domenica 5 ottobre 2008

Strani giorni

Domenica pomeriggio. Bambini che distruggono mondi alla Playstation in camera loro. Nel DVD, Ibrahim e fiori del Corano.

Divano.

Coccole.



Indimenticabile: Volevo dirti...

AmorPlatonico: Che mi stai facendo venire i brividi...

Indimenticabile: Appunto...





***



Domenica, tardo pomeriggio. Vado al parco a prendere l'Indimenticabile, il Drago e la Principessa (che oggi mi è volata via dalle mani partendo per la prima volta in bici senza rotelle, e son soddisfazioni)...



Telefono.



Indimenticabile: Che fine hai fatto?

AP: Sto arrivando...

Indimenticabile & AP, contemporaneamente: E del tramonto vogliamo parlarne?



***



In auto, mentre la Principessa esprime le sue teorie sul mondo delle due ruote a pedali:



Indimenticabile: Ma l'ultimo verso de La Cifra te lo ricordi?



AP, definitivamente al suolo. Son colpi bassi.



Per ironia della sorte, quella copia de La Cifra è la stessa che ho regalato, otto anni fa, alla mia ex moglie, con tanto di dedica. Perché si spera che qualcuno leggendo il tuo libro-angelo, possa capire anche te.

Questo non è successo.

Quel libro è tornato da me, quando ci siam ridivisi i libri, tra i suoi (pochi) e miei (tanti)... presi quella copia e lei mi disse: Ma non è il mio? ed io, sapendo che la Mondadori non lo ristampava, ed era nuovo di pacca, mai aperto: Assolutamente! è la mia copia!!!



Ora quel libro è nelle giuste mani. Come se fosse tornato. Perché la forma del tempo è circolare. Lo diceva Pitagora, ne scherzava Platone, mentre stamane, in una luce che sembrava quella di Vienna il giorno dell'eclisse del '99, l'Indimenticabile, con in mano "La Cifra", irrompe:



"Sai, penso che ad un certo punto il tempo non esista. E sia legato essenzialmente alla materia. Ed è incredibile essere qui, e noi stessi, senza sentire il passato, con i suoi drammi, con i suoi errori. E tutto quello che è presente è con noi."

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