martedì 8 luglio 2008

Ho avuto un'infanzia difficile

I traumi adolescenziali poi sono un'altra cosa.



Ma si continua allegramente, 'appero!



Ieri pomeriggio al parco, con la mia compagna (l'Indimenticabile), il Drago e la Principessa.



Il Drago trova subito la sua ragione d'essere (il calcio) e sparisce con la sua nuova squadra di amici.



Io tento di fare qualche telefonata di lavoro, ma vengo preso sotto tiro dalla Principessa. Non c'è scampo. Devo giocare con lei.



Premesso che giocare con la Principessa mi cancella ogni pensiero nero dalla testa (mentre il Drago mi ha fatto scoprire il calcio a 37 anni), il gioco consiste in questo: mentre faccio qualunque cosa, questo qualunque cosa deve passare in serie B perché l'attenzione deve essere solo su di lei.



Quindi io parlo con la cliente inafferrabile al telefono, quella che ci hai messo tre giorni per fartela passare, e mentre cerco di mantenere un tono professionale devo:



- farle fare il morto come se fossimo al mare ma siamo al parco (e dopo un po' finiscono le mani, se hai un Nokia in una mano e una novenne nell'altra);

- farle fare la giostra (tu sei la giostra e lei ti zompetta attorno/sopra/sotto/a lato)

- rispondere alle domande

- evitare che prenda parte alla conversazione.



Quando c'è il capo al telefono, glielo devo passare, non c'è storia. E lei si informa su:



- il venduto

- la borsa

- quando partiremo di nuovo



il tutto finalizzato a che regali mi deve chiedere.



Ma la Principessa è la Principessa, è inutile.



Ad un certo punto, il Drago "finisce" gli amici e mi chiede di palleggiare con lui.

Ed io sono vestito come un pinguino.



Dai tavolini, lo sguardo dell'Indimenticabile.

Ad un certo punto mi chiama. Mi indica i bambini, guarda la mia fronte imperlata di sudore e mi chiede:

"Ma tu mi vuoi ancora bene?"



Ad un certo punto decido di vendicarmi.

Ricordo al Drago che anche se a palleggi mi batte, sui tiri da lontano è una schiappa. Ma tornano gli amici e mi scaga.



Allora prendo sotto tiro la Principessa:

"Allora come va col tuo fidanzato? mi dicono che si chiama come me!"

"Sì, ma lui è biondo e ha gli occhi azzurri!"



Vabbè.

Ho avuto un'infanzia difficile, non lo nego: è questa.

5 commenti:

  1. sei caduto dal letto pure tu?

    RispondiElimina
  2. Difficile resistere quando la seduzione si moltiplica per tre!

    RispondiElimina
  3. @amicicce

    sì, son caduto dal letto... anzi... mi son svegliato nel cuore della notte.

    E gli effetti son stati TUMULTUOSI

    RispondiElimina
  4. leggo il tuo blog da anni. buttarci uno sguardo ora, mi fa stare felice mentre lavoro. anche se non mi conosce, un saluto alla famiglia.

    maddalena

    RispondiElimina
  5. siete una bella famiglia

    RispondiElimina