"Invece aveva davanti a sé oggettivamente altri cinquant'anni di vita.
Una morte lunga cinquant'anni.
Oppure rapida.
Adesso.
Non era riuscito, in fondo, a fare quell'unica cosa che gli sarebbe servita per sopravvivere ora: amarsi.
Amarsi davvero, non un vaneggiamento narcisistico, ma avere cura, dignitoso rispetto delle proprie aspirazioni, delle proprie inclinazioni, dei propri sentimenti. Senza la paura di conoscersi davvero, sbattendo contro i propri difetti ed affrontandoli uno per uno, amando ogni propria cellula, singolarmente e per quel miracolo di incastri che era comunque la sua vita, la sua sensibilità, la sua intelligenza.
Troppi ricatti.
Si guardò intorno.
Non un'anima."
AmorPlatonico, Le ultime ore del Signor P., Al Cospetto del Re dell'Incanto.
Uno che scrive dovrebbe principalmente leggersele lui le cose che scrive. Perchè magari le ha scritte per sè stesso.
E, come dicono in Francia, cazzi non ce ne vogliono.
Una morte lunga cinquant'anni.
Oppure rapida.
Adesso.
Non era riuscito, in fondo, a fare quell'unica cosa che gli sarebbe servita per sopravvivere ora: amarsi.
Amarsi davvero, non un vaneggiamento narcisistico, ma avere cura, dignitoso rispetto delle proprie aspirazioni, delle proprie inclinazioni, dei propri sentimenti. Senza la paura di conoscersi davvero, sbattendo contro i propri difetti ed affrontandoli uno per uno, amando ogni propria cellula, singolarmente e per quel miracolo di incastri che era comunque la sua vita, la sua sensibilità, la sua intelligenza.
Troppi ricatti.
Si guardò intorno.
Non un'anima."
AmorPlatonico, Le ultime ore del Signor P., Al Cospetto del Re dell'Incanto.
Uno che scrive dovrebbe principalmente leggersele lui le cose che scrive. Perchè magari le ha scritte per sè stesso.
E, come dicono in Francia, cazzi non ce ne vogliono.