domenica 30 settembre 2007

Che cos'è l'amor (parte seconda - Donna Moderna risponde)

Riporto un comment degno di nota e di risposta pubblica per la sua dolcezza ed emblematicità.



Apprezzo la sincerità negli uomini.



Facciamo una premessa: noi uomini, come ha modo di enunciare Luttazzi, o siamo eccitati, o abbiamo fame. Il resto è poesia.

Siamo sinceri quel tanto che basta a non schifarci con noi stessi. Ad un certo punto, prevale la bestia che c'è in noi. Non possimo farci nulla, è natura.



Ma quelle conclusioni spesso le tenete per voi, non vi sognereste mai di andare dalla donna del momento e dichiarare apertamente: tu sei parte di quella donna che cerco in tutte le donne.

"Tu somigli a qualcosa che mi è rimasto nel cuore o solo nell'immaginario".



La prossima volta che la mia amica psichiatra mi rompe col fatto che cerchiamo in ogni donna la mamma, giuro, giuro che le buco tutte e quattro le gomme. Vedeste mia madre, chiedereste la castrazione chimica. Vedeste mio padre, o, meglio, quello che mia madre ha fatto a mio padre, chiedereste anche quella fisica. Pure senza anestesia.



Invece riuscite a farla sentire UNICA, irresistibile, vitale ed eterna e poi assopire il tutto o distrarvi verso altri orizzonti.




Testosterone, babe. Testosterone.



Siete degli inguaribili bugiardi (e lo dico con affetto e simpatia), purtroppo dall'altra parte c'è chi ancora ci crede e basa la propria esistenza al momento dell'incontro con quest'uomo che la fa sentire meravigliosamente bene... nonostante le esperienze portino inevitabilmente alle stesse conclusioni.



Brutta gente hai incontrato! E, comunque, si sta bene da soli. In due, è piu' divertente. Ma non mi venite a raccontare la storia della mezza mela.

Io sono un carciofo.



Leggo sorridendo e in fondo non vi si può portare rancore.

M


Meno male!



Fuor dello scherzo... consideriamo che il "fruscio di scopa nuova" e la voglia di provare l'ebbrezza dell'innamoramento ci fa essere migliori di quello che siamo, ci fa mentire, ma a fin di bene, per sembrare belli, puliti, pettinati (sto citando Fossati e il mio parrucchiere). In realtà è come quando ci si tira a lucido. In realtà siamo mediamente peggio.

O dovremmo applicare la stupenda regola zen: tieni sempre in ordine la tua casa come se dovessero arrivare ospiti.

Generalmente si mente in due, perchè l'innamoramento è bello.

L'amore è un'altra cosa.

Magari ti svegli con la conquista accanto e vorresti scappare dalla finestra. Ma lei abita all'ottavo piano e il costume da batman non ve lo siete portato.



Io, quando mi rendo conto di incontrare una donna che mi ricorda l'arcano... allora comincio a chiedermi che cos'è questo arcano. E man mano che passa il tempo, e la conoscenza di sè, L'arcano ha sempre meno le sembianze di Barbie e sempre più quelle di qualcosa di reale. Maledettamente complesso, maledettamente affine, ma maledettamente reale.



Poi se vogliamo giocare ad attaccare il cervello di Einstein a Ken, non sappiamo quello che accade: non parliamo dell'immenso senso di masochismo che avete voi donne. Vi consumate davanti ad un sogno, che magari puzza e non sa usare il congiuntivo. Giusto per non perdere un investimento iniziale.

Non dovreste scrivere a Donna Moderna, ma al Sole24ore.



E il testosterone, quello, non l'abbiamo solo noi uomini.

Quindi, per la colpa, si fa a mezzo.



D'accordo???

Splendide previsioni



Una volta la mia ex moglie mi apostrofò (era solita apostrofarmi, ma penso che questa attività grammaticale non sia una prerogativa della mia ex soltanto):



Domenica, davanti allo specchio del bagno.



IO: "Amore(*), un altro capello bianco... porcamiseria!!!"



EX: "Dovresti tagliarti i capelli, tu e quell'amico tuo (riferendosi al mio compagno d'avventure, con il quale c'era un misterioso rapporto di rispetto - timore)...

... altrimenti quando diventeranno tutti bianchi saresti come uno di quei tristissimi individui che girano con quelle chiome bianche o quei ridicolissimi codini... quelli che non vogliono accettare che il tempo passa anche e sopratutto per loro..."



Ora... io i miei capelli bianchi ce li ho. Sono ancora pochi. E maledettamente lunghi come gli altri.

So per certo che sono anche i piu' resistenti.



A me non interessa.



Mi piacciono, sono parte di me.



A quanto pare, non dispiacciono alle mie nuove conquiste.



Ogni tanto, quando lavoro, li lego anch'io in quel triste codino di cui sopra, altrimenti si spalmano sulla macchina fotografica.



Per adesso, Amore mio (*), non mi sento vecchio.



E a guardare bene in giro, anche nel caso di imbiancamento totale della chioma, non pare che il fascino diminuisca.



E non sembriamo nemmeno ridicoli.



(*) La chiamo sempre Amore Mio, anche davanti al giudice.

**

Foto di AmorPlatonico, inaugurazione della Taverna Nuova del Maltese, a Bari.

Il titolo del post è gentilmente preso in prestito da Battiato. Sentitamente ringrazio.

mercoledì 26 settembre 2007

Nuda Veritas



"...e sarà la prima che incontri per strada

che tucoprirai d'oro per un bacio mai dato

per un amore nuovo..."

(De Andrè, La canzone dell'amore perduto)



Sarà...



(Maledetto De Andrè. E Klimt, lo sai, è un colpo basso, bassissimo, completamente sleale. Fortunatamente hai evitato Borges. Sarebbe stata la catastrofe. La resa incondizionata).

martedì 25 settembre 2007

Che cos'è l'amor...



All'inizio pensavo fosse un turbine. Qualcosa di potente che dovesse scuotere non solo i sensi. E che dovesse durare per sempre. Perché all'inizio tu pensi che sia per sempre. Sempre. E non lo pensi. Lo credi. E magari ti adoperi perché sia per sempre. Magari parti bene. Magari lei assomiglia alle principesse delle favole. Perché l'amore è una favola.



E mi ricordavo l'incanto della Pioggia del Pineto di D'Annunzio, l'ultimo anno di liceo. Perché la poesia è degli uomini. Perché cercano parole suadenti per raccontare l'amore alle donne. Che la poesia invece la vivono. Sempre. E per sempre. Anche quando sono scanzonate, e sono tristi, e hanno sofferto.



E mi ricordo la favola bella, che oggi m'illude. E mi ricordo Ermione. E mi ricordo i suoi occhi, perchè la mia Ermione aveva degli occhi, dei capelli, un sorriso, delle movenze, tutte reali.

Perché per me quell'amore era una Musa, non una semplice donna, se dire semplice può essere vero.



E mi ricordo una canzone di David Bowie che raccontava di Ermione. E il duca bianco con la sua voce effettata. E quella chitarra decadente. E gli occhi di lei, e i suoi baci. E quei versi, scritti tanto tempo dopo su un pezzo di carta. Da lei a me. Da una donna ad un uomo. Così. Perché si ricostruisse il sogno.



E dopo un'altra, un'altra ancora.



E nuove poesie, o sempre quelle perché l'amore è ricercare la stessa donna in tutte le donne.



Finché non la si incontra.



Perché in realtà non la incontri. Non esiste davvero. La ricordi. Perché è dentro di te.



E allora ti confondi, perché nessuna fuori sembra reale.



E allora non è reale neanche quella dentro di te.



E allora ti giochi la carta dell'intelligenza, del fascino.



E allora ti inventi una favola bella. Una nuova favola bella.



E ti dici: no, non possono essere degli occhi, perché quelli non sono occhi. Sono immagini che assomigliano a ricordi. E non si gioca una vita sui ricordi.



E quindi pensi che sia questo, e le affinità elettive. E magari funziona.



Ma poi ti reinventi troppe volte. E non si fa così.



E poi reincontri ancora quegli occhi, quello sguardo. Quella principessa dei sogni...



E ci ricadi.



Stavolta, però, prima, ti finisci il whiskey on the rocks.

giovedì 20 settembre 2007

Più di mille parole.



La cosa che mi piace di più del fare ritratti, anche quelli su commissione, anzi, sopratutto quelli, è quando si stabilisce quel feeling meraviglioso, una specie di transfert, tra fotografo e soggetto, e si crea quell'armonia che tira fuori la parte più bella del soggetto e, al tempo stesso, mi permette di raccontare, attraverso uno sguardo, un gesto, un gioco di luci, la bellezza del mondo.



Finchè sarà così, non riuscirò a chiamarlo mai lavoro.



La parola giusta sarebbe "amore" o "passione".



Il che riporta ad un sacco di altre (belle) cose.

sabato 15 settembre 2007

Alba, tramonto



Il grande inganno degli opposti è che, a un certo punto, combaciano.



Con buona pace di tutti.



(Questo è un post talmente ermetico che se me lo spiegate voi, vi ringrazio)



Foto di AmorPlatonico. Salento. Tramonto.

sabato 8 settembre 2007

Bloggers inside



E' inutile, siamo tutti bloggers.

Qualcuno imbratta la rete anche se non sa cosa scrivere, ma solo per un desiderio di egoistica onnipotenza.

Qualcun altro non ha la connessione ADSL.

Io sono uno della prima categoria.

E voi?