Sono tremendi, irrequieti. Ti scappano dovunque.
Poi ti guardano da lontano.
Tornano.
Ti chiamano per nome.
Si addormentano tra le tue braccia.
E sono sinceri, sempre.
E ti fanno capire quelle che sono le tue direzioni.
Perchè hanno gli orizzonti lontani.
(Credo che sia la miglior foto della mia vita. Perché, se fotografare è raccontare la tua verità tagliando la verità, questa mi ha tagliato il cuore, riempiendomi gli occhi di luce. Gli affetti e gli amori che durano sono quelli che si scelgono, e non quelli che ti capitano. Compreso questo, comprendi davvero tutto. A qualunque età. Ah, per i puristi: due scatti col cellulare. La Canon era rimasta prudentemente a casa.)