Permettimi di dissentire: i libri sono di chi li vuole leggere.
I Greci, che sono i Greci, dicevano che o si fa un'esperienza, o si va a teatro. Per imparare dalle esperienze altrui.
Solo che non abbiamo mai memoria di quello che ci è successo, né tantomeno l'umiltà di accettare consigli, e neppure la coscienza di non pensare: "questo non accadrà mai a me".
Messeur mi permetta: i libri vanno divisi, ci sono quelli utili e quelli meno utili, inutili no.
i libri di storia servono a nn ricadere negli errori passati e sono una finestra su quello ke siamo stati e inoltre sono uguali x tutti, mentre, gli altri libri sono importanti per ki ha smosso il sentimento e nn sempre un libro ha identico valore negli uomini, dipende dal momento in cui quest'uomo se lo è trovato tra le mani. la vita vera è diversa dai libri.
Quindi, fammi capire: i libri non servono comunque, perché non rappresentano la vita?
Non stiamo parlando degli Harmony a lieto fine.
Ci sono solo dei momenti, nella vita, la "vita vera", come la chiami tu, in cui siamo così persi dietro ai casi nostri (*) che non vediamo neanche sorgere il sole. Ma quello, e il resto del mondo, continua, per nostra fortuna, a fare il suo dovere.
Siamo noi ad esser falsi, non i libri. Quelli sono lì, e tentano di spiegare. Siamo noi a sfogliarli, senza leggerli davvero.
Non ti è mai capitato di leggere un libro e dirti "l'ho capito!", poi di riprenderlo fra le mani, quasi per caso, riaprirlo e accorgerti che non ci hai capito nulla, e che lentamente ti dice di più di quello che ci hai compreso la volta precedente?
Stai tranquilla: nella immensa biblioteca di Babele, c'è un libro con la tua storia.
E uno, introvabile ancora, con il nome di Dio.
Posso assicurarti che un libro, spesso, salva la vita. E sono quelli indispensabili, che dovrebbero essere obbligatori come i Plasmon nel biberon.
un libro può aiutare a stare meglio nel momento ke lo leggi ma dopo...c'è la tua realtà ke è diversa da quella di un altro xkè tu sei unico e irripetibile, grazie a dio.
il presente è figlio del passato ke è diverso da individuo a individuo, ogni presente prende l'impronta del passato, repetita, ke è diverso x ogni essere vivente.
è un pò come le medicine, scusa il paragone barbaro, la takipirina a me fa bene e la posso consigliare a te ma a te dopo provata fa male.
siccome l'esperienza ti fa abbassare le orecchie sui grandi temi, allora ti propone la piu' mediocre statistica per affrontare la vita.
In realtà, era una frase ironica.
Quando non comprendi l'ironia, in particolare sui grandi temi, significa che stai perdendo gli orizzonti.
E quello che te li fa rivedere della giusta dimensione è, nel mio caso, l'arte. A volte, basta parlare con un amico.
E che ti fa vedere i tuoi casi da lontano. E li vedi in realtà come sono, in realtà molto meno gravi di come sembrano a te che ci sei sommerso.
Il mio amico personale si chiama Jorge Luis Borges.
E ogni volta che ho perso il senso, mi è magicamente capitato fra le mani un suo libro, alla pagina giusta... e lui dal libro mi ha schiaffeggiato, scosso, mostrato l'orizzonte e il cielo e la vita di nuovo...
Quindi non è che i libri siano una droga, e passato l'effetto torni ebete più e come prima...
Non esiste una vita reale e una non-reale, immaginaria. Esiste un flusso di coscienza, e diversi gradi di percezione.
Per la serie: ma quanto mi piace fare la maestrina:Osservazioni (..e stavolta mi permetto pure di citare!)
1)antop:"l'esperienza insegna più dei libri..."
Emile Chartier:"niente è più pericoloso di un' idea quando è l' unica che si ha"
John Capozzi: "se pensi che l' educazione sia costosa, aspetta e vedrai quanto ti costerà la tua ignoranza."
2)I libri di storia non sono uguali per tutti... se tutti li avessimo letti e capiti nello stesso modo, oggi la penseremo nello stesso modo e le guerre non ci sarebbero più..."son cose"!
3) antop:"i libri di storia servono a nn ricadere negli errori passati e sono una finestra su quello ke siamo stati...la vita vera è diversa dai libri" Io non credo che D'Annunzio scrivesse sotto l' effetto di coca o comunque strafatto... da qualche parte doveva pur arrivare tutta quella santa ispirazione e non credo gli importasse molto di inventare storielle per allietare anto o Pas o me!
4)AmorP:"Quando non comprendi l'ironia, in particolare sui grandi temi, significa che stai perdendo gli orizzonti." già a trovarla una persona ironica... autoironica poi, manco lo pretendo!
5)AmorP:"Quindi non è che i libri siano una droga, e passato l'effetto torni ebete più e come prima..." già anche perchè "le catene della schiavitù sono soltanto le mani è la mente che fa libero l' uomo". (Franz Grillparzer), altrimenti trattasi di "paraocchi".
6)"guarda il mio autore preferito è D'annunzio ma nn il D'annunzio narratore ma il poeta, anke se a volte incomprensibile" la passione per qualcosa ( un libro, un quadro, uno scrittore, un uomo...) è incondizionata e c' è in quanto tale è silenziosa, presente anche se agli occhi degli altri non esiste. Non c'è bisogno di attaccare manifesti... "In questo blog non si deve dimostrare niente a nessuno." (AmorPlatonico)...appunto!
Prima di esprimere un parere controllare che sia leggero, libero da risentimenti e vendetta altrimenti tutto quel che si dice sembrerà una barzelletta.
Detto questo, mi permetto un antico proverbio cinese : "il lupo che non arriva all' uva dice che è cattiva".
nn si parlava di filosofia? vorrei rientrare nel tema e farvi un esempio di ciò ke volevo dire riguardo l'esperienza e i libri.
se vedo come una cosa si fa la apprendo meglio ma se la solo leggo mi sfuggirà e nn potrò metterla in pratica al meglio, spero mi sia fatta comprendere.
il mio era semplicemente un intervento fra pratica e teoria che, si, alla fine servono entrambe.
arrivederci e buon blog xkè è un ottimo blog di vita.
Peccato che l'ho letta solo ora questa splendida "litigata" era appassionata e appassionante, così come la foto. Anzi la foto è veramente fantastica poche volte ho visto tanta soddisfazione e silente piacere sul volto di chi riceve un bacio. Esprime sentimento..............vero!?!
l'esperienza insegna più dei libri.
RispondiEliminai libri sono pura teoria l'esperienza è pura pratica è vita concreta.
ciao
Permettimi di dissentire: i libri sono di chi li vuole leggere.
RispondiEliminaI Greci, che sono i Greci, dicevano che o si fa un'esperienza, o si va a teatro. Per imparare dalle esperienze altrui.
Solo che non abbiamo mai memoria di quello che ci è successo, né tantomeno l'umiltà di accettare consigli, e neppure la coscienza di non pensare: "questo non accadrà mai a me".
Il resto, madame, è storia. Non trovi?
Messeur mi permetta: i libri vanno divisi, ci sono quelli utili e quelli meno utili, inutili no.
RispondiEliminai libri di storia servono a nn ricadere negli errori passati e sono una finestra su quello ke siamo stati e inoltre sono uguali x tutti, mentre, gli altri libri sono importanti per ki ha smosso il sentimento e nn sempre un libro ha identico valore negli uomini, dipende dal momento in cui quest'uomo se lo è trovato tra le mani. la vita vera è diversa dai libri.
ciao, messer P.
nn è ke uno nn pensa "questo nn accadrà a me" è ke nn lo si dice x paura ke accada.
RispondiEliminaQuindi, fammi capire: i libri non servono comunque, perché non rappresentano la vita?
RispondiEliminaNon stiamo parlando degli Harmony a lieto fine.
Ci sono solo dei momenti, nella vita, la "vita vera", come la chiami tu, in cui siamo così persi dietro ai casi nostri (*) che non vediamo neanche sorgere il sole. Ma quello, e il resto del mondo, continua, per nostra fortuna, a fare il suo dovere.
Siamo noi ad esser falsi, non i libri. Quelli sono lì, e tentano di spiegare. Siamo noi a sfogliarli, senza leggerli davvero.
Non ti è mai capitato di leggere un libro e dirti "l'ho capito!", poi di riprenderlo fra le mani, quasi per caso, riaprirlo e accorgerti che non ci hai capito nulla, e che lentamente ti dice di più di quello che ci hai compreso la volta precedente?
Stai tranquilla: nella immensa biblioteca di Babele, c'è un libro con la tua storia.
E uno, introvabile ancora, con il nome di Dio.
Posso assicurarti che un libro, spesso, salva la vita. E sono quelli indispensabili, che dovrebbero essere obbligatori come i Plasmon nel biberon.
Ma queste sono altre storie.
(*) citazione da "vita spericolata" di Vasco Rossi. E per me citare Vasco Rossi è come per Luttazzi citare La Russa.
RispondiEliminaio la penso come te amorplatonico....
RispondiEliminami sembra ke allora tu sia fuori tema dal post, i libri sono momentanei ma la vita è quella e grazie a Dio.
RispondiElimina@an
RispondiEliminagrazie per l'appoggio :D
@antop
mi rileggi il post, per favore, allora... che mi sa che non l'ho capito io...
certo:
RispondiEliminase nn jho capito male la frase postata direbbe: la vita, che è vissuta, è diversa dalle domande filosofike ke vanno alla ricerca del nn tangibile.
può darsi ke la tua frase sia stata male interpretata da me, allora sii più esplicito e spiegala tu.
grazie.
un libro può aiutare a stare meglio nel momento ke lo leggi ma dopo...c'è la tua realtà ke è diversa da quella di un altro xkè tu sei unico e irripetibile, grazie a dio.
RispondiEliminail presente è figlio del passato ke è diverso da individuo a individuo, ogni presente prende l'impronta del passato, repetita, ke è diverso x ogni essere vivente.
è un pò come le medicine, scusa il paragone barbaro, la takipirina a me fa bene e la posso consigliare a te ma a te dopo provata fa male.
compris? ciao :D
@anto
RispondiEliminatraduzione:
siccome l'esperienza ti fa abbassare le orecchie sui grandi temi, allora ti propone la piu' mediocre statistica per affrontare la vita.
In realtà, era una frase ironica.
Quando non comprendi l'ironia, in particolare sui grandi temi, significa che stai perdendo gli orizzonti.
E quello che te li fa rivedere della giusta dimensione è, nel mio caso, l'arte. A volte, basta parlare con un amico.
E che ti fa vedere i tuoi casi da lontano. E li vedi in realtà come sono, in realtà molto meno gravi di come sembrano a te che ci sei sommerso.
Il mio amico personale si chiama Jorge Luis Borges.
E ogni volta che ho perso il senso, mi è magicamente capitato fra le mani un suo libro, alla pagina giusta... e lui dal libro mi ha schiaffeggiato, scosso, mostrato l'orizzonte e il cielo e la vita di nuovo...
Quindi non è che i libri siano una droga, e passato l'effetto torni ebete più e come prima...
Non esiste una vita reale e una non-reale, immaginaria. Esiste un flusso di coscienza, e diversi gradi di percezione.
Ah, a me la tachipirina non fa un cavolo.
"E tutto il passato torna come un'onda
e quelle antiche cose sono qui
solo perchè
una donna ti ha baciato."
vedi, a volte neanke tu sai leggere tra le righe, la taki era un esempio:D.
RispondiEliminaguarda il mio autore preferito è D'annunzio ma nn il D'annunzio narratore ma il poeta, anke se a volte incomprensibile
sicura?
RispondiEliminaanche tu hai il tuo borges.
ed io la mia tachipirina.
e non fare l'incompresa, che è domenica. e c'è il sole.
ah, dimenticavo...
RispondiEliminama che brutta gente hai frequentato finora...
è la prima volta (o quasi) che mi imbatto in una conversazione interessante all'interno della sezione commenti...
RispondiEliminami sto appassionando...
@angulus
RispondiEliminaNon credere. La signora si scoccia. E cancella e dimentica.
Lei ha la sua "vita reale"
Siamo solo flussi di byte. Le passioni son altre.
E le facciamo i migliori auguri.
(Non pensavo di essere dentro Matrix... ah, aspetta, la ragazza col vestito rosso...)
come ti sbagli, nn mi scoccio mai e nn dimentico e nè cancello ma aspetto ke mi cerkino xkè posso anke disturbare e nn voglio.
RispondiEliminale persone x me nn sono byte ma sono essenze e sentimenti, nn si gioca con i sentimenti, ricordalo bello!!
RispondiEliminaDisclaimer.
RispondiEliminaIn questo blog non si deve dimostrare niente a nessuno.
E né, senza esplicito consenso, si parla di fatti personali, perché, nomi, non ce ne sono se non si vuole.
Fatta questa piccola premessa di netiquette (oltre al fatto che questo blog NON è un sms),
mi premetto di ricordare a qualcuno chi ha cancellato chi e con quali motivazioni.
Premesso che in questo mondo non esistiamo, attendo che Morpheus mi venga a salvare.
O devo fare sempre tutto io?
Per la serie: ma quanto mi piace fare la maestrina:Osservazioni (..e stavolta mi permetto pure di citare!)
RispondiElimina1)antop:"l'esperienza insegna più dei libri..."
Emile Chartier:"niente è più pericoloso di un' idea quando è l' unica che si ha"
John Capozzi: "se pensi che l' educazione sia costosa, aspetta e vedrai quanto ti costerà la tua ignoranza."
2)I libri di storia non sono uguali per tutti... se tutti li avessimo letti e capiti nello stesso modo, oggi la penseremo nello stesso modo e le guerre non ci sarebbero più..."son cose"!
3) antop:"i libri di storia servono a nn ricadere negli errori passati e sono una finestra su quello ke siamo stati...la vita vera è diversa dai libri" Io non credo che D'Annunzio scrivesse sotto l' effetto di coca o comunque strafatto... da qualche parte doveva pur arrivare tutta quella santa ispirazione e non credo gli importasse molto di inventare storielle per allietare anto o Pas o me!
4)AmorP:"Quando non comprendi l'ironia, in particolare sui grandi temi, significa che stai perdendo gli orizzonti." già a trovarla una persona ironica... autoironica poi, manco lo pretendo!
5)AmorP:"Quindi non è che i libri siano una droga, e passato l'effetto torni ebete più e come prima..." già anche perchè "le catene della schiavitù sono soltanto le mani è la mente che fa libero l' uomo". (Franz Grillparzer), altrimenti trattasi di "paraocchi".
6)"guarda il mio autore preferito è D'annunzio ma nn il D'annunzio narratore ma il poeta, anke se a volte incomprensibile" la passione per qualcosa ( un libro, un quadro, uno scrittore, un uomo...) è incondizionata e c' è in quanto tale è silenziosa, presente anche se agli occhi degli altri non esiste. Non c'è bisogno di attaccare manifesti... "In questo blog non si deve dimostrare niente a nessuno." (AmorPlatonico)...appunto!
Prima di esprimere un parere controllare che sia leggero, libero da risentimenti e vendetta altrimenti tutto quel che si dice sembrerà una barzelletta.
Detto questo, mi permetto un antico proverbio cinese : "il lupo che non arriva all' uva dice che è cattiva".
La foto... l' abbandono arresa di lui è stupendo
RispondiEliminase permettete:
RispondiEliminann si parlava di filosofia? vorrei rientrare nel tema e farvi un esempio di ciò ke volevo dire riguardo l'esperienza e i libri.
se vedo come una cosa si fa la apprendo meglio ma se la solo leggo mi sfuggirà e nn potrò metterla in pratica al meglio, spero mi sia fatta comprendere.
il mio era semplicemente un intervento fra pratica e teoria che, si, alla fine servono entrambe.
arrivederci e buon blog xkè è un ottimo blog di vita.
grazie per il tuo commento sul mio blog.
RispondiEliminatornerò a visitarti presto.
Ciao:)
Alice
La statistica è filosofia matematica, che poco s'addice all'esperienza. Il problema è che non c'è alternativa ... ;)
RispondiEliminaOttima considerazione!
Peccato che l'ho letta solo ora questa splendida "litigata" era appassionata e appassionante, così come la foto. Anzi la foto è veramente fantastica poche volte ho visto tanta soddisfazione e silente piacere sul volto di chi riceve un bacio. Esprime sentimento..............vero!?!
RispondiElimina@woody
RispondiEliminayour're welcome
@joncur
appunto
@smiagola
è una dispensatrice ufficiale di felicità
antop, sicura di chiamarti antop?
RispondiEliminaSerena
Mi hai preso in un'espressione incredibile... E' bello potersi vedere con gli occhi degli altri quando i propri sono chiusi...
RispondiEliminaGrazie AP, amico mio!
#29 sei tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!
RispondiEliminaPiacere io sono la Isde! :D
ma come fai?
RispondiEliminacome fai a cogliere quella espressione, quell'esatto punto in cui la felicità si fonde con l'abbandono?
morgana
La faccia sognante è sempre lì quando qualcuna lo bacia.. mitico dario.. :*
RispondiEliminaiRe