Serata in associazione. Dopolavoro ferroviario di giovani trentenniquarantenni rampanti.
Arrivo tardi, con la mia amica psichiatra (NON vado ancora dalla psichiatra, ma dovrei pensarci!).
Arrivo tardi, con la mia amica psichiatra (NON vado ancora dalla psichiatra, ma dovrei pensarci!).
Amica: Toh guarda, AmorPlatonico, c'è anche XXX.
AmorPlatonico: Ah, già.
XXX: Oh, ciao Ap
Ap: Ciao!
Amica (guardando le ultime foto): Però XXX è proprio carina, assomiglia tanto a Michelle Pfeiffer.
AP: (guardando bene XXX) Effettivamente, a guardarla bene...
Qualcun altro dice che XXX assomiglia alla mia ex-moglie. Il che la esclude a priori da qualunque interesse personal-sentimental-lubrico.
(Oddio, lubrico non lo escluderei mai, ma io poi m'innamoro di un nonnulla).
Da cui:
1) Esistono i "modelli di persona"... sguardi, zigomi, gambe, tette, culi che ci attraggono inspiegabilmente, a discapito delle affinità.
2) Porca miseria se esistono!
3) Ma ciò premesso, non vi ricordate Michelle Pfeiffer. Non la ricordate bene. Oppure, se è così, alla lontana (alla scordata proprio), quando non sembro Giuliano Ferrara per il capello incolto e una certa disinvoltura nella gestione della panza, ricordo anch'io Richard Gere.
In mezzo ai ciechi, quello a un occhio, è re.
Dicono.