domenica 12 agosto 2007

Quando cresci male

salicel_IMG_9638

l_IMG_9639cisterne05Ho imparato prestissimo a leggere. La biblioteca che mia nonna aveva comprato era costituita principalmente da enciclopedie, perchè "u m'ninn ava' sstiddia' ".

Io sono nato nel '71, l'enciclopedia era aggiornata al '67.

C'erano le immagini dei prototipi del LEM e gli uomini non erano ancora andati sulla luna.

Ma c'era tutta la nuova architettura degli anni '60, la storia di Brasilia, la città costruita nella foresta dal nulla.

E poi ho cominciato ad amare l'arte moderna, e a trovare il bello nella luce che dipinge, all'alba, persino le cisterne di vino.

Poi, delle cisterne, ho imparato ad amare il contenuto.

Questo post è dedicato ai miei amici Cannone, enologo, e Anonimista, sommelier, che mi dedicano consigli preziosi per gustare meglio il frutto di una storia.



(Il salice che apre la galleria, è un salice salentino. Doc anche lui.)

venerdì 10 agosto 2007

Saper leggere il libro del mondo



"Saper leggere il libro del mondo

con parole cangianti e nessuna scrittura

con sentieri costretti in un palmo di mano

segreti che fanno paura"





l_old01l_tramonto



Spiegare la verità a chi non la vuol sentire

è come lavare la testa all'asino:

sprechi acqua e sapone.



La cosa tremenda è arrivare all'età della ragione

e, anzichè godersi il tramonto e la luce bassa

restare impigliati in tutte queste corde

e quando queste, per vecchiaia, per debolezza

si disfano e ti scopri di fatto libero,

trovarsi ad avere paura del mondo.



Stasera, come Dante, torneremo a vedere le stelle.



(Fotografie di AmorPlatonico, Cellino San Marco.

Colonna sonora: Korakhanè di Fabrizio De Andrè)

venerdì 27 luglio 2007

Via Lattea



Murgia, notte. Trenta secondi di posa. Cofano dell'Alfa come cavalletto. Micromosso. Macrocosmo.



Pensieri: vagabondi.



(Ogni tanto, giusto per ricordare le varie proporzioni)

giovedì 26 luglio 2007

Anima Vibrante


Entro in tabaccheria per comprare un grattino... e dietro una porticina a vetri, il regno del vanesio: una distesa di accendini Zippo, pelletteria, pipe, profumi... mancavano solo una vetrina di armi nucleari e il "Batman fai da te", o "Costruite la vostra Porsche con stuzzicadenti e abbondante Colla Vinilica" della Art Attack e ci sarebbe stato davvero tutto.



Ma tutto c'era davvero, a pensarci bene.



C'era lui.



"Anima Vibrante", linea "Distillati" della Atkinsons, non piu' in produzione e quindi introvabile, poichè una linea di prodotto da banco.



O, comunque, una linea non piaciuta alla maggioranza, ma, si sa, "anche in una società più civile di questa, sarei in accordo con una minoranza di persone".

Ma me quel profumo piace da impazzire. E mi sta da Dio, perchè ogni profumo si adatta alla pelle. E questo mi sta particolarmente bene: mi sembra di odorare come mi piacerebbe odorare, ecco.



Ok, aggiungete "Anima Vibrante" a Fossati, a Borges in spagnolo e alle rose rosse come mezzo per conquistarmi. Una confezione grande va benissimo, grazie.



L'avevo provato per la prima volta nella profumeria di una cliente, a Reggio Calabria... e dopo i primi convenevoli e il primo ordine, passavo il pomeriggio da lei: io innocente e fedelissimo venticinquenne... lei spettacolare quarantenne con un tipo di fascino che ora conosco benissimo. E che mi fa sorridere. E che adoro. Perchè significa essere donna.



Ma allora io non capivo perchè, non capivo bene o, diciamo, non volevo capire, però ci rimanevo, a parlare, con la signora.



E si parlava di moda, di tendenze, di profumi.



Ed io dilapidavo le mie provvigioni in essenze odorose.



La sera che conobbi "Anima Vibrante" ero talmente pieno di essenze, che, entrai in auto, mi sistemai la cintura... accesi il motore... dopo un paio di chilometri, complice pure il tramonto sul Tirreno che comincia proprio lì... mi dissi... "mamma santa... sono davvero bono!!!".



Oggi non ce l'ho fatta.



Sono andato in crisi compulsiva, come una donna davanti ad una vetrina di scarpe.



Non ce l'ho fatta a resistere.



Ho comprato tutte le boccette che ho trovato.



Stasera vedremo se il mio fascino alla Dylan Dog e la mia nuova/vecchia colonia faranno centro.




mercoledì 25 luglio 2007

Pensieri della sera



(Backstage, Milano)



lowelabIMG_9284(Bari Vecchia, ore 1:00)



l_cuore(Murales, Diamante)



Potrei parlarvi delle cose belle del mio lavoro, o di una nuova visione, mplto piu' scanzonata, della mia vita o raccontarvi di un cuore netto e sincero.



Di altre mille e mille domande che stanno trovando risposta, come quando si completa un puzzle, enorme.

E dire che a me i puzzle fanno venire i nervi.



Ma scrivere non è cosa. Oggi non è cosa proprio.



Una immagine, piu' di cento parole. Dicono.



Quelle cento parole, o mille, o due, accidenti, che mi frullano in testa da un po', ma non vengono fuori.



Sarà il caldo.

martedì 24 luglio 2007

Voglio uno straccio. D'uomo.

AP: E a te come va?

A: Una ciofeca!

AP: Maddai! e il tuo nuovo amore bohemien?

A: Era troppo bohemien!

AP: Beh...

A: Se io voglio pensare al futuro non posso permettermi un artista.



Non ha tutti i torti. Poi penso a Sting, a David Bowie o, semplicemente, ai Folkabbestia, e penso che può anche non essere così.



E' una questione di equlibrio...



"Essere quell'uomo

di cui la donna si accontenta

e ti viaggia vicino

ma ti guarda da lontano"

Cantava Ivano Fossati. E non è mai stato un tipo facile. Chiedetelo a Mia Martini. O a Nancy Brilli.



Magari un impiegatuccio non da' problemi, ma vuoi mettere?

Geni impazziti

AmorPlatonico: Sono ormai convinto che ci sia una vena di follia nella mia famiglia...

AmicaPsichiatra: Come in tutte, del resto...

AP: Certo, come in tutte. Nella mia si è manifestata anche troppo... Ed io, in fondo, non mi sento tanto normale...

APs: Maddai...

AP: Il fatto è che ho questo desiderio di paternità...

APs: E quindi?

AP: E se generassi un folle? considerando anche l'apporto della controparte femminile (per stare con me non deve essere normale...)

APs: Dovrebbe essere una santa, piu' che altro...

AP: E quindi?

APs: (finendo la birra)  Dovresti farlo, il bambino, invece...

AP: (ultimo sorso al Mohjito) Un altro folle in questo folle mondo?

APs: Altrimenti io come campo?