Se qualcuno mi chiedesse delle mie convinzioni religiose, risponderei che sicuramente non sono ateo e materialista.
Certo, non mi figuro un qualche Dio con la barba bianca ad interessarsi delle vicende umane come quello che supplicano la maggior parte delle religioni del mondo, perchè ho troppa stima di un essere superiore per trovarlo interessato ai nostri problemi quotidiani, semmai dovrebbe essere il contrario...
Quando penso alla bellezza del mondo non posso crederlo figlio del caso, semmai figlio di un caso organizzato in una razionale complessità, il cui disegno, piu' ampio dei nostri pensieri, ci sfugge.
D'altra parte esistono piu' vie per il superamento della rete razionale che ci rende attaccati alla materialità e ci permette di vedere il filo invisibile che unisce le cose. Ed è diverso per ognuno di noi.
Per me, spesso, è l'Arte il mezzo che consente intuizioni di una Bellezza Superiore.
E' come se nel reale si aprissero degli squarci di una luce piu' intensa.
Quando si è in grado di notarli (e questo è il bello, perchè non sono assoluti), sono semplicemente delle porte verso una bellezza che fa esplodere il cuore.
Ed è lì, in un prato che ti chiama in controluce, negli occhi di un bambino, nei campi spazzati dai venti d'estate, nel compimento dei cicli delle stagioni... in una serie di manifestazioni che, perdonatemi, non riesco a pensare che siano un risultato casuale di una combinazione di atomi e forme d'onda.
Oddio, posso anche sbagliarmi...
Se così fosse, lasciatemi illudere.
O forse no.