"Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano di gocciole e foglie
lontane."
(Gabriele D'Annunzio, La Pioggia nel Pineto).
Mi piace davvero tanto questa poesia. E' una sequenza di ritmi, di parole, di immagini che evocano l'incanto. E penso ad Ermione e a tutti i suoi volti, i suoi sguardi, i suoi movimenti.
Perché ho bisogno di grazia, intorno. Perché la bellezza è fascino. Perché questa estetica, che è completezza, diventa etica.
Altrimenti, si dissolve al vento.
Ma che bel vento!
Dove sei, Ermione?
l'ho vista imboscata nel pineto sotto la pioggia che la dava ad un altro.
RispondiEliminaDISFATTISTA!
RispondiEliminapiove su i nostri volti
RispondiEliminasilvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.
Adoro D'Annunzio...
Buon fine settimana
è vero, questa poesia è una sequenza di ritmi e parole spezzate dall'enjambement.
RispondiEliminaLa parola "enjambement" non la sentivo dalla seconda liceo.
RispondiEliminaLe cose in francese costano di più.
Confrontate la costata con l'entrecote.
A mio parere molto carina...anzi bella!Un pò di sana poesia e d'autore ogni tanto ci vuole...diciamo poesia terapia?:)Ciaoooo
RispondiEliminaChe bella!
RispondiEliminaAccendiamo il fuoco :)
è la mia poesia preferita.....
RispondiEliminaE' anche una delle mie poesie preferite, anche se imparata a forza a scuola non ha perso il suo fascino...
RispondiEliminaAscolta!