venerdì 28 novembre 2008

Coincidenze astrali



Da stamattina gironzolo per casa strettamente legato alla porta del bagno.

Riesco, ogni mezz'ora circa, a secernere della materia primordiale di un colore davvero mai visto prima.



Un dubbio mi attanaglia: cosa può essere?

(1) E' indigestione (e lì serve l'agrume di Sicilia, è inutile),

(2) principio di influenza (fine settimana di merda a casa, col rischio di contagiare l'Indimenticabile, il Drago, la Principessa e quanti altri entrino in relazione con noi) oppure

(3) è la sottile e tremenda vendetta della mia ex moglie?

Davvero...

Mi chiama l'altro giorno l'amico avvocato...

"AP, ascolta... c'è un problema..."

"Sono le nove e mezzo di mattina... deve essere grosso..."

"La cancelleria ha sbagliato la data ed è stata cancellata l'udienza per il divorzio dal ruolo"

"E mo'?"

"Se facciamo costatazione subito forse si ripristina..."

"E chi lo dice alla controparte?"

"Dammi il numero che ci penso io"

"Così mi piaci!"

"Sì, ma resta nei paraggi casomai dobbiamo firmare tutto di nuovo!"



Io avevo sposato una chimica esperta in veleni.

Le ultime volte, quando mi offriva il caffè, mi sentivo Sindona.



Boh.



Sospetto...



Nel caso:

Lascio al Drago la mia collezione di Dylan Dog, le enciclopedie sugli animali e il mio cervello (come dice lui) per rispondere alle domande a scuola. E la chiavetta internet.

Alla Principessa, il resto della biblioteca, che la vedo più pronta. E tutti i numeri di Velvet. Perchè è strafiga.

All'Indimenticabile, lascio il mio cuore. Che se lo rivenda pure, così si fa un po' di soldi. Tanto batte e batterà sempre per lei.

I polmoni, dopo aver respirato fumi vari (al novantanove per cento passivi, tranne i Toscani e i Cohimba), al gatto. Cazzi suoi.

(Ah, nel pacco organi escludo il fegato. E' scappato l'anno scorso, e mi ha mandato una cartolina da Cuba. Nonstante beva rum dalla mattina alla sera, sta una bellezza).

giovedì 27 novembre 2008

Il satellite a gas

trainVerso mezzogiorno squilla il citofono.



Io sono immerso nella comprensione delle macchine virtuali e tutto un casino di altre amenità su come lavorare meglio spaparanzati nel proprio salotto...

Il Drago va a rispondere (caso strano, perché anche lui, salvo cataclismi, incendi, animali feroci in casa, è abbastanza fuso col divano)... e dice: vai tu.



Non è l'Indimenticabile.

E' l'uomo del gas.



Vado ad aprire... e il tipo senza buongiorno, buonasera, mi entra in casa...

"Lei è moroso! deve regolarizzare immediatamente altrimenti le stacchiamo il gas col satellite!"

"Guardi, premesso che a quanto pare mi sta facendo vedere la bolletta del precedente inquilino... ma il mio nome sul citofono non lo ha visto? e dov'è la mia voltura fatta il XX XXX? (chiamo l'Indimenticabile per conferma?)...."



Il tipo resta in silenzio... "guardi... la voltura... non la troviamo... però vada immediatamente in ufficio... così sistemiamo... "

"E' aperto ora?"

"Certo, chiude all'UNA".



Ci salutiamo con una certa irosità...

... e mi incammino verso questo benedetto ufficio (a duecento metri da casa, a dire il vero).



Ovviamente, è aperto il pomeriggio.



Ora:

- Hai citofonato a ME con la cartella DI UN ALTRO.

- Non mi hai neanche chiesto CHI FOSSI.

Ma sopratutto:

- Se puoi staccarmi il GAS col satellitare... per quale cazzo di motivo mandano in giro un cretino come te a leggere i contatori????



Misteri.



Poi uno torna a casa, trova la moglie con l'idraulico e si lamenta.



"Ma caro, non eri sul satellite?"



Io, sinceramente, che i satelliti costassero... ne ero cosciente... la corsa allo spazio è finita e si mandano in orbita delle comitive per ridurre i costi. Ma che i satelliti andassero a gas, giuro, non ci avevo ancora pensato.



martedì 25 novembre 2008

Ridente trentasettenne

Tutto il passato torna come un'onda

e quelle antiche cose sono qui

solo perché una donna ti ha baciato.




Ogni volta che rileggo Borges risento un certo tipo di profumo.

Oggi è il mio compleanno. Trentasette anni dissennati.

Ma il profumo, come si sentiva, pare buono.

sabato 22 novembre 2008

L'amore è una SpA

trullo04

"io se son stato cornuto voglio almeno essere stato un gran bel cervo... uno di quelli che lo vedi e dici che bel cervo... non uno di quelli e dici hahaha che coglione."



La splendida chiosa di Anonimista sul post precedente merita una risposta ufficiale.



L'approccio più ragionevole ai rapporti di coppia è senza dubbio quello economico, più che altro per una letteratura un po' meno straziante dei romanzi di Liala e delle telenovelas: se ti va male proprio, ti butti dalla finestra come nella crisi del '29 oppure scappi in Messico con i fondi neri della Parmalat.



In certi casi si ammette che è meglio avere delle "partecipazioni" o delle quote in una SpA che funziona alla grande che essere proprietario di una individuale in fallimento...



... l'opzione alla Tronchetti Provera è anche ottima: non metti un cazzo di capitale, fai quello che vuoi tanto i soldi veri sono degli azionisti, e devi stare solo attento a non distrarti troppo che non ti trombano l'Afef.



Si può utilizzare ampiamente il leasing: la tieni per due anni, e non la riscatti all'ultima rata. Sembra costare di più, ma scarichi il tutto dalle tasse e viaggi con un mezzo sempre nuovo.



Io per un certo tempo della mia vita ho utilizzato una formula meravigliosa, quella in uso nelle compagnie aeree: il wet lease, il leasing umido (molto in tema con la metafora, poichè L'Amore è solo Umidità, come cantava l'illuminato Fabrizio Panza del Gruppo Sanguigno nel lontanissimo 1990): affitti l'aereo e tutto l'equipaggio, carburante compreso. E poi paghi a piccole rate mensili. O aspetti che te le paghi lo Stato.



Poi ti torna la voglia di investire su qualcosa di tuo. Tuo davvero.

E allora ragioni alla grande, perché l'hai desiderato da una vita.

Con tutto il rischio del caso.

Perché ne vale la pena.

venerdì 21 novembre 2008

San Martino



San Martino, protettore, pare, dei cornuti.



Ora, tutti nella nostra vita abbiamo avuto una o l'altra parte, sia coscienti, sia, spesso incoscienti.

Magari le corna danno meno fastidio se non conosciute, perché tanto, in una storia di finzioni (perché una storia in cui ci si tradisce è falsa), finzione più, finzione meno, è lo stesso.



Non credevo che esistesse un livello superiore. Cioè, lo credevo da "giovane". Poi la vita mi ha smentito, tristemente smentito. Fino a quando non mi ha smentito nuovamente.



Poi ognuno sa i fatti suoi.



Il problema della Valle d'Itria (la cattedrale di Martina Franca è dedicata appunto a San Martino) è che dopo un po' l'aria si pervade dell'invitante odore di carne arrosto...

lunedì 17 novembre 2008

Amore, fenomenologia, istruzioni





Adoro il bianconero. Scattare in bianconero. Utilizzare i filtri piani, il verde, il rosso, il blu, l'arancio, il giallo.

A seconda del colore, esalti un particolare.

Alla fine sai già cosa otterrai. Come tutte le cose che fai d'istinto.

Un caloroso saluto alle mie transaminasi



Ci sono delle cose che mi piacciono a pelle. Una di queste è il colore del legno delle botti, la penombra delle cantine, le grandi macchine per pestare il mosto, per fare l'olio. Sarà stata la nonna d'origini contadine, o quella sensazione di benessere che ti danno i luoghi dove "si fanno" le cose.

Non lo so.

Ma ora, ogni volta che per lavoro "mi tocca" fare una foto così... penso di stare facendo la cosa giusta.



Aspettando il Sauvignon promesso dall'enologo...



Una delle pochissime cose che non mi accomuna con l'Indimenticabile è la passione per il vino. Nel senso che è meglio non farla bere, così mi dura di più.



Per il resto ho visto il Drago imitarmi nel roteare un baloon. L'ha fatto con la coca cola, ma chi ben comincia è a metà dell'opera.





(Questo post è sottilmente dedicato all'Anonimista)

martedì 11 novembre 2008

Dichiarazioni

Due bambini si stanno bisticciando. Violentemente.

Roba seria: tu non sai studiare storia.

Arrivano alle mani.

Uno ha la peggio.

Urla: Papàaaaaaaaaaaa!



Si sta rivolgendo a me.

domenica 9 novembre 2008

Matrix





- Allora, papà, mettiamo tutti i clienti nel computer...

- Come, un dischetto per regione?



(Alla fine si è risolto con me che ho programmato un terminal server col quale controllavo gli ordini dall'altra parte dell'oceano - della serie non hai veramente un cazzo da fare a New York in quell'internet point - mentre lui ha continuato con l'agendina di carta, dove "santuzzo" o "meccanico" celavano i numeri delle amanti).



(Mai usare Photoshop la mattina, che ti vengono pensieri tinti)

mercoledì 5 novembre 2008

Le cose vanno dette in faccia



Anonimista: E così vedo finalmente 'sta Indimenticabile... e ci credo che non la dimentichi!

AmorPlatonico: Già

Anonimista: Pasquale, è più bella di te.

AmorPlatonico: Fottiti, Nick.

martedì 4 novembre 2008

Un taccuino



"E non si regala l'Intelligenza e la Compagnia"

Ivano Fossati, La disciplina della terra.



Dovremmo tenere un taccuino del male che ci accade.

Ogni giorno.

Perché la mente è elastica e, per sua stessa difesa, tende a dimenticare, ad aggiustare. A giustificare.



Freud direbbe che stacchiamo lo stimolo cosciente... e il trauma annega nell'inconscio.



L'Inconscio.

E son cazzi, direbbe sempre Freud.



Tanto, del dolore, rileggeremo il ricordo, come se fosse accaduto ad un altro. Perché è così. Ma almeno leggere la nostra storia da lontano fa magari meno male, ma insegna come un buon libro. O una buona rappresentazione. Perché le esperienze, dicevano i Greci, o le vivi, o vai a teatro e ascolti quelle degli altri.



Il concetto del perdono è un'altra cosa, per carità. La memoria delle ferite aiuta a non ricommettere lo stesso errore.

O, almeno, qualcosa del genere.



Io, per me, ho smesso di regalare il mio tempo.



(Foto di AP, del 2006, fatta col cellulare. Perché una torma di simpatici ladri aveva portato via la Fuji S2Pro e tutti gli obiettivi, assieme ad un altro pezzo della mia vita. E in quel momento, per regalare il tempo, non avevo da parte neanche i soldi per ricomprarmela. Poi, dopo quella sera, il mio amor proprio mi fece esplodere. Non mi sono comprato certp una macchina da 10.000 euro... una di quelle che fanno sentire tutti fotografi, perchè non è importante lo strumento ma il manico, ma quelllo che più dignitosamente mi serviva, per lavorare e per godere del piacere di fermare il tempo, e di averne, in quel caso, un buon ricordo).



Questo post è dedicato all'Indimenticabile, e a tutto questo tempo nuovo che ci ha concesso questo amore, che ogni giorno cresce, costruisce, solidifica, unisce. Il resto, scusatemi, era finto.

Grandi misteri della vita

modella0

Se una mattina d'inverno

Photoshop ti chiede il codice

non meravigliarti:

non è impazzito.

Hai solo premuto "Aggiorna"

e ti sei scordato...

che l'avevi craccato.



La risposta al codice, come sempre, sarà fornita dalla premiata ditta Su.Ka srl.



(Dedicato a tutti coloro che nella vita hanno bisogno di un qualche tipo di Photoshop)