lunedì 16 ottobre 2006

TUTTO INTORNO A TE (3)

(questo è il VERO post di sabato. Il resto sono isterie)



"Ecco, vedi, si è fatta i ricci... ci sono problemi e lei, lei si è fatta i ricci"

Nanni Moretti, Bianca






Ieri mi chiama un amico. Pomeriggio. Voce cavernosa d'oltretomba. "Come stai?"

Ok. Casini. Sentiamo.

Lui l'anno scorso si è separato dopo un bel po' di anni di matrimonio. Bella persona, grande lavoratore, bel ragazzo.



Lei, dalla metà campana sentita, si è allontanata sempre di più. L'azienda che hanno costruito insieme è stata usata da lei contro di lui, come si usano i figli in un divorzio. Perchè per gli uomini le aziende sono come i figli. Per le donne, qualche volta, un po' di meno. Capita che si facciano un po' di meno i conti. Ma la storia non è questa.



Come tutti, si guarda un po' in giro per cercare di non morire (intanto la signora di lì a un mese ha un fidanzato a tutti gli effetti: ergo, c'era da prima, in toto o semplicemente sapientemente parcheggiato, ma c'era, perchè una donna non fa crollare una storia se non lo vuole, almeno, così mi pare).



Comunque, lui incontra una ragazza in chat.

Succede.

E' carina, giovane, simpatica.

Ha gli occhi di cielo e un sorriso bellissimo.

Mi chiama dopo un po': "Mi sono innamorato". Io, rispondo, ovviamente sarcastico, "Sei un coglione!".



Ok.

Vi risparmio i particolari, ma andiamo per sommi capi.

Lui, si innamora. Si innamora davvero come chi sente che gli manca qualcosa nel cuore. Forse un affetto non dato da dare, o un dovere di protezione da svolgere... non so come definirlo... un bisogno, un'esigenza. E un cuore, sicuramente provato, ma sicuramente onesto.

Qualche volta, il sogno di avere una serenità che si è vista crollare, tradita, distrutta, bordate di egoismo contro i bastioni di una linearità di vita e di sentimenti che non è immeritata.



La ragazza, rapidamente come è "venuta innamorata", dopo qualche mese, cambia i suoi sentimenti.

Lui la sente strana. La allontana per un po'. Era entrata nella sua vita. Tanto. E lui le consiglia di chiarirsi le idee, e che la porta è sempre aperta ma i pensieri devono essere lineari.

Dopo qualche giorno dal "consiglio", lei ha un altro. Si vede con tutti e due, amoreggia con tutti e due. Mente, mente a tutti e due (o tutti e tre, ma lei, ora non ci interessa). Due mondi diversi, con due uomini diversi, dove il secondo sa del primo ma il primo non del secondo, fino ad una decisione, di lui: "Ok, carte scoperte. Da domani si fa sul serio. Vieni a stare da me. Ma la prima sera che ritorni dopo di me ti trovi le valigie pronte fuori della porta".

Da quel "a domani", lei è sparita. E la frase non è dittatoriale. Ma va letta con tutto l'amore del mondo.

Al telefono ride e scherza come se non fosse a lei. Come se l'avere accanto un uomo bastasse a tutto.

E tante altre cose assurde, che non vi sto a raccontare, ma ben capisco e ben comprendo perchè in giro le ho viste.



Ok. Carne arrosto, un Nero di Troia (giuro, è una città dauna e un vitigno e non una definizione del mondo femminile), peraltro paradossalmente neanche tanto sincero, e tanta grappa.



Ora.

Questa storia è un prologo, per parlare d'altro.

Si vive di fantasia, me ne rendo conto.

Spesso il "non avere problemi" ci porta a crearli.

Il non dare un senso alla propria vita porta a recitare una parte col mondo, un copione da reiterare e reinventare a sempre nuovi spettatori.

Per me certe volte, quando si tratta di "chat"... lo dico sempre alle malcapitate, per sicurezza:

"Io e te non esistiamo, perchè non ci conosciamo davvero. Potremmo essere falsi entrambi, dietro questi schermi".

(E' un concetto di esistenza tutto sartiano, ma è sabato sera. Lasciate stare. Domani cercatelo su Google.)



Dal vivo, dopo tanto parlare, è più difficile mentirsi.

E' facile mentirsi all'inizio mostrando una scollatura e non una cultura. Ma poi ci si scopre.

Sempre. E si fanno delle figure, utilizzando un bel termine francese, oggettivamente di merda.



Personalmente se sento che una persona che fisicamente mi attrae è troppo diversa da me non forzo le cose per mettere un'altra tacca sulla mia cintura. Ne ho cambiate già troppe.

Generalmente do fiducia ai miei contatti di chat. Come alle persone in generale. Del resto, penso a Splinder come un luogo di signori, non di sedicenti ingannatori.



Faccio semplicemente quello che vorrei che gli altri facessero con me. E non faccio l'opposto.

Quando questa fiducia viene palesemente tradita non mi arrabbio. Semplicemente chiudo, perchè la persona diventa un flusso di byte che in realtà, non esiste. Perchè è falsa.



Io non sono un santo.

Ma quando questo accade un po' male, un po' mi sento.

Come se fossi un "servizio di conversazione interessante" incluso nel canone ADSL.



Stasera voglio sognare anch'io.

Ma me ne vado al cinema.



Buona serata.



(E quando ADSL non funziona... eccheccazzo!, nota di oggi, 16/10/06)


domenica 15 ottobre 2006

Tutto intorno a te (2)

Tornando a casa.

Dietro, il rumore del mare... nero e senza luce, stanotte

Davanti, i lampioni della piazza, ancora tutti accesi.

Certe volte torno proprio quando metà di essi si spegne.

Sentore di pietre antiche.

Lontano, l'odore del forno sotto casa. Farina, farina e zucchero.

E ancora il respiro del mare.

Poi svolto verso casa.

La chiave nella toppa..

Il rumore sulle scale di marmo.

Poi quelle di legno fino in camera.

La coperta di pile.

E un verso di Fossati...."E passerà un lampione un ponte un bar, poi passerà anche me.... e senza quasi dolore, per tutti e due, passeranno le tre..."

Tutto intorno a te

tutto

venerdì 13 ottobre 2006

XXX

Considerando che il numero di commenti è inversamente proporzionale alla lunghezza del post... oppure direttamente proporzionale al suo contenuto di SESSO...



SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO SESSO



E chi è senza peccato, scagli la prima pietra.



Nessuno vuole adottare un dinosauro?

giovedì 12 ottobre 2006

Troppa Grazia!!!

Troppa Grazia!


“Ti prego, mio buon Signore...

fa' che almeno le donne e i bambini arrivino in Terrasanta...

ma poi... in fondo come farebbero senza gli uomini...

quindi, Ti prego, salva anche loro!

E ora... visto che hai salvato tutta questa gente...

che ti costa salvare anche noi vecchi?”


Preghiera del Rabbino in Train de Vie





Ieri avevo scritto che sarei rimasto volentieri a letto. Qualcuno deve avermi sentito, lassù o laggiù. Dipende dalle visioni del mondo e da che parte guardi. Del resto i Bogomili credevano che il mondo fosse stato creato dal Diavolo piuttosto che da Dio, per giustificarne la malvagità. Mentre i Testimoni di Geova, da quanto mi ha raccontato uno di loro, fanno risalire il mondo ad Adamo ed Eva.


Ora... io immagino il Diavolo come un allegro nullafacente napoletano intento al massimo a sferzare scudisciate, a bruciare anime dannate, a corrompere gente tentennante, a sedurre personaggi biblici; me lo immagino a volte bestia, a volte uomo splendido, a volte donna affascinante. Sicuramente non me lo vedo tutto incasinato a creare il pianeta, a sistemare il millepiedi, a organizzare i concerti del grillotalpa. E ancor meno me lo immagino a piazzare ad uno ad uno i fossili dei dinosauri per ingannare coloro che non credono al fattariello che mi raccontò il Testimone di Geova tempo addietro. “Il mondo esiste da seimila anni” “E i fossili dei dinosauri” “Li ha messi il Diavolo”. Almeno così m'ha raccontato.


Ma queste sono divagazioni.


Ora vi racconto un bel po' di casi miei:


Mi sveglio stamattina alle 6:00 circa, tutto intenzionato a finire il manoscritto di PG, e per vedere come finiva la storia interessantissima di Riccardo Leone.


Ora, alle 6:50 sento la natura chiamare e arranco e gattono in bagno (a quell'ora anche tre metri sono distanze). Mi porto il manoscritto, che ho trattato degnamente in un luogo così sacro.


Dolore allucinante al ventre. Ok. Ci sono. Sarà dura ma vincerò io.


Stanco ma felice, ritorno orizzontale e cerco proseguire con la lettura.


Non so se sarà stata la prosa raffinata e cesellata di Pierluigi, o la pizza rape e salame piccante (son pugliese D.O.C.) di ieri sera o lo stress degli ultimi trentaquattro anni, ma ho una seconda fitta che la prima sembrava una passeggiata.


Contorto contorto ritorno nella sala letture grande...


E lì ho visto il Diavolo di cui sopra farmi segno e dire: “Senti, mi dai una mano con 'sti dinosauri?”.


E' stato terribile. Non lo auguro a nessuno.


Dopo che la produzione del marasma primordiale è stata dolorosamente profusa... cerco di rientrare sotto la calda coltre.


Sono le 7.20. Sto morendo di freddo.


Mi misuro la temperatura: 35 e 8. Praticamente un fossile.


Vado avanti fino alle 8.30. Ma non è cosa. Tremo come una foglia e mi sento i dinosauri ballare nell'intestino.


Volevo rimanere a letto, l'ho pensato, l'ho scritto.


Qualcuno mi ha ascoltato.


Farsi i cazzi propri, no?





Un saluto a Madame Revanche che mi ha fregato il post. (Ah, Madame non ha i permalink, quindi il post è quello del 12 Ottobre. Ora che ci penso è anche il compleanno di una mia ex fidanzata... ah... si invecchia, tesori miei!!!!)







mercoledì 11 ottobre 2006

Ho un vago sospetto...






... che a giudicar dal numero di commenti lo scorso post è stato un po' "mattonico".

Ringrazio pertanto di vero cuore coloro che se lo sono sciroppato.

Ma quando devo dire una cosa la dico.

Oggi, per esempio, che dirvi...

... come tutto il resto dell'umanità avrei preferito rimanere a letto;

... se penso al passato mi viene da scrivere un romanzo

... se penso che da questo romanzo non ci camperei, penso di scriverci un reality.

Domani chiamo Telenorba, va'...



(Giuro, questa è l'ultima foto di Nanni Moretti che posto).



Ah, se devo proprio raccontarvi qualcosa...

oggi ho sentito delle perle meravigliose:

- gente a cui viene proposto d'insegnare a scuola mentendo sulla presenza di una laurea;

- Beppe Grillo è di destra;

- gli anarchici son di sinistra;

- il comando unix "lprm - " ti salva effettivamente da un mare di carta.



Dov'è il mio metro?




lunedì 9 ottobre 2006

Eyes Wide Shut








"Sí, gli amici non possono comportarsi cosí, perché io mica divento amico del primo che incontro. Io decido di voler bene, scelgo; e quando scelgo è per sempre."


(Michele Apicella, Nanni Moretti, in Bianca)







Io sono essenzialmente sincero. Cioè non credo di aver bisogno, ormai, dopo provata esperienza di vita e alcune situazioni da vaselina (scusate l'immagine cruda, ma questa è), di crearmi una maschera, un qualcosa che separi un aspetto “esteriore” del me da uno interiore.


Anzi, sto lavorando su me stesso – voi direte: e che ce ne frega?, io vi rispondo: e andate... su di un altro sito! – per fare in modo che quello che si vede fuori sia quello che c'è dentro: una specie di lavoro all'incontrario, un reverse engeneering (i cultori dell'open source apprezzeranno; Sterfi: cerca “reverse engeneering” su Google prima di commentare altrimenti ti scateno direttamente Bozzone), quello di decidere quale parte di me stesso coltivare al meglio, farla venire fuori senza di fatto costruire una parvenza, una maschera, come certe chiese del Seicento, con quelle belle facciate che sembrano infinite e poi molto molto piu' piccole dentro...


Era chiamata persona la maschera che gli attori greci e latini indossavano durante le rappresentazioni teatrali. Ma noi andremo oltre.


Quando spesso parlo di internet con chi non la usa, con chi non ha un blog, con chi non usa una chat... mi sento sempre rispondere la stessa cosa: “sì, ok, ma conoscere gente in rete... è strano... non si è sinceri davanti ad un monitor, perchè dall'altra parte potrebbe esserci chiunque”.


Siccome sono dell'idea che diamo agli altri la dimensione del nostro cuore, devo supporre di interloquire con potenziali maniaci, serial killer, mostri, assassini e quant'altro.


Quello è meetic & co. Sono i siti d'incontri.


Poi mi si viene a ripetere la questione delle sensazioni “a pelle”... mamma santa... ma sempre là si va a parare? E se io con una persona ci voglio parlare prima? E se quella sera ho gli ormoni sfasati e le attacco addosso (si suppone femmina, in questo caso) delle qualità che non ha, ma che io vorrei avesse, solo perchè sfoggia un paio di tette che neanche Storas (ma questa è un'altra storia)? O perchè ha quell'odore che mi ricorda proustianamente la mia prima fidanzata all'asilo?

(Aurelia! Dove sei? Che fine hai fatto? Ti sei svaccata o sei rimasta una bambolina?).


Non ho bisogno personalmente di fare la ruota di cose che non ho.


Molti dei miei lettori mi conoscono personalmente, e il piu' bel complimento che possano farmi è che “sono esattamente come sono nel blog, o in chat”. Magari sono una testa di cazzo (francese, ma è lunedì e ieri ho fatto backstage in una sfilata e c'erano molte donzelle alle quali avrei voluto attribuire una laurea in lettere classiche e non mi sono ancora ripreso dalla tempesta ormonale post-evento... perchè io sono professionale e sto malissimo solo dopo...) ma sono esattamente quello che si erano aspettate. O aspettati.


Aspettati, certo, perchè il sottoscritto non è letto espressamente da donzelle, ma anche da nobili cavalieri, con i quali nasce un fiero e reciproco rapporto di stima, e, cosa splendida, d'amicizia.


Perchè trovare un amico, una persona che ci sia mentalmente affine, magari anche lontana tale da vedersi poco, perchè gli amici sono comunque fatti per “fare”, non per “raccontare” soltanto, è una questione difficile e perigliosa.


E a volte anche per bere. E il vino scorre a fiumi. E assime al vino, quello buono, una certa vita. Non si fraintenda... non sono un beone. Ma niente è piu' bello di un buon bicchiere con un amico.


E quando si trovano delle affinità, hai trovato un compagno di viaggio, un compagno di sbronze, qualche volta una spalla su cui piangere, qualche volta qualcuno che ti dica “ma vaffanculo” al momento giusto, tanto per farti riprendere da una serie circolare di seghe mentali da sembrare la tua vita un anello di Mobius.


Ed oltre ad essere sincero, nonostante dica d'essere permaloso, ma sono permaloso con chi, “a pelle” (e a pelle funziona pure in rete, non preoccupatevi: avete voglia a nascondervi! Vi si becca facilmente!), con chi “a pelle”, dicevo, tende un po' troppo ad essere sgargiante, vamp, vittima o personaggio, sono aperto al dialogo e al confronto.


Ok, ho un nick altisonante. Amor Platonico. Minchia! Ma mi piaceva e mi piace. Mi piace per la parola Amore, che tutto permea, purtoppo o per fortuna, e per il senso di Platone, una degli illuminati che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia vita. E che spesso la scuola non ti insegna. Dovrebbero insegnarlo al catechismo, o farci un reality.


Tempo fa discutevo sul blog con la mia (mia? mah!)  riccioluta, gelosissima perchè quando lo ha scorso ha trovato piu' commenti di donne che di uomini e la prima cosa che le è venuta in mente da fare è stata una sacrosanta scenata di gelosia.


Il profumodelsale è casa mia. Una delle mie case. Una ben arredata e tirata a lustro ce l'ha la mia ex moglie. Un'altra, piu' piccola, davanti al mare, con tutte le cose metà accatastate e metà accampate, tranne il tinello sempre pronto ad ospitare amici e tirare spaghetti, è quella dove vivo. Un'altra, virtuale, ma di virtuale ne ha poco ormai, per quello che sento, è questo spazio sulla rete.


Vengo al dunque, dopo questi lunghi ma necessari preamboli.


L'unico limite posto ai commenti è di essere registrati a Splinder, non mi piacciono gli anonimi. Prendete coraggio ad essere identificabili.


Non ho mai bannato nessuno, neanche Bozzone, ultimo e triste campione di finezza.


Ho cancellato in tutto un paio di commenti, anonimi, molto ma molto personali, di un qualcuno che non ha rispetto di niente e di nessuno a cominciare da sé stessa, e semina scempio ovunque mette piede. Ma tanto questa persona morirà sola.


In questo momento di trambusto della mia vita, questa casetta è una cosa bella. Ci tengo molto, devo dirvi, ma come tengo a tutte le cose, considerando che la vita può darti tutto e che tutto può portarti via, tranne te stesso.


Quindi lascio sempre la porta al massimo socchiusa, ma senza chiavi di sorta.


Ma non mi piace far sì che tutto sembri perfetto e in bella forma. Artificialmente, come si pota un giardino all'italiana. Se bello deve essere, che lo sia di sua costituzione. Una base buona, forse, c'è, che è una certa intenzione di fondo.


Mi sembra di fronteggiare abbastanza cinismo e falsità nella mia esistenza quotidiana da non volermelo ritrovare gratuito anche nella mia sfera personale. Ma non caccio nessuno. Perchè non è così che si fa.


I blog sono, per un certo senso, delle cose pubbliche, delle opere comunitarie.


Altrimenti si fanno privati.


O per fare le cose zozze.


O per tenere un diario da tredicenne.


O se sei un personaggio con manie di grandezza, che da solo crea e distrugge mondi. Ma solo nella sua testa.


Il resto, è qui.