venerdì 16 marzo 2007

Che cos'è l'Amor






















Razionalizzare un sentimento non è facile.



Perchè l'Amore vero, quello che genera incanto da una parte, e ti coinvolge come persona nelle tue decisioni e nelle tue azioni, dall'altra, è di una complessità che non si può relegare alle lettere ad Agata di Gioia o di Donna Moderna, che tanto piacere fanno ad una categoria di persone, che hanno bisogno di facili lezioni, o semplici giustificazioni, per quello è l'appagamento di un desiderio temporaneo.



Le immagini sono di Orwell 1984, che ho ripescato in un DVD, mentre lo credevo perduto nel crash del mio "sfidato" hard disk esterno.



"Chi controlla il passato, controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato".



E' il senso della politica e del potere. Ma la politica, in quel libro (e il film ne è la trasposizione magistrale, riportando il senso di angoscia che pervade l'intera vicenda: il ritmo, la fotografia, la colonna sonora. In Italia c'è riuscito, negli ultimi anni, Tornatore con la Storia del Pianista suil'Oceano, ma quella è una favola, questa, no), la politica viene in secondo piano. 1984 racconta della cosa piu' intima dell'uomo, la capacità percettiva, la capacità d'amare, la capacità di non tradire.



In questo stato di perenne terrore (La guerra è pace, ricorda Orwell), e di distruzione dei sentimenti, della lingua, della libertà in nome dei principi del Partito (e non serve chiamarlo per forza comunista, anche perchè i comunisti mangiano i bambini e ora, col calo delle nascite, si stanno estinguendo naturalmente), Winston guarda con diffidenza Giulia che gli lancia sguardi furtivi.



Fino a trovare, in un messaggio, tre parole. "IO TI AMO".



L'amore nel terrore, oltre la diffidenza.

L'amore come deve essere, che è fiducia. "Incontriamoci fuori Londra".

L'immagine di Giulia che impone a WInston il silenzio, è l'immagine del complice. "Fidati di me".

La fiducia a priori è l'essenza di un sentimento profondo.

Fino a portarti a vedere una collina. Che è la stessa collina dei sogni di Winston.



Ci si innamora di una similitudine, di un ricordo ancestrale comune, di un sentire parallelo.

Questo coinvolge una fiducia senza pari, incondizionata. Nella vicenda, a rischio della morte.

Qui, ora, in fondo, in maniera meno drastica, ma senz'altro importante.



Dire "IO TI AMO" a qualcuno significa sentire questo.

Qualcuno lo fa provvenire dall'irrazionale, questo "amore di stomaco", qualcun altro dalla conoscenza profonda di sè che porta a scegliere un compagno affine.

Che non è la tipa del sabato sera.



"Quando ti innamori è tutto bello, anche come ti ossessionano i pensieri", canta Battiato nel "Mito dell'Amore".

E' vero. Quella è chimica. Fortissima.

E non cambia se si tratta di attrazione fisica o di fascino più profondo.

Hanno la stessa forma, la stessa sostanza. Quello che ti fanno sentire è lo stesso sentimento di pienezza del cuore, di esaltazione dei sensi, di positività.

L'una, finisce

L'altra, forse, un po' meno.



Entrambe, raccontano i materialisti, sono la sovrastruttura emotiva per spingerci alla funzione, delicata e necessaria, ma faticosa, dell'accoppiamento, e piu' la società umana si complica, più il premio diventa prezioso.



Conclusa questa funzione, il tutto diventa "divertente". Perchè non c'è più un supporto organico. Ci sei tu, e un'altra persona.



E resta un "rimani in silenzio", una collina assolata, un "fidati di me".



E, ovviamente, un "possono toglierci tutto, ma non possono cambiare i nostri sentimenti, il nostro amore; possono farci dichiarare il falso, ma non possono farcelo credere davvero".



Sicuro?



Esiste un "Amore degli Dei" che ti fa vedere l'Infinto. E un "Amore degli Uomini" fatto di esaltazione della mente, e del corpo.



Cosi' come la verita', la menzogna, la vita, la morte, la liberta', il potere, la sofferenza, la cupidigia.



Pare, però, che tutte queste belle cose sugli Dei siano state dette dagli Uomini.

sabato 10 marzo 2007

Sogni (Off Topic)

Un commando prende possesso della sala computer della Microsoft.



Comunicato ufficiale:



"Liberate i sorgenti di Vista o qui formattiamo tutto"



Seguono ringraziamenti.

venerdì 9 marzo 2007

La tartaruga

Sfilata di moda, interno notte. Sfilano svariate valchirie, qualcuna effettivamente bellissima, qualcun altra appena sopra la media (evidenti rotoli nei posti sbagliati, certo non da pregiudicare un matrimonio, ma in passerella non è il caso: si capisce che sei la nipote dell'organizzatore).



Una era effettivamente quella che nel gergo tecnico dell'alta moda, definiamo "cavalla" o "bona come il pane".



Essendo dall'altra parte del backstage (quando vesto sono estremamente professionale: sto malissimo solo dopo, e tanto), mi son sentito libero di esprimere commenti:



Espositore: Mamma che gnocca quella...

AmorPlatonico: Effettivamente quel corpino di cotone non è indicatissimo: fa un bel vibrare!

Espostiore: Già!

AmorPlatonico: Allungami venti euro e ti presto il pass :D

MoglieDiEspositore: Ma guardiamoci un po' anche questi bei modelli

AmorPlatonico: Beh, come no...

MdE: Ma vogliamo mettere un bell'addome tartarugato?

AP, guardando E: Sì, ma che te ne fai? L'uomo non deve essre bello (ci provo sempre) ma deve essere maschio!

E: Già... poi guarda come camminano...

MdE: Sì... ma la tartaruga?

AP & E: l'abbiamo mangiata...



giovedì 8 marzo 2007

Borat

Questa non è una recensione. Io faccio altro di mestiere.



IO, personalmente, sono un rompiballe.



Ieri ho visto Borat al cinema. Carinissimo. Surreale. Come l'America vede il resto del mondo. Dei protoselvaggi o qualcosa del genere. E, un po', come il resto del mondo vede l'America... il paese dei grandi spazi, dei grandi sogni e della stupidità estrema del "popolino".



Io non ho girato l'America. Anche perchè l'America è tutta, come diceva il Che, e c'è un'America Latina che nessuno ricorda. Tranne quando si va in vacanza. O a Cuba, o in Brasile. A caccia di quelle donne che stanno benissimo con i pantaloni a vita bassa. (Ma queste son altre storie).



Son stato al massimo a New York, e l'ho trovata divertente. Ho tentato di pagare con gli euro un cappuccino. La tizia ha guardato il denaro tutto colorato (secondo me gli euro li hanno pensati in Olanda sotto l'effetto di qualcosa di particolarmente buono)... e ha detto: "Euro? Ah! Funny money! Dollars, please!".



Ma torniamo a Borat.



Il film è carino. E' underground. Parla essenzialmente di comunicazione. E di un sogno d'amore. E' più leggero dei film di Kusturica, anche se le note di Ederlezi, di Bregovich me lo ricordano, assieme all'assurdo che pervade la storia, la non-vicenda.



Ho pianto dal ridere in alcune scene.



La riccioluta, si è schifata, si è incazzata e ha detto "il prossimo film lo scelgo io".

E mi ha tramortito con Tiziano Ferro fino a casa.



E' bello essere parte di una minoranza.



Baciuz!

mercoledì 7 marzo 2007

Questioni di principio

I grandi uomini parlano di idee

Quelli un po' meno grandi parlano di vicende

Gli uomini piccoli discutono di persone.



Tu, babe... baciami prima che sia troppo tardi.



(Neanche a John Belushi o a Pappalardo viene così bene)

venerdì 2 marzo 2007

Corso di management

Corso di management, Basilea 2, gentilmente offerto dalla mia Banca.

Siamo una trentina, metà imprenditori, metà commercialisti.

Il corso sarà costato un migliaio di euro a testa, ma visto che è gratis...

I relatori sono analsisti finanziari.



Riclassifcazione di bilancio...



"Ed ora... avendo immesso questi dati nel fogli excel assegnatovi... possiamo affermare che l'azienda A è in equilibrio quando..."



Vicino di sedia, imprenditore edile...



"Quando non ti chiama la banca?"



Ci siam piegati.



Ho finito di distruggere il relatore io, nell'intervallo, chiedendo delucidazioni sul ponte Geronzi-Cirio-Parmalat e i bond che avrebbero dovuto essere distrubuiti tra le banche e invece sono stati misteriosamente venduti al pubblico con una ulteriore commissione del 20%.



Son cose...



Certe volte immagino il fondo monetario internazionale che chiama il ministro del tesoro, qualunque esso sia, e dica:



"Ragioniere, sia gentile... ci son delle discrepanze... vorrebbe favorirci gli ultimi 10 anni di contabilità?"



Poi sarebbe davvero da ridere...