco De Gregori)



[PREFAZIONE]

Poichè per uno strano evento del destino ogni tanto dal mio computer di casa, saggiamente connesso ad una rete 3g, ogni tanto splinder decide che non vuole accettare post, riesco a postare al massimo dei segnalibri (una mitica "o", molto molto barese)... per poi non perdere magari la data, e il ricordo dell'impeto creativo (fermatemi!)... che poi si raddolcisce e si armonizza, come un vino rosso cambia e si equilibra una volta ossigenato.





[32 Dicembre]



Conosci gli altri e te stesso: cento battaglie, senza pericoli.

Non conosci gli altri, ma conosci te stesso: a volte vittoria, a volte sconfitta.

Non conosci gli altri, nè te stesso: ogni battaglia è una sconfitta certa.

- SUNZI

Sulle note dei trentasei stratagemmi, tra i quali il mitico "Attraversare il mare per ingannare il cielo", che accompagna i "dieci stratagemmi" di Battiato, album quanto mai furbo del cantautore siciliano, resto incantato davanti alla saggezza cinese... che con la sua ambiguità diventa irritante per i ritmi eccessivamente veloci dei nostri movimenti, lontani peraltro dai movimenti del pensiero che, sebbene altrettanto o più veloci ancora, prendono altre direzioni...

Quindi quando mi sento dire... allora questo è bianco, ma se guardi bene è nero... ma anche grigio non sarebbe male... sorrido. E penso: ok, bello, mi stai fregando. Ma non sei tu. Sono io. Del resto, noi siamo 56 milioni, voi un miliardo e mezzo. E siete ancora vivi. E, anzi, ci state lentamente mettendo nel sacco...



Quindi mi piacerebbe fermarmi. E far fermare il mondo, una volta all'anno.



Istituire il 32 dicembre, nè domenica nè festa comandata.



Un giorno-limbo, da passare rigorosamente con la propria coscienza.



A fare, davvero, due conti.



Questo è bianco, ma potrebbe essere nero... ma anche grigio... no, bello... guarda bene... che stai a rosso!



sabato 30 dicembre 2006

Donne da caserma (2)


Lei: Sei veramente una persona deliziosa ma, non prendertela, c'è in te una piccola componente aggressiva che rovina l'equilibrio dell'insieme... dovresti lavorarci su...

Io: E' la bestia che c'è in me... dovresti vedere quando viene fuori del tutto e corro nudo sui cornicioni...

Lei: Sì... con i peli irsuti...

[censuro il resto per decenza, lei s'è lasciata andare, assieme alle sue intenzioni critiche...]



Cioè dico...




Poi è vero che negli altri non notiamo altro che i nostri difetti...



Ah, vi dono un'altra chicca...



Io: Ma fammi capire, se il tuo uomo ideale è alto due metri, ha quarant'anni e tutto il resto, io che c'entro?

Lei: Hai l'aria così seria e sicura... eppoi hai la macchina grossa...



Vi giuro, non sono io.

Altrimenti non dovrei essere internato, ma arrestato, in quanto pericoloso per me e per gli altri...



giovedì 21 dicembre 2006

Donne da caserma (1)

Lei: "poi... volevo dirti... io ti farei far bene l'amore..."

Io: (minchia la pubblicità del Control).



Poi mi lamento.



Comincia così l'amarcord delle grandi frasi delle donne della mia vita. Perchè niente resterà impunito.

La cosa piu' terrificante sarà la "top ten" che un giorno avrò la pazienza di postare, quella delle frasi pronunciate o nel momento topico dell'amplesso o nel momento ancora piu' topico in cui ci lascia.

L'unico problema è che è una classifica perennemente in movimento perchè, non so come, riesco comunque a fidanzarmi quasi sempre con delle donne inclini al manicomio.

Oppure, probabilmente, sarò io che riesco a stimolare queste reazioni.



Vi pesco fuori un'altra chicca:



"Tu riesci a tirare fuori la parte peggiore di me che avevo tenuto a bada tutti questi anni"

La mia ex moglie.



Il mio pensiero: avevo sposato Mrs. Hide e non lo sapevo.



Vi giuro. Non voglio fare la vittima.



Ma lo sono, sicuramente.



Tutti siamo vittima di qualcuno.



Almeno per la pace del nostro senso di colpa.



mercoledì 20 dicembre 2006

Su tutti i muri del mondo

AmorPlatonico: Mi sa che è finito un "amore"

PensieriDiCarta: Oh



Pensiero. Sintesi. Immediatezza.

Manca solo una bella bomboletta spray.

Hai ancora voglia di nuotare in questo mare?



"Ti direi hai ancora voglia di nuotare in questo mare?"



Premesso che quando si citano i Litfiba ormai c'è poco da sperare. I Litfiba, secondo me, son morti a "Litfiba 3", il loro terzo album "noto". Desaparacido, 17 Re e Litfiba 3. Poi, sempre più commerciali. Sempre più divismo. Sempre meno senso. Orecchiabili, certo. Ma così ce ne sono tanti. E poi rinnegare il passato, questo mai.

A Pelù chiesero come mai i testi si erano tanto modificati, dai primi, così particolari... e lui "ma noi scrivevamo quei testi così, tanto per ridere". E meno male.





Ma il tema del post non è proprio questo.



Visto che questi son giorni di grandi cambiamenti, mi permetto di tirare una bella linea sotto un po' di conti della mia vita e decidere che cosa fare domani, dopodomani e tra un po'.



Tanto perchè nella vita si cambia, per fortuna. O per sfortuna.



Diciamo che in questi ultimi tempi mi sto abituando a viaggiare leggero, con sempre meno cose. Perchè di posti, di case, di situazioni, ne ho cambiate.



E mi son reso conto delle cose che mi servivano veramente.



Ora potrei metterle più o meno in uno zaino.



Ma non è questo.



Non riesco neanche ad essere incazzato per quello che mi è successo oggi.



Semmai, amareggiato.



Ho un progettino internazionale in mente, che fa capo a più di un'azienda. Metà delle cose son facili. L'altra metà, cioè mettere insieme le teste, un po' di meno. Perchè siamo a Sud.



Ma significa, da manager, sfidare un mercato con l'intelligenza e non con la boriosità. Perchè il nemico è grande, forte, agguerrito... ed essenzialmente... non ci calcola per niente.



Affronto una parte dell'argomento con una mia amica, che si occupa di marketing nel ramo, piu' altre cosettine.



Mi parla di scontro di prezzi, di crisi internazionale, di spostamenti di flussi di spesa.



Sembra una guerra persa in partenza.



Sembra che non produciamo articoli semisartoriali, ma jeanseria in competizione con i cinesi, e solo con loro.



Mi dispiace far notare che i numeri che ci servono sono una nicchia presente comunque nel mondo.



Poi, sta alle aziende restare a galla per capire cosa fare. Il mercato non è chiuso. Lo è per i grandi numeri. Ma non sono i nostri.



La cosa che mi fa arrabbiare davvero è che questa persona è una "rivoluzionaria dentro", una che sa come vanno le cose a livello internazionale.



Una che lavora in un campo dove c'è sia la concorrenza e l'appiattimento delle cineserie, sia la possibilità per il colpo di genio, ad un costo decente.



Ma sembra quasi che abbia detto: "io ho il mio orticello. Le lotte con i titani, non mi interessano. Seguo la corrente."



Come tutti.



Spero che i cinesi (la) paghino bene.



Il resto è Vanity Marketing.



"...dove i più bei frutti saranno di tutti..."



(E sta roba pare che Pelù l'abbia presa in prestito da Battisti)







martedì 19 dicembre 2006

Posso

... scrivere i versi più tristi questa notte.

...

Il vento della notte gira nel cielo e canta.

Io l'amai, e a volte anche lei m'amò...

...

La notte è stellata e lei non è con me.

...

D'altro, sarà d'altro, come prima dei miei baci.

...

E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.



Mi rammento questi versi di Neruda (se volete leggere l'intera poesia, è in "Venti poesie d'amore e una canzone disperata", oppure aggratis, su Google), visti i sacri dibattiti ieri sull'amore, sulla fedeltà, sui quarantenni folli (poi un giorno vi chiarirò l'arcano, visto che molti dei miei amici sono quarantenni in quella fase).

Ma non credo si parli solo d'amore uomo-donna.

Ogni poesia d'amore, ogni amore, contiene, sempre, un amore più grande, un arcano della vita.

Generalmente, nella Grande Generazione, 1+1 non fà 2, ma 3.



O sto mirando troppo in alto?



O temiamo questo terrificante oblio?



O temiamo, e basta?

sabato 16 dicembre 2006

Amami due volte

"Love me two times babe

love me twice today

love me two times

one for tomorrow

one just for today

Love me two times

I'm going away"

The Doors, Love me two times






Stamattina infilo la collezione di mp3 nel lettore dell'auto. E sono virtuosismi di hammond e di batteria e di basso. E poi la voce di Jim Morrison.

E quanto ho letto studiato e tentato di capire a sedici anni cosa volesse dire, e che mondi c'erano dietro quelle porte.

Poi ti ritrovi a sentire, e a sorridere.

"Amami due volte, una per domani, e una proprio per oggi: amami due volte, bambina, perchè sto andando via".

In barese sarebbe stato molto meno poetico, piu' curdo, "Facim' ca' s' mor'".

E avrebbe venduto sicuramente di meno.

Ma tutto il mondo è paese.



Sì, sì... accendi il mio fuoco...

(ma vedi di non fare cenere in macchina, babe).



(in realtà vorrei dire cose molto più serie oggi, ma sapete com'è... "one for tomorrow... one just for today...")