martedì 16 settembre 2008

Tutto il passato torna come un'onda



Ci sono i grandi amori nella vita.

Generalmente si pensa ad una donna, ad un compagno, ai figli.

Ci sono i grandi amori, diversi.

Perché l'anima vive vite parallele.



Un grande amore, generalmente, ci salva.

Non credo agli amori che fanno soffrire. Sono amori malati, sono deviazioni della mente. Un amore non è mai tristezza, ma una luce infinita. E ti eleva.



Platone scrisse:

"Gli uomini chiamano Amore Eros, perché ha le ali. Gli dei lo chiamano Pteros, perché ha il potere di darle".



Ora, premesso che spesso le nostre vicissitudini, le nostre malinconie ci fanno dimenticare gli insegnamenti più profondi, mi piace pensare che ci siano dei punti fermi, davvero fermi che ci fanno uscire dall'inferno della ripetizione dell'errore.



Nella mia vita non sono stato un santo. Lo ammetto senza paura.



Gli errori che ho commesso sono deviazioni da quello che di buono ho visto e imparato, dettati da un certo senso di autodistruzione misto ad una incosciente consapevolezza di immortalità.

E li ho pagati tutti.



La ripetizione dell'errore, il vortice fino al limite del buio.



Fino a combattere l'orrore.



Fino a credere che non ci siano soluzioni.



Fino a quando l'istinto di sopravvivenza non si ribella.



E poi le tenebre si squarciano inevitabilmente, perché la vita è fatta di luce.



Io sono fatto così.



Spesso mi son fatto inutilmente del male, crogiolandomi in situazioni di stallo, finché non sono esploso.



La mia Bibbia, il libro sul cuore che ferma il proiettile è un libro di Borges.



Il primo libro è stato La Cifra.



E ogni volta che stavo cadendo nel vortice, un suo verso mi ha spaccato l'anima, e mi ha fatto ricordare chi sono, e il profumo della bellezza.



Mi ricordo a casa dei miei, in quella che, impolverata, era ancora la mia stanza, i versi de "Le due cattedrali" che mi svegliavano dal torpore di un rapporto ormai finito. E mi facevano tornare a vivere...



"Adesso, schiavo, sei morto. Dal cielo platonico contempli, con sorridente pietà, le due cattedrali: quella che eressero le generazioni di Francia e quella che tramò la tua ombra, entrambe riflessi di un archetipo inconcepibile".



E tutta una serie di pensieri irrompono nell'anima, spazzano via le ombre, e riaprono le possibilità.



Io porto dentro di me quel libro. Perché, sebbene ogni volta che mi pare di averlo compreso mi riveli qualcosa di nuovo, la meraviglia supera l'incertezza, l'incanto la paura dell'ignoto.



Io credo nel destino.



E credo nella nostra capacità di guidarlo, di esserne i conduttori. Di cavalcare il Drago.



Credo che si possa uscire da ogni situazione di tensione, che i problemi non sono destinati a durare per sempre, a meno che non si sia affetti da un insano masochismo.



Perché esiste un ordine delle cose.



Io credo nel destino.



E nella bellezza.



Ieri la mia compagna aveva finito un libro. Mi ha chiesto un titolo.



Io ho vagato nella nostra biblioteca, l'unica parete veramente completa di questa casa fin troppo grande e ho tirato fuori due cose a me carissime: "Il codice dell'anima" di Hillmann e "L'Aleph" di Borges.



Lei ha scelto magicamente L'Aleph.



Oggi ero tuffato nel monitor del computer a ritoccare delle foto. Lei si avvicina, mi porge la sua mezza tazza di caffè.



Mi accarezza come solo lei sa fare.



Ed irrompe: "Ho cominciato l'Aleph... la definizione della divinità, la maestosità dei pensieri, la profondità delle parole... la magia che riesce a creare... è un libro bellissimo..."



Aveva gli occhi belli. Lei ha sempre gli occhi belli. Ma lo erano di più. Belli come io sospettavo che fossero in realtà, senza un velo di tristezza.



Se qualcuno mi chiederà una definizione di Amore, io racconterò questa storia.



"Tutto il passato torna come un'onda, e quelle antiche cose sono qui, solo perché una donna ti ha baciato".



E oggi il bacio più bello me lo ha dato un bambino che diventa sempre più mio.



(Foto di AmorPlatonico. Mare gentilmente offerto da Marsala, con tanti saluti alle note di Mal d'Africa di Battiato che mi hanno accompagnato nell'ultimo viaggio in Sicilia).

venerdì 12 settembre 2008

L'amore trasparente

angeli

Sono tremendi, irrequieti. Ti scappano dovunque.



Poi ti guardano da lontano.



Tornano.



Ti chiamano per nome.



Si addormentano tra le tue braccia.



E sono sinceri, sempre.



E ti fanno capire quelle che sono le tue direzioni.



Perchè hanno gli orizzonti lontani.



(Credo che sia la miglior foto della mia vita. Perché, se fotografare è raccontare la tua verità tagliando la verità, questa mi ha tagliato il cuore, riempiendomi gli occhi di luce. Gli affetti e gli amori che durano sono quelli che si scelgono, e non quelli che ti capitano. Compreso questo, comprendi davvero tutto. A qualunque età. Ah, per i puristi: due scatti col cellulare. La Canon era rimasta prudentemente a casa.)

sabato 30 agosto 2008

Punto di non ritorno

llmare



"Lo sai che io se non ho pranzato non ragiono".



Poi dicono che le donne sono complicate.



Mi sa che questa la sposo davvero.







(Foto di AmorPlatonico, Nokia N70: non serve la megareflex, se hai un buon manico e un lungomare come questo. Anche se oggi la Canon ha dato parecchia soddisfazione).

mercoledì 27 agosto 2008

La vita è cozze e provolone, è inutile

"Se vuoi conoscere i tuoi pensieri di ieri

osserva il tuo corpo oggi

se vuoi sapere come sarai domani

osserva i tuoi pensieri di oggi"



(Franco Battiato, Il cammino interminabile)



Stamattina mi peso, e scopro che la bilancia mi ha graziato.

Mi dico "mamma mia, sto tornando in forma, sarà l'amore..."



Dopo un po' l'urlo dell'Indimenticabile:



"Questa bilancia segna quarantacinque chili... tre in meno di ieri! non è possibile! morirò entro tre giorni!".



Mai fidarsi della bilancia. E di tutti quelli che mentono. Anche a fin di bene.



Che poi le cose si scoprono ed è triste.



Bilancia della minchia!



" mi l’aia passatu tra peni e turmenti

li peni di lu ‘nfernu nan su nenti"



(Chi mi conosce sa che volevo scrivere altro. Sto arrivando al giusto livello di saturazione per partorire qualche post malefico. Magari vi parlerò della verità sulle piccole case editrici italiane, o presunte tali. Presunte perchè, quando ti stringono la mano, la presa stessa è unta... davvero. E ti sporchi. E non poco.)

lunedì 18 agosto 2008

Letture da spiaggia



Io non so se lo fa per impressionarmi. Per quello lo ha già fatto.



E' l'incoscienza mia, che sono tutto un casino, o sua, o la nostra?



In ogni caso, sto con una donna tosta.



Sotto ogni punto di vista.

giovedì 31 luglio 2008

Splendide previsioni

L'Indimenticabile: "Lo so. Tu dici e dici ma hai il tradimento nel sangue. Ma non ti preoccupare. Io non ti dico niente. Ti meno soltanto".

Io: ...



La Principessa: "Se tradisci mamma ti meno."

Io: ...



E non si son parlate.



martedì 29 luglio 2008

Donna avvisata

La conoscete quella barzelletta terrificante? La differenza tra la fidanzata, l'amante, la moglie dopo aver fatto l'amore?

Beh... tutte e tre abbracciate, guardano verso l'infinito e dicono:

La fidanzata: "Amore... è stato belissimo... già sogno una casa, io e te... bla bla bla..." (c'è a chi piace)

L'amante: "Oh... è stato travolgente... come un fiume in piena (generalmente esagerano)... hai toccato le corde più profonde del mio piacere (a questo punto si ricomincia, o si lascia la cento euro sul comodino)

La moglie: "Caro... stavo pensando... beige... il soffitto quest'anno lo dipingerei beige..."



Ecco...



La cosa bella di non avere diciott'anni è che ci si racconta un po' di cose. Magari ci si racconta un po' troppo, col rischio di perdere la poesia...



Io e la donna della mia vita siamo un po' gli Harry e Sally di Bari... siamo amici, amanti, confidenti, complici.



E scherziamo, a volte anche pesantemente, sui nostri ex.



Una volta la mia ex moglie si comportò proprio come la tipa della barzelletta... non era il soffitto beige, ma il calorifero blu-Grecia...



Io scoppiai a ridere istericamente immediatamente... e le dissi: "è finita! sei come la moglie delle barzellette!!!"



Ora accade che dopo quello che è fare l'amore tra due compagni, che è scambiarsi, coccolarsi, ululare, ridere, amarsi e sentirsi senza paure, senza limiti, senza remore, così come dovrebbe essere, diciamo...

... accade che si stia belli distesi a coccolarsi... e che tu offra la pancia a lei come cuscino..,. e che lei metta i piedi sul muro come fa la bambina sul cruscotto... e poi ti dica...

"senti... ti prego... volevo dirti... stavo pensando alla posizione di questo letto... sai cambiarne l'orientamento... ma... ecco... ora stiamo così... TI PREGO NON LA METTERE SUL BLOG!"