Arrivo in azienda, e noto la stanza di "presentazione campionario" accesa. Istintivamente entro per salutare la vittima e resto congelato: in pedana, con uno stupendo abito celeste che sembrava ripetere il colore dei suoi occhi, è lì, una mia ex. Con tanto di mamma, zia & company.
AmorPlatonico: Ciao... Amore... Buongiorno Signora (saluto la mamma...)
EX: Ciao, caro come stai?...
SorellaDiAmor: Vi conoscete?
AmorPlatonico: (sibilando alla sister): Com'è che si chiama questa che non mi ricordo?
Non mi ricordavo solo il nome, lì, su due piedi, ma mi son comunque sentito una merda.
Ora, dal commento di Marileda al post precedente, alle domande degli amici di ieri sera "quante donne hai avuto?" e leggendo il bellissimo blog di GreenwichVillage (greenwichvillage.splinder.com/post/8933315) e tanti altri avvenimenti perchè il destino quando ci si mette s'impegna....mi accorgo che nella mia vita non sono mai riuscito ad "andare" con una donna senza che ci fosse un'attrazione, un sentimento, un controcanto.
Che oggi senta l'esigenza di una riflessione, di un "facciamo il punto", di un "non mi va di prendere per il sedere nessuna" è perchè, semplicemente, non essendo piu' un torello in giro per il tavoliere mi rendo conto che la vittima, dall'altra parte, se è venuta con me non è perchè assomiglio al Rupert Everett di Dylan Dog (fuori magari no, ma dentro, dentro è tutto un altro carnevale) ma perchè qualche aspettativa ce l'ha.
Non siamo scandinavi nè veniamo fuori dai romanzi di Henry Miller. Si cerca un controcanto, non uno che ti scarrozzi. Se è così, please, avvisate che ritiro fuori il tassametro.
Perchè il sottoscritto, come Dylan Dog, si innamora. Sempre.
Com'era la canzone del titolo?
"E mentre andrò dovrò pensare
tu non sei uomo da piegare
quante ne ho avute, quante ne ho volute
e poi dimenticate.
C'è chi mi odia per gli amori da un'ora
e chi mi cerca ancora
e non sa che avrei bisogno stasera
più che d'altro d'una preghiera.
Perché so
perché lo so.
Di tanto amore morirò
di questo amore morirò"
Ovviamente è Fossati, il mio Fossati, che da una vita sembra abbia scritto la mia colonna sonora.
E lo so
Di tanto amore morirò.
Perchè si muore solo d'amore. In tutte le sue forme. Ma solo d'amore.