Non è un libro di Cohelo, Dio ce ne scampi.
Sono le 14.04
Ho undici minuti soltanto per scrivere. Poi devo stamparmi una cosina e uscire di qui. Per uno di quegli appuntamenti importanti nella vita.
Uno di quegli appuntamenti da filo di rasoio, che augurerei forse ai miei peggiori nemici... A pensarci... non ho nemici, in realtà: denigratori, forse, ma nemici... non credo. Magari jene, a raccattare intorno a me brandelli della mia carne stessa, perché chi si veste d'agnello non fa il lupo, ma resta senza dignità e, quando può, diventa jena.
Ma questi son altri pensieri.
Tre minuti ancora.
Tre minuti per fare una riflessione su me stesso.
Su quello che sono, su quanto esisto.
Su quanto mi senta in realtà al contatto con il vero, il duro, il materiale e per quanto invece mi immagini che siano le cose.
Su quanto sia valida quella che definiamo amicizia, di quanto ho dato in passato, di sincerità e di cuore, e quanti fossero soltanto soldi che maneggiavo e che attiravano amici del buontempo. E se ho scambiato amici veri per approfittatori o se fosse realmente così.
Tutta questa bella scrittura, queste belle idee, tutta questa intelligenza.
Tutte queste belle parole.
Mi piacerebbe trovare la risposta a questo.
Giusto per capire se la mattina mi alzo per la costruzione di qualcosa, o per giocare a dadi con i sogni.
Visto che poi i sogni, in particolare, hanno un certo costo.
Mah...
Sono le 14.04
Ho undici minuti soltanto per scrivere. Poi devo stamparmi una cosina e uscire di qui. Per uno di quegli appuntamenti importanti nella vita.
Uno di quegli appuntamenti da filo di rasoio, che augurerei forse ai miei peggiori nemici... A pensarci... non ho nemici, in realtà: denigratori, forse, ma nemici... non credo. Magari jene, a raccattare intorno a me brandelli della mia carne stessa, perché chi si veste d'agnello non fa il lupo, ma resta senza dignità e, quando può, diventa jena.
Ma questi son altri pensieri.
Tre minuti ancora.
Tre minuti per fare una riflessione su me stesso.
Su quello che sono, su quanto esisto.
Su quanto mi senta in realtà al contatto con il vero, il duro, il materiale e per quanto invece mi immagini che siano le cose.
Su quanto sia valida quella che definiamo amicizia, di quanto ho dato in passato, di sincerità e di cuore, e quanti fossero soltanto soldi che maneggiavo e che attiravano amici del buontempo. E se ho scambiato amici veri per approfittatori o se fosse realmente così.
Tutta questa bella scrittura, queste belle idee, tutta questa intelligenza.
Tutte queste belle parole.
Mi piacerebbe trovare la risposta a questo.
Giusto per capire se la mattina mi alzo per la costruzione di qualcosa, o per giocare a dadi con i sogni.
Visto che poi i sogni, in particolare, hanno un certo costo.
Mah...
in bocca al lupo pasquale.
RispondiEliminaE poi mi viene da pensare che l'appuntamento importante per la vita sia quello che - se proficuo - da un lato ti darebbe respiro, ma con lo stesso soffio toglierebbe altro tempo alla TUA vita, quella che sceglieresti per TE e non per il figlio, per l'amico, per il devoto.
RispondiEliminaE forse è meglio lasciarli stare, i finti amici che vampirizzano i tuoi soldi, la tua bonheur, la tua allegria, ma occorrerebbe anche chiedersi se ed in quale misura non si sia contribuito ad avvicinarli, questi vampiri...
Perchè si sa, il vuoto è brutto, ma il vuoto di un PIENO è insopportabile...
E allora, esci.
Mettiti su il vestito buono ed esci.
E ti prego: fa in modo che il vestito buono non divenga l'abito del tuo funerale.
Perchè può accadere, sai...
tutti giochiamo un pò a dadi con i sogni. sono quelli che,fiduciosi,chiamiamo progetti. vederli sparire fa male,spesso intascati dagli usurai. ma credo anche che si riesca a togliersi un peso. perchè vivere all'altezza dei propri sogni è faticoso. la strada continua...
RispondiEliminaEppure quel libro di Coelho non è male. L'hai letto?
RispondiEliminaLeela
Leela:
RispondiEliminaQuale parte del "Dio ce ne scampi" non ti è chiara?