sabato 21 ottobre 2006

Invito al viaggio

"Ti invito al viaggio

in quel paese che ti somiglia tanto"

Baudelaire, riletto da Battiato-Sgalambro



Amica: Dovresti andarla a trovare...

AP: Sarebbe inutile

Amica: Perchè? Sarebbe come incontrare uno specchio.

AP: Appunto. Ma lei mi direbbe "Sono innamorata di un altro"

Amica: E tu?

AP: Risponderei "Lo so"

Amica: E allora?

AP: Sarebbe un'altra scena da film.



Questo post è dedicato all'Amica MadameRevanche, che sta diventando, in effetti, una vera blogghestar. Almeno su questo blog!

Ed è un'amica, con la quale ci "scassiamo" di risate sul mondo. Lei ha una sfortuna e una fortuna. La sfortuna è che abitiamo distanti, perchè sarebbe bellissimo vedersi più spesso e far danni. E una fortuna: il suo fidanzato è un mio compagno di sbronze, che per me è come essere fratelli.


Shattered Dreams






Scena: Auto di AP, nel durante un ritorno verso casa, sabato pomeriggio, dopo il pranzo pantagurelico dalla suocera.

Personaggi:



AmorPlatonico, visibilmente agonizzante dopo la terza porzione di lasagna. Il cognato ha invece tentato la fuga adducendo la morte di un parente stretto.



Ex-Moglie, piena di progetti e progettini risultanti dalle edificanti conversazioni pomeridiane con la madre, vertenti dall'uso degli aghi per il punto croce alle tecniche di finzione dell'orgasmo, dalla conservazione dei peperoni in agrodolce per l'era glaciale agli ultimi ritrovati psicologici per la riduzione del marito in schiavitù... “Guarda tuo padre...”







AP: Facciamo un gioco, ti va?



EM: Spara.



AP: Allora io ho giocato al superenalotto. Questo sabato sono tredici milioni di euro.



Vinciamo.



Sono sei milioni e mezzo a testa.



Io non influisco sull'uso della tua parte, tu della mia.



Che ne fai?



(e non dire ti pianto e me ne vado che è l'opzione zero)



EM: (ride)... innanzitutto...



quant'è?



AP: sei milioni e mezzo... su per giù tredici miliardi...



EM: lunedì andrei comunque al lavoro... per non dare nell'occhio...



poi una parte la investirei in immobili... comprerei appartamenti da affittare... e gestirei gli introiti...



un'altra parte la investirei in fondi, tanto per stare sicuri...



ovviamente continuerei a lavorare...



diciamo in maniera più rilassata, mi farei qualche viaggetto in più...



AP: Mi ci porti?



EM: per quello, vediamo, sempre che tu non stia andando da quel cliente lì o col tuo amico vestito di nero... o con qualche zoccola delle tue amiche al telefono... (allora non chattavo, ma tant'è, N.d.A.)



EM: Ma non mi interrompere...



AP: Scusa! Continua... quindi continui a lavorare?



EM: Certo, giusto per non stare senza far nulla... ma darei in beneficenza il mio stipendio...



AP: Ah, ecco...



EM: E tu?



AP: Io... nulla... fai le valigie e te ne vai... no... scherzo amore mio...



AP: Io... dunque... lunedì entro in banca, direttamente nell'ufficio del direttore. Salgo sulla scrivania e faccio pipì. Così, tanto per... Appena comincia a chiamare la polizia, entra il mio gestore business (al quale ho dato copia della schedina) che lo informa dell'accaduto... e tutto finisce in risate...



AP: poi stacco un assegnino per le casse dell'azienda, chiudendo i fidi e lavorando in attivo...



AP: quindi mollo tutto alla mia famiglia... gestione, titoli, proprietà...



EM: e quindi? Partiamo?



AP: se vuoi venire...



EM: come se voglio venire? Dove mi porti???



AP: In Africa!



EM: Ma a Sharm siamo già stati!



AP: Non quell'Africa. Voglio aprire un ospedale in Madagascar...



EM: Vabbè fai una donazione a Emergency...



AP: No. Ci voglio andare.



EM: Ma come... tu fai lo stilista, il fotografo, il manager... lì c'è bisogno di professionalità... di mani, di medici...



AP: I medici si assumono. Ricorda che ho convertito più di un'azienda...



EM: Ma queste son cose serie, da far fare ai professionisti... che c'entra l'immagine...



AP: Costruire un ospedale, o farlo partire, utilizzare il tutto per via mediatica per far star male i satolli occidentali e convincere qualcun altro a unirsi alla cosa non credi che sia possibile? Del resto qui vendo e faccio le cose più inutili del mondo...



EM: Sì ma che c'entra... mica sei un medico...



AP: Ok... vedo che non comprendi. Comunque ho controllato prima di partire. Non abbiamo vinto. Neanche un “tre” di incoraggiamento. Domani tu vai a lavorare normalmente, e porta lo stipendio a casa o dove ti pare... ed io farò pipì in bagno, prima di andare in banca.



AP: Ah, e stanotte non mi rompere gli zebedei, visto che vuoi comandare anche nei miei sogni.










giovedì 19 ottobre 2006

Il Grande Amore

AmorPlatonico: Ma tu...

SplinderianaSaggia: Sì?

AP: Ma tu ci credi?

SS: ...

AP: dai! rispondi!

SS: ....

AP:.... ? ......

SS: Ma figurati.



E' sempre lei. E ho finito anche il bronzo.

mercoledì 18 ottobre 2006

Ricorsi storici

- Ti giuro, ogni domenica mattina... io esco, vado al bar, e incontro uno che mi abbraccia, mi chiede come sto, mi offre il caffè... mi tratta come fossi il suo migliore amico.

- Ma hai capito poi chi è?

- Era fidanzato con mia moglie.

Le grandi scoperte

SplinderianaSaggia: combinazioni...

AP: :D

SS si ma non c'entrano cassaforti

SS: forse

SS: :D

AP: ahahaahahah

AP: dipende da quanto pensi sia importante il cuore (o il fegato) per metterli nei posti giusti.

SS: beh. ogni organo ha il suo posto. e sarebbe meglio che ognuno stesse in quello più appropriato



Non c'è sulla terra abbastanza avorio e oro per farle una statua.

martedì 17 ottobre 2006

Chiacchiere a profusione





"Sbagli, t'inganni,ti sbagli soldato

Io non ti guardavo con malignità

Ho temuto che per ascoltar la banda

Non facessi in in tempo ad arrivare qua..."

Roberto Vecchioni, Samarcanda.



"Senti..già che la cosa sia scaduta così nell'offesa (velata?!)
mi piace molto poco...
soprattutto perchè tu per primo ammetti che la pensiamo diversamente...
che ci sia un corteo di gente che giudica un solo lato della medaglia,
nel mio blog, è alquanto fastidioso.
In quanto a te, se pensi che le miei siano chiacchere,
avresti potuto parlarmene senza commentare un post...
Ovviamente i vostri commenti resteranno lì..."

A parte che il commento era del post.
Ma è colpa mia. Devo smettere di identificare la persona con l'artista.

Altrimenti dovrei smetterla di amare le canzoni di Roberto Vecchioni.

Ma quand'è... il destino ci si mette.

Fortunatamente il tempo svela le maschere.
O gli avvocati.

Comunque, oggi, diamo ragione a Sterfimia. E' colpa nostra.


lunedì 16 ottobre 2006

TUTTO INTORNO A TE (3)

(questo è il VERO post di sabato. Il resto sono isterie)



"Ecco, vedi, si è fatta i ricci... ci sono problemi e lei, lei si è fatta i ricci"

Nanni Moretti, Bianca






Ieri mi chiama un amico. Pomeriggio. Voce cavernosa d'oltretomba. "Come stai?"

Ok. Casini. Sentiamo.

Lui l'anno scorso si è separato dopo un bel po' di anni di matrimonio. Bella persona, grande lavoratore, bel ragazzo.



Lei, dalla metà campana sentita, si è allontanata sempre di più. L'azienda che hanno costruito insieme è stata usata da lei contro di lui, come si usano i figli in un divorzio. Perchè per gli uomini le aziende sono come i figli. Per le donne, qualche volta, un po' di meno. Capita che si facciano un po' di meno i conti. Ma la storia non è questa.



Come tutti, si guarda un po' in giro per cercare di non morire (intanto la signora di lì a un mese ha un fidanzato a tutti gli effetti: ergo, c'era da prima, in toto o semplicemente sapientemente parcheggiato, ma c'era, perchè una donna non fa crollare una storia se non lo vuole, almeno, così mi pare).



Comunque, lui incontra una ragazza in chat.

Succede.

E' carina, giovane, simpatica.

Ha gli occhi di cielo e un sorriso bellissimo.

Mi chiama dopo un po': "Mi sono innamorato". Io, rispondo, ovviamente sarcastico, "Sei un coglione!".



Ok.

Vi risparmio i particolari, ma andiamo per sommi capi.

Lui, si innamora. Si innamora davvero come chi sente che gli manca qualcosa nel cuore. Forse un affetto non dato da dare, o un dovere di protezione da svolgere... non so come definirlo... un bisogno, un'esigenza. E un cuore, sicuramente provato, ma sicuramente onesto.

Qualche volta, il sogno di avere una serenità che si è vista crollare, tradita, distrutta, bordate di egoismo contro i bastioni di una linearità di vita e di sentimenti che non è immeritata.



La ragazza, rapidamente come è "venuta innamorata", dopo qualche mese, cambia i suoi sentimenti.

Lui la sente strana. La allontana per un po'. Era entrata nella sua vita. Tanto. E lui le consiglia di chiarirsi le idee, e che la porta è sempre aperta ma i pensieri devono essere lineari.

Dopo qualche giorno dal "consiglio", lei ha un altro. Si vede con tutti e due, amoreggia con tutti e due. Mente, mente a tutti e due (o tutti e tre, ma lei, ora non ci interessa). Due mondi diversi, con due uomini diversi, dove il secondo sa del primo ma il primo non del secondo, fino ad una decisione, di lui: "Ok, carte scoperte. Da domani si fa sul serio. Vieni a stare da me. Ma la prima sera che ritorni dopo di me ti trovi le valigie pronte fuori della porta".

Da quel "a domani", lei è sparita. E la frase non è dittatoriale. Ma va letta con tutto l'amore del mondo.

Al telefono ride e scherza come se non fosse a lei. Come se l'avere accanto un uomo bastasse a tutto.

E tante altre cose assurde, che non vi sto a raccontare, ma ben capisco e ben comprendo perchè in giro le ho viste.



Ok. Carne arrosto, un Nero di Troia (giuro, è una città dauna e un vitigno e non una definizione del mondo femminile), peraltro paradossalmente neanche tanto sincero, e tanta grappa.



Ora.

Questa storia è un prologo, per parlare d'altro.

Si vive di fantasia, me ne rendo conto.

Spesso il "non avere problemi" ci porta a crearli.

Il non dare un senso alla propria vita porta a recitare una parte col mondo, un copione da reiterare e reinventare a sempre nuovi spettatori.

Per me certe volte, quando si tratta di "chat"... lo dico sempre alle malcapitate, per sicurezza:

"Io e te non esistiamo, perchè non ci conosciamo davvero. Potremmo essere falsi entrambi, dietro questi schermi".

(E' un concetto di esistenza tutto sartiano, ma è sabato sera. Lasciate stare. Domani cercatelo su Google.)



Dal vivo, dopo tanto parlare, è più difficile mentirsi.

E' facile mentirsi all'inizio mostrando una scollatura e non una cultura. Ma poi ci si scopre.

Sempre. E si fanno delle figure, utilizzando un bel termine francese, oggettivamente di merda.



Personalmente se sento che una persona che fisicamente mi attrae è troppo diversa da me non forzo le cose per mettere un'altra tacca sulla mia cintura. Ne ho cambiate già troppe.

Generalmente do fiducia ai miei contatti di chat. Come alle persone in generale. Del resto, penso a Splinder come un luogo di signori, non di sedicenti ingannatori.



Faccio semplicemente quello che vorrei che gli altri facessero con me. E non faccio l'opposto.

Quando questa fiducia viene palesemente tradita non mi arrabbio. Semplicemente chiudo, perchè la persona diventa un flusso di byte che in realtà, non esiste. Perchè è falsa.



Io non sono un santo.

Ma quando questo accade un po' male, un po' mi sento.

Come se fossi un "servizio di conversazione interessante" incluso nel canone ADSL.



Stasera voglio sognare anch'io.

Ma me ne vado al cinema.



Buona serata.



(E quando ADSL non funziona... eccheccazzo!, nota di oggi, 16/10/06)