Caffè lungo con la mia amica ritrovata, la Prima Fidanzata.
Chiacchiericcio simpatico, donna intelligente.
Ci raccontiamo di operette morali, casi giudiziari (lei è avvocato), case al mare, bambini (suoi), eccetera...
Ad un certo punto, però, irrompe:
"Perchè quando tu mi hai lasciata..."
Era l'estate dell'86. Giuro.
Sono passati vent'anni.
Anche gli omicidi vanno in prescrizione, dopo vent'anni....
Persino le ipoteche...
La memoria delle donne... no.
Non che ci sia un ritorno di fiamma, per carità. Però doveva dirmelo. Dopo vent'anni. Dopo la prescrizione. Ormai è gratis. Ma doveva dirmelo.
Diceva Borges, dura il rimorso finchè dura il ricordo.
Io, comunque, stanotte, dormirò il sonno dei giusti.
Perchè credo nella legge.
E nella prescrizione.
giovedì 25 gennaio 2007
martedì 23 gennaio 2007
E adesso spogliati...
"Amor, ti commissiono un post, posso? Giuro che poi te lo linko (che detta così sembra porno...).
Visto che sei l'unico uomo sano di mente (o anche no) che può farlo, dicci, dicci a noi fanciulle cosa diamine è bene mettere quest'anno per sedurre un uomo.
Dacci uno straccio di consiglio. Che i nostri uomini ormai son troppo intenti a pensare al loro, di abbigliamento..
laflauta "
Visto che sei l'unico uomo sano di mente (o anche no) che può farlo, dicci, dicci a noi fanciulle cosa diamine è bene mettere quest'anno per sedurre un uomo.
Dacci uno straccio di consiglio. Che i nostri uomini ormai son troppo intenti a pensare al loro, di abbigliamento..
laflauta "
Gentilissima Flauta,
Rispondo onoratissimo della fiducia che Lei ripone in me.
Potrei dilungarmi in trattati sull'abbigliamento e sulla seduzione, ma farei concorrenza sleale alle costose e patinate riviste di moda e di consigli sulla vita, tipo Marie Claire, Flair, Vogue eccetera, che affollano i salotti e le toilettes di mezzo mondo, che danno a voi donne al tempo stesso il consiglio giusto su come indossare una minigonna a giropassera, cucinare il coniglio con le erbe indiane e guarire dalla depressione trombandovi l'istruttore di nuoto...
Potrei consigliarvi di cambiare tipologia di uomini, abbandonando i narcisisti irriverenti immaturi, ricordandovi che chi non vi ama non vi merita, ma sarebbe facile.
Potrei consigliarvi di presentarvi al vostro uomo vestite di tre gocce di Chanel Numero Cinque, ma non sarei di certo originale.
Io ho un sogno.
Incontrare una donna vestita soltanto di sè stessa, della sua sincerità e di quella cosa misteriosa che si chiama "femminile", che nessun uomo ha mai compreso appieno ma cerca sempre e comunque per superare la propria essenza di mortalità e sentirsi immortale nell'amore.
Il resto, mi perdoni, son dettagli.
Rispondo onoratissimo della fiducia che Lei ripone in me.
Potrei dilungarmi in trattati sull'abbigliamento e sulla seduzione, ma farei concorrenza sleale alle costose e patinate riviste di moda e di consigli sulla vita, tipo Marie Claire, Flair, Vogue eccetera, che affollano i salotti e le toilettes di mezzo mondo, che danno a voi donne al tempo stesso il consiglio giusto su come indossare una minigonna a giropassera, cucinare il coniglio con le erbe indiane e guarire dalla depressione trombandovi l'istruttore di nuoto...
Potrei consigliarvi di cambiare tipologia di uomini, abbandonando i narcisisti irriverenti immaturi, ricordandovi che chi non vi ama non vi merita, ma sarebbe facile.
Potrei consigliarvi di presentarvi al vostro uomo vestite di tre gocce di Chanel Numero Cinque, ma non sarei di certo originale.
Io ho un sogno.
Incontrare una donna vestita soltanto di sè stessa, della sua sincerità e di quella cosa misteriosa che si chiama "femminile", che nessun uomo ha mai compreso appieno ma cerca sempre e comunque per superare la propria essenza di mortalità e sentirsi immortale nell'amore.
Il resto, mi perdoni, son dettagli.
sabato 20 gennaio 2007
Amore, sesso, ortaggi
AmicaInChat: Posso farti una domanda???
AIC: Di abbinamento?
AIC: colori?
AIC: il blu notte non mi piace molto, ma ho una gonna di Romeo Gigli, quasi a tubo... come la posso abbinare?
AmorPlatonico: Ti rispondo solo se posso togliertela :D
AIC: ahaahahahahahah, furbo! ma come fai a vedermi come donna? io e te siamo amici...
AP: Ho provato a vederti come un cetriolo, ma non ci riesco...
AIC: Vedi che oggi giorno è meglio uscire con un cetriolo e anche più conveniente...
... potrei elencarti decine di motivi per i quali è meglio un cetriolo...
AP: Forse per una donna... (doppi sensi)
AIC: ahahahahaahahahaha
... allora un pomodoro per un uomo...
AP: Il pomodoro è molliccio
... ed è anche piccolo...
(non so quali uomini tu abbia frequentato)
AIC: Molte donne sono mollicce...
AIC: Puoi scegliere un pomodoro biologico da un kilo e un po' immaturo...
AP: Sarebbe come uscire con una siliconata...
.. oddio l'intelligenza è uguale...
AIC: Forse il pomodoro sarebbe più intelligente...
AIC: Allora, con cosa posso mettere la gonna blu?
Io l'adoro, questa qui.
Giuro.
AIC: Di abbinamento?
AIC: colori?
AIC: il blu notte non mi piace molto, ma ho una gonna di Romeo Gigli, quasi a tubo... come la posso abbinare?
AmorPlatonico: Ti rispondo solo se posso togliertela :D
AIC: ahaahahahahahah, furbo! ma come fai a vedermi come donna? io e te siamo amici...
AP: Ho provato a vederti come un cetriolo, ma non ci riesco...
AIC: Vedi che oggi giorno è meglio uscire con un cetriolo e anche più conveniente...
... potrei elencarti decine di motivi per i quali è meglio un cetriolo...
AP: Forse per una donna... (doppi sensi)
AIC: ahahahahaahahahaha
... allora un pomodoro per un uomo...
AP: Il pomodoro è molliccio
... ed è anche piccolo...
(non so quali uomini tu abbia frequentato)
AIC: Molte donne sono mollicce...
AIC: Puoi scegliere un pomodoro biologico da un kilo e un po' immaturo...
AP: Sarebbe come uscire con una siliconata...
.. oddio l'intelligenza è uguale...
AIC: Forse il pomodoro sarebbe più intelligente...
AIC: Allora, con cosa posso mettere la gonna blu?
Io l'adoro, questa qui.
Giuro.
venerdì 19 gennaio 2007
Fidanzati con me
Oggi, dopo essere stato dall'avvocato per una questione aziendale (che bello andare dall'avvocato alle tre di pomeriggio: ti rimane il resto della serata per continuare ad incazzarti!), già che ero in centro, avevo parcheggiato e, soprattutto, non avevo null'altro da fare per le successive due ore, passo dalla posta perchè attendevo una lettera in particolare. Che fortunatamente è arrivata, in barba alla scarsa fiducia nella posta prioritaria. - Guardi, l'ho spedita martedì - mi rassicura il mio cliente comasco... - e un prioritario ci mette al massimo due giorni... - A Como, rispondo io, ma qui... - e ridiamo per qualche minuto al telefono...
Comunque.
Sono alla posta. Passa una ragazza. Mi sembra di conoscerla. Ci scambiamo due sguardi, e proseguiamo ognuno per la propria strada...
Io poi mi volto, mi dico... tanto, dopo che ho mandato il mio numero di cellulare per le conferme degli appuntamenti dell'atelier e mi chiamano i fidanzati delle future mogli senza presentarsi, alle due di pomeriggio, dicendo "PRONDO? PRONDO? MA TU HAI A CHE FARE CON BRANDI?", e mi devo ricordare che una delle 122 destinatarie dei messaggi si chiama, appunto, BRANDI... peggio di così...
Torno sui miei passi, senza temere la figura da zero, la squadro e le chiedo... "xxxxx"? e lei "Sì... ma tu?" "Amor Platonico!" "Sei tu!, mi dicevo!"...
La mia prima fidanzata. La prima donna che abbia mai baciato.
"Vieni a prendere un caffè, mi dice lei."
E ci raccontiamo simpaticamente venti anni di avventure.
Amore, dispiaceri, divorzi (miei), bambini (suoi)... ed altre amenità....
L'ho vista positiva e felice. Bene.
Tempo fa, entro in atelier e vado in sala prove.
Un'altra mia ex, gli occhi blu e i capelli rossi, con un bellissimo abito celeste.
"Buongiorno... Amore..." le dico... e lei "Ciao! come stai?" "Buongiorno Signora!" (alla madre) e lì a cincischiare.
Sono giunto ad una conclusione: io sono utile alla (mia) causa. Chi si fidanza con me, convola a giuste nozze (con un altro!) ed è anche felice.
Io sono una specie di portafortuna, quasi un servizio pubblico.
Approfittate, donne, approfittate!!!
(Se penso invece che culo che ha avuto l'ex fidanzato della mia ex moglie a mollarmela...)
Comunque.
Sono alla posta. Passa una ragazza. Mi sembra di conoscerla. Ci scambiamo due sguardi, e proseguiamo ognuno per la propria strada...
Io poi mi volto, mi dico... tanto, dopo che ho mandato il mio numero di cellulare per le conferme degli appuntamenti dell'atelier e mi chiamano i fidanzati delle future mogli senza presentarsi, alle due di pomeriggio, dicendo "PRONDO? PRONDO? MA TU HAI A CHE FARE CON BRANDI?", e mi devo ricordare che una delle 122 destinatarie dei messaggi si chiama, appunto, BRANDI... peggio di così...
Torno sui miei passi, senza temere la figura da zero, la squadro e le chiedo... "xxxxx"? e lei "Sì... ma tu?" "Amor Platonico!" "Sei tu!, mi dicevo!"...
La mia prima fidanzata. La prima donna che abbia mai baciato.
"Vieni a prendere un caffè, mi dice lei."
E ci raccontiamo simpaticamente venti anni di avventure.
Amore, dispiaceri, divorzi (miei), bambini (suoi)... ed altre amenità....
L'ho vista positiva e felice. Bene.
Tempo fa, entro in atelier e vado in sala prove.
Un'altra mia ex, gli occhi blu e i capelli rossi, con un bellissimo abito celeste.
"Buongiorno... Amore..." le dico... e lei "Ciao! come stai?" "Buongiorno Signora!" (alla madre) e lì a cincischiare.
Sono giunto ad una conclusione: io sono utile alla (mia) causa. Chi si fidanza con me, convola a giuste nozze (con un altro!) ed è anche felice.
Io sono una specie di portafortuna, quasi un servizio pubblico.
Approfittate, donne, approfittate!!!
(Se penso invece che culo che ha avuto l'ex fidanzato della mia ex moglie a mollarmela...)
lunedì 15 gennaio 2007
Chiudi gli occhi.
E pensa.
Non sognare.
Pensa.
Respira lentamente.
Pensa, riordina, ricorda.
E per prime verranno le colline delle Murge a maggio, dove il vento spazza i fili ancora verdi del grano, che si riempiono di isole rosse di papaveri. E dopo saranno d'oro, e poi ancora a strisce marroni e quell'odore di malto bruciato. Perchè è quello che ritrovi, ogni volta, nella birra e che ti riporta tra queste colline. E quelle della Scozia. E certe luci. E certe nuvole.
Poi verrà il ricordo di te in cima alla collina, quando, dopo che sei salito, sembra sparire la terra. E vedi molto più cielo. Per un attimo, vedi solo cielo. Il resto è giù, ed è verde, immenso, e verde. E parti. Quasi ti alzi in volo e immagini Federico dal Castello poco distante, che taglia la vista fino al mare.
Il mare sarà alla vista come dalla rocca di Troia da cui Cassandra vedrà le ombre delle navi Achee. E di tutte le storie che da bambino (e fino a ieri) ti hanno raccontato. E che ti racconteranno. E che racconterai tu un giorno ai tuoi, di bambini...
E dopo il mare arriverà il tramonto, e sarà l'universo di sole basso. E saranno i velieri vagabondi che tornano da ogni confine per esaudire ogni tuo desiderio. E ricorderai Battiato e Baudelaire. E il viaggio. E, non so come, Chartres.
E di Chartres ricorderai le guglie, e le luci, e i riflessi colorati. E la storia di Bernardo di Chiaravalle come la racconta Umberto Eco prima, e Gabriele La Porta dopo.
E da lì l'immenso e l'incanto, e certe voci.
E tutto quello che ritorna e l'invocazione al Sole che leggerai ad alta voce una sera e ti ricorderai d'esser vivo.
E ritornerai ancora, quando la luna stacca le nuvole dal cielo e le avvicina alla terra, alle colline, nei luoghi dei giorni felici, ad incontrare te stesso e il Guardiano della Soglia, e come un folle affronterai lui e le tue paure.
E poi per un po' non ricorderai nulla di tutto questo. E rifuggirai le domande e il senso. E ti perderai nell'amor borghese.
Finchè un giorno, chiuderai gli occhi.
Dormirai per non morire.
Li riaprirai.
E saprai chi sei.
Magari non proprio, ma ci andrai vicino.
Assai.
E lo vedrai nel sorriso dei tuoi occhi.
Perchè l'amore si chiama Beatrice, o Laura, o Dulcinea. Ma non sei Dante, o Francesco, o Alonso Chisciano.
E non sempre, capirai, ha la forma d'una donna.
Ma la vestirai dell'incanto che hai già visto, di un sole che nessuna nuvola coprirà mai.
E tornerà, lei, tornerà a raccontarti.
Non sognare.
Pensa.
Respira lentamente.
Pensa, riordina, ricorda.
E per prime verranno le colline delle Murge a maggio, dove il vento spazza i fili ancora verdi del grano, che si riempiono di isole rosse di papaveri. E dopo saranno d'oro, e poi ancora a strisce marroni e quell'odore di malto bruciato. Perchè è quello che ritrovi, ogni volta, nella birra e che ti riporta tra queste colline. E quelle della Scozia. E certe luci. E certe nuvole.
Poi verrà il ricordo di te in cima alla collina, quando, dopo che sei salito, sembra sparire la terra. E vedi molto più cielo. Per un attimo, vedi solo cielo. Il resto è giù, ed è verde, immenso, e verde. E parti. Quasi ti alzi in volo e immagini Federico dal Castello poco distante, che taglia la vista fino al mare.
Il mare sarà alla vista come dalla rocca di Troia da cui Cassandra vedrà le ombre delle navi Achee. E di tutte le storie che da bambino (e fino a ieri) ti hanno raccontato. E che ti racconteranno. E che racconterai tu un giorno ai tuoi, di bambini...
E dopo il mare arriverà il tramonto, e sarà l'universo di sole basso. E saranno i velieri vagabondi che tornano da ogni confine per esaudire ogni tuo desiderio. E ricorderai Battiato e Baudelaire. E il viaggio. E, non so come, Chartres.
E di Chartres ricorderai le guglie, e le luci, e i riflessi colorati. E la storia di Bernardo di Chiaravalle come la racconta Umberto Eco prima, e Gabriele La Porta dopo.
E da lì l'immenso e l'incanto, e certe voci.
E tutto quello che ritorna e l'invocazione al Sole che leggerai ad alta voce una sera e ti ricorderai d'esser vivo.
E ritornerai ancora, quando la luna stacca le nuvole dal cielo e le avvicina alla terra, alle colline, nei luoghi dei giorni felici, ad incontrare te stesso e il Guardiano della Soglia, e come un folle affronterai lui e le tue paure.
E poi per un po' non ricorderai nulla di tutto questo. E rifuggirai le domande e il senso. E ti perderai nell'amor borghese.
Finchè un giorno, chiuderai gli occhi.
Dormirai per non morire.
Li riaprirai.
E saprai chi sei.
Magari non proprio, ma ci andrai vicino.
Assai.
E lo vedrai nel sorriso dei tuoi occhi.
Perchè l'amore si chiama Beatrice, o Laura, o Dulcinea. Ma non sei Dante, o Francesco, o Alonso Chisciano.
E non sempre, capirai, ha la forma d'una donna.
Ma la vestirai dell'incanto che hai già visto, di un sole che nessuna nuvola coprirà mai.
E tornerà, lei, tornerà a raccontarti.
giovedì 11 gennaio 2007
OxE
"...
Forse vuole informarmi che alle mie spalle c'è la contraerea. E' sicuramente un buon motivo per rigare dritto. Penso che se Euridice fosse stata armata Orfeo non si sarebbe voltato. Ok, questo si chiama istinto di conservazione e lo conosciamo a menadito. Però è anche vero che se non abbiamo un bel dito in fisso nel culo cominciamo a rivoltarci nel pensiero come maiali. Sì, questa è una traccia."
Da "O'perE', di Stefano Di Lauro
E' un libro cyberpunk, intelligente e divertente... che credo finirò stanotte. Come diceva Balzac, "una notte d'amore è un libro letto in meno".
Ma non è questo.
Vi capita mai di pensare che esistano dei flussi di pensiero, dei flussi di azione, dentro i quali ci si senta inseriti, "a posto", ed altri in cui si vive ma si avverte la non appartenenza?
E, peggio ancora, una volta individuati questi flussi, che di fatto devono interagire fra di loro... come vi sentite?
Una mina vagante (tanto per restare in vena di flussi) o la parte di un tutto?
Perchè il trucco, credo, è tutto lì.
Divertitevi.
(Ah, tutto perchè una delle spose di stamattina assomigliava dannatamente alla Donna Della Mia Vita. E sposa un altro. Per fortuna.)
Forse vuole informarmi che alle mie spalle c'è la contraerea. E' sicuramente un buon motivo per rigare dritto. Penso che se Euridice fosse stata armata Orfeo non si sarebbe voltato. Ok, questo si chiama istinto di conservazione e lo conosciamo a menadito. Però è anche vero che se non abbiamo un bel dito in fisso nel culo cominciamo a rivoltarci nel pensiero come maiali. Sì, questa è una traccia."
Da "O'perE', di Stefano Di Lauro
E' un libro cyberpunk, intelligente e divertente... che credo finirò stanotte. Come diceva Balzac, "una notte d'amore è un libro letto in meno".
Ma non è questo.
Vi capita mai di pensare che esistano dei flussi di pensiero, dei flussi di azione, dentro i quali ci si senta inseriti, "a posto", ed altri in cui si vive ma si avverte la non appartenenza?
E, peggio ancora, una volta individuati questi flussi, che di fatto devono interagire fra di loro... come vi sentite?
Una mina vagante (tanto per restare in vena di flussi) o la parte di un tutto?
Perchè il trucco, credo, è tutto lì.
Divertitevi.
(Ah, tutto perchè una delle spose di stamattina assomigliava dannatamente alla Donna Della Mia Vita. E sposa un altro. Per fortuna.)
mercoledì 10 gennaio 2007
Donne da caserma (3)
Amica: Domani ho un esame scritto... ti giuro, non mi ricordo nulla, sono nervosissima, fammi qualche domanda!
AmorPlatonico: E che ne so io?
Amica: Chiedimi una cosa qualunque...
AmorPlatonico: Me la dai?
Amica: Non è pertinente! eppoi se la commissione fosse femminile, non è una domanda che potrebbe mai pormi!
AmorPlatonico: "Ma tu ad AmorPlatonico la daresti?"
AmorPlatonico: E che ne so io?
Amica: Chiedimi una cosa qualunque...
AmorPlatonico: Me la dai?
Amica: Non è pertinente! eppoi se la commissione fosse femminile, non è una domanda che potrebbe mai pormi!
AmorPlatonico: "Ma tu ad AmorPlatonico la daresti?"
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