giovedì 31 maggio 2007

L'anello mancante

Breve premessa.

Martedì pomeriggio il telefono aziendale risulta stranamente silenzioso: nessuna pazza che non ha dormito la notte per un guanto, nessun cliente della distribuzione che tenta di rimpallarmi un suo problema...

Ok.

Alzo il telefono.

Zero (accesso alla linea esterna)...

tu tu tu tu tu...

Porcamiseria, è saltato qualcosa.

Generalmente arriva un picco di corrente (siamo in campagna), i condensatori si caricano, qualcuno va in tilt, usi la tecnica S/A (stut/appicc, zitto e riavvia, come windows): stacchi tutto, conti fino a trenta, riattacchi. E funziona.

Stacco.

Conto fino a trenta.

Riattacco.

tu tu tu tu tu...

Chiamo il 191, mi risponde un gentile signore di Milano.

"Ma la borchia ha la spia rossa accesa?"

"NO!"

"Hmmm allora c'è un guasto dalla centrale. Da qui non posso farle nulla. Mando subito una segnalazione. Le ripristineremo la linea al massimo entro VENERDI'!"

"VENERDI???? ed io che faccio intanto???"

"Segnalo anche il numero del suo cellulare, così si mette d'accordo con i tecnici. Buonasera"

"Buonasera".



Ieri mattina, ore 10, mi chiama una cliente. Ok. Spettacolo. Funziona tutto.



Stamattina, ore 10.30... squilla il telefono.

FISSO.



"Buongiorno è Telecom"

(Madonna un'altra offerta, oddio...)

"Sono il tecnico... lei ha fatto una segnalazione di guasto???"

"Sì, grazie, è tutto a posto da ieri mattina"

"Ah... ma voi siete lì sulla strada xxxx?"

"Sì... ma credo sia tutto a posto... mi han detto che era un problema di alimentazione della centralina... non l'avete riparato?"

"Veniamo sul posto a dare uno sguardo dall'esterno. Buongiorno."

"Buongiorno:"



Ma non erano i Carabinieri?





*********

AGGIORNAMENTO.



Il telefono FISSO squilla dopo una mezz'ora. Voce femminile.

"Buongiorno è Telecom."

"Buongiorno"

"Lei ha richiesto assistenza..."

"Sì, guardi, come nota è tutto a posto... mi ha chiamato anche il tecnico per un sopralluogo..."

"Ma ha piovuto?"

"Sì... vento e pioggia... e qui saltano spesso luce e telefono..."

"Sì... ma ora non facciamone un dramma!!!"

"Signora, ma le ripeto... è tutto a posto... l'ho spiegato anche al suo collega... ora, non so se qualcuno ha operato dalla centrale... ma funziona tutto... ma non è il mio lavoro... le sto dicendo quello che è successo così si regola..."

"Ma il tecnico l'ha chiamata?"

"Sì, mezz'ora fa..."

"Ma viene?"

"Ha detto di sì. Ma fa un controllo esterno!" (Ora mi diverto)

"Ah..."

"Buongiorno"

"Buongiorno"



E' vero. Ora nei Carabinieri prendono anche le donne. Quelle che scartano, le assumono in Telecom.


martedì 29 maggio 2007

Ma vai a cagare!

gattaca
(Immagine da "Gattaca", film sulla perfezione.)


Personalmente, quando mi accadono gli avvenimenti che sto per riferire, mi viene di commentare, come fanno spesso quelli che non usano spesso internet, che quelli che chattano, che hanno i blog, che usano i messenger, che si conoscono in rete sono persone strane.



Io credo che non siano meno strane delle altre. Semplicemente, il campione da esaminare è differente.



Tempo addietro, scambio simpatiche battute ed impressioni con una simpatica ragazzuola romana.



Dopo un po' si passa a chiacchierate al telefono, a racconti piu' o meno "da conoscenza" piuttosto che chiacchiere sulla rete.



Abbastanza talentuosa, abbastanza complicata, abbastanza interessante.



La definirei, comunque, "preda da una notte" o da "vacanze poi fuga" piuttosto che come probabile protagonista di una storia piu' intensa, fatta di affinità, affinità vere e profonde, e tutto quanto il resto.



Ora, le persone si "giudicano" (che brutta parola!) per quello che fanno, non per quello che dicono.



A parlare (o a chattare, o scrivere o bla bla bla) siam bravi tutti.



Se mi racconti che hai drammi col tuo ragazzo, probabilmente, vivi la tua vita sentimentale superficialmente. Se la storia è un lascia e prendi continuo, tra persone intelligenti, sappiamo che son cose da telenovelas. O da film. E i film finiscono con un lieto fine, spesso. Ma durano solo due ore. Non ti raccontanto la mattina dopo, quando, magari, le situazioni si ripresentano, con abiti cambiati, ma con intenzioni identiche.



Oppure capita che ti costruisci davvero un mondo perfetto. E questo non lo fai solo in rete, ma anche fuori. E rifiuti ogni contatto con chi è opposto al tuo parere, con chi non è d'accordo. Con chi ti dimostra con i ragionamenti o, meglio, con i fatti, o meglio ancora, con il proprio esempio, che le cose non sono proprio così.



Poichè, sinceramente, non ho bisogno della claque, posso facilmente fare a meno di qualcuno che semplicemente non ammette che non faccio parte della sua, di claque.



Poi son cose che fanno sorridere:



**

"Ciao Amorplatonico sono XXXXXX, sto partecipando ad un concorso indetto dal teatro VATTELAPESCA per vincere l'esposizione nel foyer per la stagione 2007/2008. Mi piacerebbe molto poter esporre, se ti va di darmi una mano potresti votarmi a questo link?



www.teatro-VATTELAPESCA.it/eccetera eccetera



Sono loggata come 'misscoerenza'. c'è bisogno di inserire il codice fiscale per poter rendere veritieri i dati. Ti assicuro che nome, cognome e codice non sono assolutamente visibili, lo è solo il nick.

Se ti piacciono le foto e hai tempo, mi voteresti? Ti ringrazio moltissimo



ciao



**



Io rispondo, semplicemente:



"Ma non ci eravamo fanculizzati?"


**

(O, meglio, TU mi hai fanculizzato in cinque secondi netti quando mi son permesso di farti notare un tuo comportamento non tanto lineare, qundi, che ci parliamo a fare?, ergo... addio!)



**

Lei risponde:



"si, ma che vuol dire? questo è lavoro! =)



se non ti va non importa.

grazie lo stesso.

ciao"



**



Ovviamente, per educazione, preciso:



"hai un concetto strano del lavoro. ci sono, generalmente, in mezzo i soldi. o l'amicizia (e la stima).

mi pare che non ci siano nè l'uno (per carità), nè (tantomeno) l'altra.

ciao."



Io chiamo tutto questo con una sola parola: superficialità. Si bada alla quantità, non alla qualità.



Augurando a queste signorinelle sempre grandi quantità...



Poi uno con la vita ci sbatte. Davvero.



Tempo ce ne vuole...*



Ah, e la cosa bella che non accade solo in rete.


E, con questa, giuro, non toccherò mai piu' l'argomento.

Passerò direttamente al vaffanculo...



(*) idiomatic form.




lunedì 28 maggio 2007

Donne

Ieri pomeriggio, breve caffè con la mia ex.



Ex-ragazza, non ex-moglie. Con la seconda mi son dato appuntamento l'anno prossimo, in tribunale. E, ironia della sorte, simpaticamente assistito dalla mia testimone di nozze, avvocato, che quando il prete disse:



"Firmi qui per la separazione"



Lei disse: "Accidenti, come siete avanti!"



(E' una di quelle che mi ripeteva: "lasciala stare, che è stronza", mentre, attivo il gene "sposami", mi arrivavano al cervello, anzichè parole intelleglibili, musiche di Barry White su carrellate di antipasti e frasi suadenti tipo "fallo, è la donna della tua vita". Poi lei ha aggiunto "te l'avevo detto, io!". Vabbè)



Torniamo a noi.



Caffè, frullato, gelato...



La signora del chiosco al porto aveva un fantastico paio di occhialini ovali da sole, attualmente introvabili, se non a cifre blu.



Passeggiata nel centro antico, mercatino di antiquari... ehm... rovivecchiai.



Occhiali e cristalli, non posso resistere.



Trovo una serie di occhiali vintage degli anni 70 e 80... cinque euro l'uno... lenti in cristallo e non in plastica... spettacolo.



Trovo gli occhialini tondi, un vecchio modello di Armani. Sarà stato forse rifaldo, ma valeva la pena.



E un paio di occhiali a gattina che alla tipa stanno benissimo.



Glieli faccio provare... lei protesta...



"Ma ho già degli occhiali da sole!"



"Ma questi ti stanno benissimo!"



"E' vero signorina" - afferma la signora della bancarella - "le stanno davvero bene!" (e si vedeva che non era una venditrice: io quegli occhiali me li sarei venduti a cinquanta euro minimo, altro che cinque!!!)



Prendiamo gli occhiali.



Mi lascia sotto casa.



"Grazie per gli occhiali... ma me li hai comprati per essere piu' bella per te o per qualcun altro?"



"Innanzitutto per te."



E me ne sono andato fischiettando "Bonanza".

sabato 26 maggio 2007

Incidente frontale

Mamma di Brian: Ma voi chi siete? Perchè entrate in casa della povera gente alle due di notte?

Re Magi: Noi siamo i Re Magi... ci ha guidati una stella!!!

Mamma di Brian: Vi ha guidati una bottiglia!!! Fuori!!! Fuori!!!

Monty Python, Brian di Nazareth








Ieri ho subito un incidente frontale.



Non con un'auto. Magari.



Una bottiglia. Primitivo di Manduria in purezza. Elegia.



Maledetto.



Stanotte ero convinto di non averla neanche stappata, ma di averla bevuta così, per intero, tappo e tutto... e che si fosse incastrata nello stomaco.



Non so se è stato il vino, o la costata di cavallo servita in sette secondi netti (abbiamo mangiato "affrettato", come in "Vieni avanti, cretino!") o il margarita dopo.



Certo è che ho sognato la Madonna e tutti i Santi.



Certo è che dopo ieri, sono certo, il mio fegato chiamerà l'avvocato.



Non voglio raccontarvi i casi miei, per carità. Ognuno ha i propri. Ma sono cose che fanno pensare.



Sto diventando vecchio, o è solo una fase passeggera?



Naaaaaaaaaaaaaaaaaa.

mercoledì 23 maggio 2007

Già matura e ancora pura come la verdura di papà...

Pomeriggio di prove in atelier.



Sposina in bianco ottico, felice ritorno ai tempi antichi dopo terrificanti beige e avori vari.

Sbrilluccichio di strass infinito, sposina entusiasta.

Presenti: sposina, mamma, sorella, parrucchiera, papà, amico di famiglia del papà.



Ad un certo punto, copro la sposa con la calata del velo, per controllare la lunghezza, e il papà irrompe:



Papà: - "Sì, ma io il velo non ce lo vedo! il velo è la verginità, e mia figlia non è vergine!!!"



Io (conto fino a dieci): "Ok, io sono sagittario ascendente acquario, e allora?"



Papà: - "No, signor AmorPlatonico, no! lei non è vergine perchè me lo ha detto! ed io non posso CONSEGNARE al marito una ragazza non vergine col velo!... Questa... questa (indicando l'altra figlia, che si sposerà il prossimo anno)... questa sì che è vergine!... Sei vergine, papà?"




Sorella: "Sì! e voglio il cappellino e l'ombrellino!"



Voglio aprire un bar.

Davvero.

E, al limite, bermi tutte le rimanenze...



"Voglio l'ombrellino e il cappellino!"

martedì 22 maggio 2007



A pensarci bene, la strada te la porti dentro.

Micromondo & Photoshop

Piccola digressione storica.



Nel 2003 comprai una Fujifilm S2 Pro: sensore ccd particolarissimo, 6.2 megapixels, spettacolare resa degli incarnati, contrasto perfetto. Interpolazione a 12,4 megapixel con i quali ho realizzato cataloghi, posters, e quanto altro mi servisse.



La accoppiai ad una spettacolare ottica nikon 28-200 che mi permetteva di viaggiare leggero: la custodia a tracolla e la borsa fotografica (che per noi "fotografi" vale piu' della mamma o della moglie) con il resto del bendiddio nel bagagliaio.



Ok. Un sabato torno stachissimo a casa, appendo tutto all'attaccapanni, compresa la tracolla.



Non so per quale misterioso motivo, la tracolla cadde facendo sbattere lo zoom per terra.



Si squilibrò la ghiera della baionetta e, sebbene dopo ripetuti settaggi da parte del centro assistenza, la Fuji non fu piu' la stessa.



Alla fine, la fantasmagorica borsa col bendiddio è finita nelle mani di ignoti che sono entrati, affanculo a loro, in casa mia un giorno di vento, in cui tutte le finestre del generalmente curioso vicinato erano chiuse.



Ho comprato una canon, venduto quello che mi è rimasto della nikon-compatibile e son tornato a portarmi appresso questo registratore di storie.



L'altro giorno, in vena di pulizie e d'accordo con la delegazione degli acari in protesta, per un motivo fortuito, la canon è caduta.



A fermarla è stato, prontissimo, il mio piede.

Scalzo.



Si è staccato un lembo di pelle, ma la macchina è salva.



Prontamente, ho verificato la messa a fuoco, dal 300 millimetri al grandangolare macro.

E con due tocchi di photoshop i mondi lontanissimi o la tegola del sottotetto raccontano storie.



A saperle vedere.



Comunque, giuro, siccome son troppo malinconico, poetico e pseudointellettuale, a breve vi posterò tette e culi.






palma



mattone



Tu dici ancora che non parlo d'amore:

batte in me un limone giallo, basta spremerlo!

(Battisti-Panella, Fatti un pianto)

Profumodelsale



Ogni volta che penso di andar via di qui, la mattina dopo esco di casa, guardo il mare e cambio maledettamente idea.



Piccola digressione sulla fotografia.

Parlando con un mio amico fotoreporter, si discuteva del fatto che spesso e volentieri notiamo (così dovrebbe un fotografo) degli spicchi di realtà che raccontano una storia. Ma siamo senza macchina fotografica. Allora, poichè non ci è ancora dato di farci installare delle fotocamere nelle pupille e considerando che i cellulari NON sono macchine fotografiche, a dispetto dei megapixel, capita ad entrambi che ci "ricordiamo" della sesazione, per poi rielaborarla quando occorre, quando ci ricapita, quando (ahimè), ci serve.

Solo che, credo, la prima volta è sempre la migliore.

O è l'ultima?

sabato 19 maggio 2007

Il mio uomo

Prove d'abito, oggi, in atelier.



Dopo la seconda prova, l'atelier diventa "il confessionale": dubbi, incertezze, ma anche drammi, tradimenti, cose mai dette, faide familiari...

E tutto questo, ovviamente, incluso nel prezzo di pizzi, sete e merletti.



Sposina: ma questi laccetti rossi che scendono giu'... come sono sexy...

AmorPlatonico: certo! così facciamo diventare subito nonna la signora!

Sposina: Direi subito a mio marito di rimetterselo nei pantaloni!!!

AmorPlatonico: ! (Giuro! è difficile farmi star zitto!)

Sposina: Perchè prima dobbiamo essere sicuri sul lavoro, poi verranno i figli... perchè a far figli...

AmorPlatonico: (cercando di sdrammatizzare): ci vogliono cinque minuti...

Sposina: Per il mio ragazzo, anche meno!!!



E con questo, credo che per oggi ho sentito abbastanza...



(Generalmente ci si lamenta dal parrucchiere, e DOPO il matrimonio).

mercoledì 16 maggio 2007

Insulti

Serata in associazione. Dopolavoro ferroviario di giovani trentenniquarantenni rampanti.

Arrivo tardi, con la mia amica psichiatra (NON vado ancora dalla psichiatra, ma dovrei pensarci!).




Amica:  Toh guarda, AmorPlatonico, c'è anche XXX.

AmorPlatonico: Ah, già.

XXX: Oh, ciao Ap

Ap: Ciao!



Amica (guardando le ultime foto): Però XXX è proprio carina, assomiglia tanto a Michelle Pfeiffer.

AP: (guardando bene XXX) Effettivamente, a guardarla bene...



Qualcun altro dice che XXX assomiglia alla mia ex-moglie. Il che la esclude a priori da qualunque interesse personal-sentimental-lubrico.



(Oddio, lubrico non lo escluderei mai, ma io poi m'innamoro di un nonnulla).



Da cui:



1) Esistono i "modelli di persona"... sguardi, zigomi, gambe, tette, culi che ci attraggono inspiegabilmente, a discapito delle affinità.



2) Porca miseria se esistono!



3) Ma ciò premesso, non vi ricordate Michelle Pfeiffer. Non la ricordate bene. Oppure, se è così, alla lontana (alla scordata proprio), quando non sembro Giuliano Ferrara per il capello incolto e una certa disinvoltura nella gestione della panza, ricordo anch'io Richard Gere.



In mezzo ai ciechi, quello a un occhio, è re.



Dicono.

mercoledì 9 maggio 2007

Guardami

t006L

Guardami, maledetta. E ricordami d'esser vivo.

Perchè scompari, rivolgi altrove il tuo sguardo, mentre mi aggiro nei meandri dei pensieri, dove il passato oscura il presente e minaccia il futuro...

Eppure, maledetta ispirazione, più tremenda della dea bendata, ti basterebbe così poco...

Partiamo!



E' perfetta anche la luce, col mare del colore del cielo.

La nave, come la mia vita, non è in perfetta forma.

Ma dentro è solida, E terrà. Andiamo.

martedì 8 maggio 2007

Tutto intorno a te.

Testo:

"Nuovo numero di telefono, privato. Ciao. AmorPlatonico"

392 xxxxxxxx



Rubrica

Ex Moglie



Invia Messaggio.

Enter.



(Ordine del Tribunale)



Come cominciare la giornata.

I love Albano

Ieri passo da un amico che mi ha chiesto soccorso con una distro Linux.



Primo: gli premetto che Linux è libero e free, quindi non puoi pretendere che funzioni tutto al primo colpo, e che se vuole qualcosa che funzioni comunque (con tanto di assistenza) può comprare una distro commerciale (che tra l'altro costa un centesimo di winzozz+programmi), e che quindi chi ti consiglia, tra l'altro gratuitamente, una distro o l'altra lo fa senza responsabilità... cioè: io non c'entro con le tue scelte: se vuoi un server mi PAGHI e te lo installo, dopo di che mi puoi rompere le palle nei limiti del decente. Se parliamo di qualcosa GRATIS stai ai miei tempi e alle mie disponibilità... dopo di che puoi inpacchettare il tuo server e bidonizzarlo.



Secondo: se vuoi organizzare un sito per gli utenti, non è che fa differenza tra linux e windows. Se vuoi che qualcuno ti scriva il programma dillo in italiano. E ti risponderò di no, ovviamente.



Non sono venale. Ma il mondo dell'open source è fatto di rispetto.



Due giri su google e sui forum di Ubuntu (sant'uomo) e risolviamo il problema.



Ti insegno a pescare, bello, non ti regalo il pesce.



Distrutto dalla giornata, tento di andar via...



- No, aspetta, usciamo insieme, così ci accompagni a casa.

- Ok.



Raccatto due cose che lumacavano sui sedili posteriori della Volvo, e lui, mogliettina e i due pargoli salgono in macchina.



Stavo ascoltando uno dei concerti di pianoforte di Mozart.



La moglie, ridendo, dice:



- Ma è questa la musica che ascolti?



Mi son girati i bit, che sono la versione cibernetica dei cabbasisi.



Io non ti giudico per quello che NON ascolti, per quello che NON sai, per la tua LIMITATEZZA. Magari io non ascolto ALBANO e mi mancherà qualcosa, ma il tempo giudicherà. Perchè ci sono tante cose che non conosco. E ogni brano che ascolto, ogni armonia, da Haydn a  Caros  Santana, dai Pink Floyd  a Vasco Rossi mi racconta qualcosa.



Sono esploso.



- Mozart l'ha scritto a tre anni!

- Davvero?

- Tu a tre anni che facevi?



"E la misantropia celeste in Benedetti Michelangeli"

(Battiato, Mesopotamia)

venerdì 4 maggio 2007

Cieli azzurri

trullo001



E certe volte, il blu del cielo è da immaginare.

Ma c'è.

Cavolo, se c'è.



(Foto di AmorPlatonico.

BiancoNero di Photoshop.

Ma scattato decentemente alla fonte:



trullo001



Diceva il mio maestro in camera buia:

"non cercare di aggiustare una foto, scattala bene,

altrimenti passi il tuo tempo qui dentro".

Per lui era facile.)

A me gli occhi, please!



Ora, non vorrei dire. Ma questa primavera ti sorprende con luci ed ombre che non ti aspetti. Dietro casa, ovviamente. E allora andarsi a prendere il caffè passa in secondo piano, e non sono piu' ombre nell'erba ma orme di Barbalbero.



No, nel caffè non c'era nulla eccetto il caffè, credo.



(Foto di AmorPlatonico, courtesy of Mother Nature)

giovedì 3 maggio 2007

L'erbavoglio

(Post maschilista, eventualmente, volgere tutto al femminile e il risultato non cambia).



Amico: Secondo me, non dovevi lasciarla.

AmorPlatonico: Ma se non andavamo d'accordo?

A: Ma ti voleva sinceramente bene, e sai quanto è rara oggi la sincerità!

AP: Ok, ma non è sufficiente...

A: Perchè, che altro vorresti?

AP: Che non mi rompesse gli zebedei...

A: Cosa?

AP: Hai ragione. Impossibile.

A: Appunto.