È una notte in Italia che vedi
questo taglio di luna
freddo come una lama qualunque
e grande come la nostra fortuna
che è poi la fortuna di chi vive adesso
questo tempo sbandato
questa notte che corre
e il futuro che viene
a darci fiato.
(Ivano Fossati, Una Notte in Italia)
questo taglio di luna
freddo come una lama qualunque
e grande come la nostra fortuna
che è poi la fortuna di chi vive adesso
questo tempo sbandato
questa notte che corre
e il futuro che viene
a darci fiato.
(Ivano Fossati, Una Notte in Italia)
L'effetto che fa su di me la musica (e la poesia) di Fossati è una specie di caldo abbraccio.
Fossati scrive per immagini, come se ogni strofa fosse una fotografia. Descrive passo dopo passo delle emozioni, e poi, alla fine, due versi per commentare, come una didascalia.
Solo che Fossati va dentro le cose. E, come i grandi fotografi, non racconta un evento, ma racconta una storia, una emozione attraverso la descrizione di una realtà.
E questa musica ha sempre accompagnato la mia vita. E il "taglio di luna" mi ha ricordato un amore, perchè ogni amore è quell'amore.
E ho guardato al futuro, e a quanto è incasinata, ma bellissima, la vita. E la tristezza va via.
E non riesco a capire quelli che di Fossati dicono... che è triste.
Sarà.
Per me son persone che non ascoltano. Ma non che non ascoltano Fossati. Non ascoltano e basta. Han bisogno di rumore sempre uguale, con titoli diversi, per non sentire l'urlo della solitudine.
Ma tutto questo è già più di tanto...
(Effetti deleteri di un pomeriggio di Photoshop. Un tempo, quando stampavi, uscivi che puzzavi di acido, e di ammoniaca. Insomma, eri rinco e puzzavi di piscio di gallina. Ora, Photoshop è asettico. Ma crea assuefazione.)
Fossati scrive per immagini, come se ogni strofa fosse una fotografia. Descrive passo dopo passo delle emozioni, e poi, alla fine, due versi per commentare, come una didascalia.
Solo che Fossati va dentro le cose. E, come i grandi fotografi, non racconta un evento, ma racconta una storia, una emozione attraverso la descrizione di una realtà.
E questa musica ha sempre accompagnato la mia vita. E il "taglio di luna" mi ha ricordato un amore, perchè ogni amore è quell'amore.
E ho guardato al futuro, e a quanto è incasinata, ma bellissima, la vita. E la tristezza va via.
E non riesco a capire quelli che di Fossati dicono... che è triste.
Sarà.
Per me son persone che non ascoltano. Ma non che non ascoltano Fossati. Non ascoltano e basta. Han bisogno di rumore sempre uguale, con titoli diversi, per non sentire l'urlo della solitudine.
Ma tutto questo è già più di tanto...
(Effetti deleteri di un pomeriggio di Photoshop. Un tempo, quando stampavi, uscivi che puzzavi di acido, e di ammoniaca. Insomma, eri rinco e puzzavi di piscio di gallina. Ora, Photoshop è asettico. Ma crea assuefazione.)
Carino il tuo blog,passa dal mio profilo, e dal mio blog :-)
RispondiEliminala_tua_stella1974
c'è differenza tra ascoltare e saper ascoltare. quest'ultima è un'abilità che non tutti hanno.
RispondiElimina:)
RispondiEliminaSdrammatizzi sempre!
Non è PhotoShop, è vero...
molte persone sono più sole di quanto vogliano credere e sono sole anche tra una marea di gente e anche il sabato sera con i loro amici nel locale più affollato della città
adoro fossati....
RispondiEliminaLo stesso è per me!
RispondiEliminaPassa dalle mie parti!