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Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Io l'amai, e a volte anche lei m'amò...
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La notte è stellata e lei non è con me.
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D'altro, sarà d'altro, come prima dei miei baci.
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E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.
Mi rammento questi versi di Neruda (se volete leggere l'intera poesia, è in "Venti poesie d'amore e una canzone disperata", oppure aggratis, su Google), visti i sacri dibattiti ieri sull'amore, sulla fedeltà, sui quarantenni folli (poi un giorno vi chiarirò l'arcano, visto che molti dei miei amici sono quarantenni in quella fase).
Ma non credo si parli solo d'amore uomo-donna.
Ogni poesia d'amore, ogni amore, contiene, sempre, un amore più grande, un arcano della vita.
Generalmente, nella Grande Generazione, 1+1 non fà 2, ma 3.
O sto mirando troppo in alto?
O temiamo questo terrificante oblio?
O temiamo, e basta?
Ma non credo si parli solo d'amore uomo-donna.
Ogni poesia d'amore, ogni amore, contiene, sempre, un amore più grande, un arcano della vita.
Generalmente, nella Grande Generazione, 1+1 non fà 2, ma 3.
O sto mirando troppo in alto?
O temiamo questo terrificante oblio?
O temiamo, e basta?