sabato 26 marzo 2011
Di Grande Teatro
Quando ero più giovane ero sostenitore delle architetture pure. Mi piaceva l'idea di Brasilia, la città costruita dal nulla direttamente nel futuro.
Oppure immaginavo Madre Natura riprendersi le città ricoprendole di rami e piante.
Poi ho scoperto il reportage, il raccontare le emozioni attraverso i tagli nella visione delle persone.
Ma un teatro è davvero grande se l'opera è perfetta con i propri spettatori. Che diventano teatro a loro volta.
Qualcuno disse E=mc².
E tutti furono felici e contenti.
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