lunedì 28 maggio 2007

Donne

Ieri pomeriggio, breve caffè con la mia ex.



Ex-ragazza, non ex-moglie. Con la seconda mi son dato appuntamento l'anno prossimo, in tribunale. E, ironia della sorte, simpaticamente assistito dalla mia testimone di nozze, avvocato, che quando il prete disse:



"Firmi qui per la separazione"



Lei disse: "Accidenti, come siete avanti!"



(E' una di quelle che mi ripeteva: "lasciala stare, che è stronza", mentre, attivo il gene "sposami", mi arrivavano al cervello, anzichè parole intelleglibili, musiche di Barry White su carrellate di antipasti e frasi suadenti tipo "fallo, è la donna della tua vita". Poi lei ha aggiunto "te l'avevo detto, io!". Vabbè)



Torniamo a noi.



Caffè, frullato, gelato...



La signora del chiosco al porto aveva un fantastico paio di occhialini ovali da sole, attualmente introvabili, se non a cifre blu.



Passeggiata nel centro antico, mercatino di antiquari... ehm... rovivecchiai.



Occhiali e cristalli, non posso resistere.



Trovo una serie di occhiali vintage degli anni 70 e 80... cinque euro l'uno... lenti in cristallo e non in plastica... spettacolo.



Trovo gli occhialini tondi, un vecchio modello di Armani. Sarà stato forse rifaldo, ma valeva la pena.



E un paio di occhiali a gattina che alla tipa stanno benissimo.



Glieli faccio provare... lei protesta...



"Ma ho già degli occhiali da sole!"



"Ma questi ti stanno benissimo!"



"E' vero signorina" - afferma la signora della bancarella - "le stanno davvero bene!" (e si vedeva che non era una venditrice: io quegli occhiali me li sarei venduti a cinquanta euro minimo, altro che cinque!!!)



Prendiamo gli occhiali.



Mi lascia sotto casa.



"Grazie per gli occhiali... ma me li hai comprati per essere piu' bella per te o per qualcun altro?"



"Innanzitutto per te."



E me ne sono andato fischiettando "Bonanza".

sabato 26 maggio 2007

Incidente frontale

Mamma di Brian: Ma voi chi siete? Perchè entrate in casa della povera gente alle due di notte?

Re Magi: Noi siamo i Re Magi... ci ha guidati una stella!!!

Mamma di Brian: Vi ha guidati una bottiglia!!! Fuori!!! Fuori!!!

Monty Python, Brian di Nazareth








Ieri ho subito un incidente frontale.



Non con un'auto. Magari.



Una bottiglia. Primitivo di Manduria in purezza. Elegia.



Maledetto.



Stanotte ero convinto di non averla neanche stappata, ma di averla bevuta così, per intero, tappo e tutto... e che si fosse incastrata nello stomaco.



Non so se è stato il vino, o la costata di cavallo servita in sette secondi netti (abbiamo mangiato "affrettato", come in "Vieni avanti, cretino!") o il margarita dopo.



Certo è che ho sognato la Madonna e tutti i Santi.



Certo è che dopo ieri, sono certo, il mio fegato chiamerà l'avvocato.



Non voglio raccontarvi i casi miei, per carità. Ognuno ha i propri. Ma sono cose che fanno pensare.



Sto diventando vecchio, o è solo una fase passeggera?



Naaaaaaaaaaaaaaaaaa.

mercoledì 23 maggio 2007

Già matura e ancora pura come la verdura di papà...

Pomeriggio di prove in atelier.



Sposina in bianco ottico, felice ritorno ai tempi antichi dopo terrificanti beige e avori vari.

Sbrilluccichio di strass infinito, sposina entusiasta.

Presenti: sposina, mamma, sorella, parrucchiera, papà, amico di famiglia del papà.



Ad un certo punto, copro la sposa con la calata del velo, per controllare la lunghezza, e il papà irrompe:



Papà: - "Sì, ma io il velo non ce lo vedo! il velo è la verginità, e mia figlia non è vergine!!!"



Io (conto fino a dieci): "Ok, io sono sagittario ascendente acquario, e allora?"



Papà: - "No, signor AmorPlatonico, no! lei non è vergine perchè me lo ha detto! ed io non posso CONSEGNARE al marito una ragazza non vergine col velo!... Questa... questa (indicando l'altra figlia, che si sposerà il prossimo anno)... questa sì che è vergine!... Sei vergine, papà?"




Sorella: "Sì! e voglio il cappellino e l'ombrellino!"



Voglio aprire un bar.

Davvero.

E, al limite, bermi tutte le rimanenze...



"Voglio l'ombrellino e il cappellino!"

martedì 22 maggio 2007



A pensarci bene, la strada te la porti dentro.

Micromondo & Photoshop

Piccola digressione storica.



Nel 2003 comprai una Fujifilm S2 Pro: sensore ccd particolarissimo, 6.2 megapixels, spettacolare resa degli incarnati, contrasto perfetto. Interpolazione a 12,4 megapixel con i quali ho realizzato cataloghi, posters, e quanto altro mi servisse.



La accoppiai ad una spettacolare ottica nikon 28-200 che mi permetteva di viaggiare leggero: la custodia a tracolla e la borsa fotografica (che per noi "fotografi" vale piu' della mamma o della moglie) con il resto del bendiddio nel bagagliaio.



Ok. Un sabato torno stachissimo a casa, appendo tutto all'attaccapanni, compresa la tracolla.



Non so per quale misterioso motivo, la tracolla cadde facendo sbattere lo zoom per terra.



Si squilibrò la ghiera della baionetta e, sebbene dopo ripetuti settaggi da parte del centro assistenza, la Fuji non fu piu' la stessa.



Alla fine, la fantasmagorica borsa col bendiddio è finita nelle mani di ignoti che sono entrati, affanculo a loro, in casa mia un giorno di vento, in cui tutte le finestre del generalmente curioso vicinato erano chiuse.



Ho comprato una canon, venduto quello che mi è rimasto della nikon-compatibile e son tornato a portarmi appresso questo registratore di storie.



L'altro giorno, in vena di pulizie e d'accordo con la delegazione degli acari in protesta, per un motivo fortuito, la canon è caduta.



A fermarla è stato, prontissimo, il mio piede.

Scalzo.



Si è staccato un lembo di pelle, ma la macchina è salva.



Prontamente, ho verificato la messa a fuoco, dal 300 millimetri al grandangolare macro.

E con due tocchi di photoshop i mondi lontanissimi o la tegola del sottotetto raccontano storie.



A saperle vedere.



Comunque, giuro, siccome son troppo malinconico, poetico e pseudointellettuale, a breve vi posterò tette e culi.






palma



mattone



Tu dici ancora che non parlo d'amore:

batte in me un limone giallo, basta spremerlo!

(Battisti-Panella, Fatti un pianto)

Profumodelsale



Ogni volta che penso di andar via di qui, la mattina dopo esco di casa, guardo il mare e cambio maledettamente idea.



Piccola digressione sulla fotografia.

Parlando con un mio amico fotoreporter, si discuteva del fatto che spesso e volentieri notiamo (così dovrebbe un fotografo) degli spicchi di realtà che raccontano una storia. Ma siamo senza macchina fotografica. Allora, poichè non ci è ancora dato di farci installare delle fotocamere nelle pupille e considerando che i cellulari NON sono macchine fotografiche, a dispetto dei megapixel, capita ad entrambi che ci "ricordiamo" della sesazione, per poi rielaborarla quando occorre, quando ci ricapita, quando (ahimè), ci serve.

Solo che, credo, la prima volta è sempre la migliore.

O è l'ultima?

sabato 19 maggio 2007

Il mio uomo

Prove d'abito, oggi, in atelier.



Dopo la seconda prova, l'atelier diventa "il confessionale": dubbi, incertezze, ma anche drammi, tradimenti, cose mai dette, faide familiari...

E tutto questo, ovviamente, incluso nel prezzo di pizzi, sete e merletti.



Sposina: ma questi laccetti rossi che scendono giu'... come sono sexy...

AmorPlatonico: certo! così facciamo diventare subito nonna la signora!

Sposina: Direi subito a mio marito di rimetterselo nei pantaloni!!!

AmorPlatonico: ! (Giuro! è difficile farmi star zitto!)

Sposina: Perchè prima dobbiamo essere sicuri sul lavoro, poi verranno i figli... perchè a far figli...

AmorPlatonico: (cercando di sdrammatizzare): ci vogliono cinque minuti...

Sposina: Per il mio ragazzo, anche meno!!!



E con questo, credo che per oggi ho sentito abbastanza...



(Generalmente ci si lamenta dal parrucchiere, e DOPO il matrimonio).