Due bambini si stanno bisticciando. Violentemente.
Roba seria: tu non sai studiare storia.
Arrivano alle mani.
Uno ha la peggio.
Urla: Papàaaaaaaaaaaa!
Si sta rivolgendo a me.
martedì 11 novembre 2008
domenica 9 novembre 2008
Matrix
- Allora, papà, mettiamo tutti i clienti nel computer...
- Come, un dischetto per regione?
(Alla fine si è risolto con me che ho programmato un terminal server col quale controllavo gli ordini dall'altra parte dell'oceano - della serie non hai veramente un cazzo da fare a New York in quell'internet point - mentre lui ha continuato con l'agendina di carta, dove "santuzzo" o "meccanico" celavano i numeri delle amanti).
(Mai usare Photoshop la mattina, che ti vengono pensieri tinti)
mercoledì 5 novembre 2008
Le cose vanno dette in faccia
martedì 4 novembre 2008
Un taccuino
"E non si regala l'Intelligenza e la Compagnia"
Ivano Fossati, La disciplina della terra.
Dovremmo tenere un taccuino del male che ci accade.
Ogni giorno.
Perché la mente è elastica e, per sua stessa difesa, tende a dimenticare, ad aggiustare. A giustificare.
Freud direbbe che stacchiamo lo stimolo cosciente... e il trauma annega nell'inconscio.
L'Inconscio.
E son cazzi, direbbe sempre Freud.
Tanto, del dolore, rileggeremo il ricordo, come se fosse accaduto ad un altro. Perché è così. Ma almeno leggere la nostra storia da lontano fa magari meno male, ma insegna come un buon libro. O una buona rappresentazione. Perché le esperienze, dicevano i Greci, o le vivi, o vai a teatro e ascolti quelle degli altri.
Il concetto del perdono è un'altra cosa, per carità. La memoria delle ferite aiuta a non ricommettere lo stesso errore.
O, almeno, qualcosa del genere.
Io, per me, ho smesso di regalare il mio tempo.
(Foto di AP, del 2006, fatta col cellulare. Perché una torma di simpatici ladri aveva portato via la Fuji S2Pro e tutti gli obiettivi, assieme ad un altro pezzo della mia vita. E in quel momento, per regalare il tempo, non avevo da parte neanche i soldi per ricomprarmela. Poi, dopo quella sera, il mio amor proprio mi fece esplodere. Non mi sono comprato certp una macchina da 10.000 euro... una di quelle che fanno sentire tutti fotografi, perchè non è importante lo strumento ma il manico, ma quelllo che più dignitosamente mi serviva, per lavorare e per godere del piacere di fermare il tempo, e di averne, in quel caso, un buon ricordo).
Questo post è dedicato all'Indimenticabile, e a tutto questo tempo nuovo che ci ha concesso questo amore, che ogni giorno cresce, costruisce, solidifica, unisce. Il resto, scusatemi, era finto.
Dovremmo tenere un taccuino del male che ci accade.
Ogni giorno.
Perché la mente è elastica e, per sua stessa difesa, tende a dimenticare, ad aggiustare. A giustificare.
Freud direbbe che stacchiamo lo stimolo cosciente... e il trauma annega nell'inconscio.
L'Inconscio.
E son cazzi, direbbe sempre Freud.
Tanto, del dolore, rileggeremo il ricordo, come se fosse accaduto ad un altro. Perché è così. Ma almeno leggere la nostra storia da lontano fa magari meno male, ma insegna come un buon libro. O una buona rappresentazione. Perché le esperienze, dicevano i Greci, o le vivi, o vai a teatro e ascolti quelle degli altri.
Il concetto del perdono è un'altra cosa, per carità. La memoria delle ferite aiuta a non ricommettere lo stesso errore.
O, almeno, qualcosa del genere.
Io, per me, ho smesso di regalare il mio tempo.
(Foto di AP, del 2006, fatta col cellulare. Perché una torma di simpatici ladri aveva portato via la Fuji S2Pro e tutti gli obiettivi, assieme ad un altro pezzo della mia vita. E in quel momento, per regalare il tempo, non avevo da parte neanche i soldi per ricomprarmela. Poi, dopo quella sera, il mio amor proprio mi fece esplodere. Non mi sono comprato certp una macchina da 10.000 euro... una di quelle che fanno sentire tutti fotografi, perchè non è importante lo strumento ma il manico, ma quelllo che più dignitosamente mi serviva, per lavorare e per godere del piacere di fermare il tempo, e di averne, in quel caso, un buon ricordo).
Questo post è dedicato all'Indimenticabile, e a tutto questo tempo nuovo che ci ha concesso questo amore, che ogni giorno cresce, costruisce, solidifica, unisce. Il resto, scusatemi, era finto.
Grandi misteri della vita
Se una mattina d'inverno
Photoshop ti chiede il codice
non meravigliarti:
non è impazzito.
Hai solo premuto "Aggiorna"
e ti sei scordato...
che l'avevi craccato.
La risposta al codice, come sempre, sarà fornita dalla premiata ditta Su.Ka srl.
(Dedicato a tutti coloro che nella vita hanno bisogno di un qualche tipo di Photoshop)
venerdì 31 ottobre 2008
A lo' wén
- Dolcetto o scherzetto?
- Mo' j'ascenn e t'ja'da' mazzet!!! (*)
La vedo ostica l'attecchimento di Halloween dalle nostre parti.
Assai.
***
Dal barman sotto casa:
- Allora ti hanno svaligiato?
- Guarda che il primo è stato tuo figlio.
Ma il barman è un uomo d'oro. Anzi, di zucchero.
(*) Adesso scendo e ti riempio di botte!
(Foto di AP, San Giovanni Decollato, Roma, Santa Maria Degli Angeli)
- Mo' j'ascenn e t'ja'da' mazzet!!! (*)
La vedo ostica l'attecchimento di Halloween dalle nostre parti.
Assai.
***
Dal barman sotto casa:
- Allora ti hanno svaligiato?
- Guarda che il primo è stato tuo figlio.
Ma il barman è un uomo d'oro. Anzi, di zucchero.
(*) Adesso scendo e ti riempio di botte!
(Foto di AP, San Giovanni Decollato, Roma, Santa Maria Degli Angeli)
Ancestrale
Non so esattamente perché, ma le donne brune con i capelli a caschetto mi stanno sugli zebedei.
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