martedì 30 gennaio 2007

Fenomenologia dell'oggetto d'amore

Caso 1: La donna della tua vita

la incontri e lentamente entra nella tua vita: è intelligente, simile a te, colta, dolce. Non fa la fotomodella, ma giorno dopo giorno apprezzi il suo modo di essere, di fare, di pensare, di esserti complice. Fino ad incantarti.



Caso 2:  L'esplosione ormonale atavica

Quando la vedi ti si fanno le farfalle allo stomaco, sempre. E' la tua donna da generazioni. Ma non sai perchè. Ti si crea un vortice di brividi che partono dal collo e finiscono lì, alle gambe. Ti si secca il respiro. Lei sembra la Venere. Sempre. Ti farà dannare. Ma le perdonerai sempre tutto, lo sai.



Caso 3: La fidanzata storica.

Stai con lei da sempre. Ci sei cresciuto. Siete stati l'uno accanto all'altra da anni e anni, condividendo le piccole difficoltà della crescita, le grandi gioie, qualche episodio drammatico e tanta, tantissima vita. Vi rispettate, da sempre, vi sopportate, da sempre. Oguno con i suoi spazi. Per fortuna.



Caso 4: Il turbine.

Arriva nella tua vita come un tornado, come nella barzelletta: prima è calda e umida, poi ti porta via la casa e tutto quanto.

Variante dell'esplosione ormonale atavica, più ristretta, meno vera. Più troia, insomma.



Caso 5: La bambola incantata.

E' bellissima. Intelligentissima. Sembra una donna di Milo Manara con dentro l'anima di Jorge Luis Borges.

Tu cominci le frasi, lei le finisce. Quando ci stai insieme, il mondo è colorato di tanti toni pastello, la luce è più luminosa, il buio pieno di folletti. Quando la abbracci, ci cammini affianco, la baci, tutto sembra accadere per la prima volta al mondo, come se fosse il primo amore dell'uomo. E a te sembra di conoscerla da sempre.

Preziosa e fragile come il cristallo.

Se non avete una cristalliera in casa, o, meglio, la casa a cristalliera, lasciate perdere, si rompe. E poi è peccato...



Caso 6:  L'intellettuale complicata.

Ti intriga. Ha la battuta pronta. E' intelligente, in gamba, ride di gusto alla vita. Poi ad un tratto s'adombra. Ha visto il suo ex di due mesi prima. E si incazza come una quindicenne.



Caso 7: L'amica ritrovata.

La donna che hai conosciuto da ragazzino, e vi siete scambiati timidi baci. Ora la reincontri matura ed affermata. Molto meno bambina, molto meno incantata, ma molto più donna. O diventa una grande amica, o ti sei fatto l'amante. O tutte e due.



Caso 8: L'amica di chat.

Vi scrivete da mesi. Magari siete passati anche al telefono. E' simpaticissima, intelligente. Capisce come stai dalle inflessioni della tua voce. O dalle faccine del messenger. E viceversa. Non ti annoia mai. Magari dalle foto ha anche degli occhi da favola. E un bel paio di tette (per la bestia che c'è in noi). Ha un unico difetto. Quando passi dall'indirizzo che ti ha dato, trovi un campo di melanzane. Sempre.



Caso 9: La Francese.

La Francese è la Francese. Non ci sono santi. Tra te e lei ci sono solo le Alpi. Ma se le ha passate Annibale con gli elefanti...



Caso 10: Il fruscio di scopa nuova.

Una qualunque delle categorie sopra. Per la prima settimana.



Caso 11: La moglie perfetta.

Non ci sono commenti. E' sempre quella di un altro.



Potrei continuare all'infinito.

La cosa bella è che quasi sempre, finisce.

Meno male!

domenica 28 gennaio 2007

Domande retoriche





"Che senso ha affannarsi per realizzare un'opera d'arte quando sarebbe bello sognarla soltanto?"



L'ultima frase del Decameron di Pasolini, rivisto di striscio questo pomeriggio.



Ho provato a rispondermi mille volte. Ma è una domanda retorica. E non si risponde alle domande retoriche.



(E, detto da lui, è un falso ideologico, ovviamente).



Nessun altro ha un sogno?

E chiedo perdono

AmorPlatonico: Stasera vado a vedere manuale d'amore 2, tanto per farsi del male...

Amica: Sai che io e la Bellucci abbiamo la stessa età?

AmorPlatonico: E che altro avete in comune?

Fatti un po' prendere in giro (prima di fare l'amore)


Lei: Sai, è successo che ad una ragazzina di sedici anni... le stavano praticando una appendicectomia d'urgenza... e hanno sbagliato a inserire la spina della macchina che regola la respirazione sotto anestesia... non era quella collegata al gruppo d'emergenza... è andata via la luce e lei è stata una settimana in coma poi è morta...

Lui: Ma stiamo per fare l'amore... che c'entra?

Lei: No, per tua informazione...




(Poi si presenta il guerriero di carta igienica e uno si lamenta...)

giovedì 25 gennaio 2007

Manuale d'amore, episiodio zero: la dimenticanza.

Caffè lungo con la mia amica ritrovata, la Prima Fidanzata.

Chiacchiericcio simpatico, donna intelligente.

Ci raccontiamo di operette morali, casi giudiziari (lei è avvocato), case al mare, bambini (suoi), eccetera...



Ad un certo punto, però, irrompe:

"Perchè quando tu mi hai lasciata..."



Era l'estate dell'86. Giuro.



Sono passati vent'anni.



Anche gli omicidi vanno in prescrizione, dopo vent'anni....



Persino le ipoteche...



La memoria delle donne... no.



Non che ci sia un ritorno di fiamma, per carità. Però doveva dirmelo. Dopo vent'anni. Dopo la prescrizione. Ormai è gratis. Ma doveva dirmelo.



Diceva Borges, dura il rimorso finchè dura il ricordo.



Io, comunque, stanotte, dormirò il sonno dei giusti.



Perchè credo nella legge.

E nella prescrizione.

martedì 23 gennaio 2007

E adesso spogliati...

"Amor, ti commissiono un post, posso? Giuro che poi te lo linko (che detta così sembra porno...).



Visto che sei l'unico uomo sano di mente (o anche no) che può farlo, dicci, dicci a noi fanciulle cosa diamine è bene mettere quest'anno per sedurre un uomo.

Dacci uno straccio di consiglio. Che i nostri uomini ormai son troppo intenti a pensare al loro, di abbigliamento..



laflauta "



Gentilissima Flauta,



Rispondo onoratissimo della fiducia che Lei ripone in me.



Potrei dilungarmi in trattati sull'abbigliamento e sulla seduzione, ma farei concorrenza sleale alle costose e patinate riviste di moda e di consigli sulla vita, tipo Marie Claire, Flair, Vogue eccetera, che affollano i salotti e le toilettes di mezzo mondo, che danno a voi donne al tempo stesso il consiglio giusto su come indossare una minigonna a giropassera, cucinare il coniglio con le erbe indiane e guarire dalla depressione trombandovi l'istruttore di nuoto...



Potrei consigliarvi di cambiare tipologia di uomini, abbandonando i narcisisti irriverenti immaturi, ricordandovi che chi non vi ama non vi merita, ma sarebbe facile.



Potrei consigliarvi di presentarvi al vostro uomo vestite di tre gocce di Chanel Numero Cinque, ma non sarei di certo originale.



Io ho un sogno.

Incontrare una donna vestita soltanto di sè stessa, della sua sincerità e di quella cosa misteriosa che si chiama "femminile", che nessun uomo ha mai compreso appieno ma cerca sempre e comunque per superare la propria essenza di mortalità e sentirsi immortale nell'amore.



Il resto, mi perdoni, son dettagli.



sabato 20 gennaio 2007

Amore, sesso, ortaggi

AmicaInChat: Posso farti una domanda???

AIC: Di abbinamento?

AIC: colori?

AIC: il blu notte non mi piace molto, ma ho una gonna di Romeo Gigli, quasi a tubo... come la posso abbinare?

AmorPlatonico: Ti rispondo solo se posso togliertela :D

AIC: ahaahahahahahah, furbo! ma come fai a vedermi come donna? io e te siamo amici...

AP: Ho provato a vederti come un cetriolo, ma non ci riesco...

AIC: Vedi che oggi giorno è meglio uscire con un cetriolo e anche più conveniente...

... potrei elencarti decine di motivi per i quali è meglio un cetriolo...

AP: Forse per una donna... (doppi sensi)

AIC: ahahahahaahahahaha

... allora un pomodoro per un uomo...

AP: Il pomodoro è molliccio

... ed è anche piccolo...

(non so quali uomini tu abbia frequentato)

AIC: Molte donne sono mollicce...

AIC: Puoi scegliere un pomodoro biologico da un kilo e un po' immaturo...

AP: Sarebbe come uscire con una siliconata...

.. oddio l'intelligenza è uguale...

AIC: Forse il pomodoro sarebbe più intelligente...

AIC: Allora, con cosa posso mettere la gonna blu?



Io l'adoro, questa qui.

Giuro.

venerdì 19 gennaio 2007

Fidanzati con me

Oggi, dopo essere stato dall'avvocato per una questione aziendale (che bello andare dall'avvocato alle tre di pomeriggio: ti rimane il resto della serata per continuare ad incazzarti!), già che ero in centro, avevo parcheggiato e, soprattutto, non avevo null'altro da fare per le successive due ore, passo dalla posta perchè attendevo una lettera in particolare. Che fortunatamente è arrivata, in barba alla scarsa fiducia nella posta prioritaria. - Guardi, l'ho spedita martedì - mi rassicura il mio cliente comasco... - e un prioritario ci mette al massimo due giorni... -  A Como, rispondo io, ma qui... - e ridiamo per qualche minuto al telefono...



Comunque.



Sono alla posta. Passa una ragazza. Mi sembra di conoscerla. Ci scambiamo due sguardi, e proseguiamo ognuno per la propria strada...

Io poi mi volto, mi dico... tanto, dopo che ho mandato il mio numero di cellulare per le conferme degli appuntamenti dell'atelier e mi chiamano i fidanzati delle future mogli senza presentarsi, alle due di pomeriggio, dicendo "PRONDO? PRONDO? MA TU HAI A CHE FARE CON BRANDI?", e mi devo ricordare che una delle 122 destinatarie dei messaggi si chiama, appunto, BRANDI... peggio di così...



Torno sui miei passi, senza temere la figura da zero, la squadro e le chiedo... "xxxxx"? e lei "Sì... ma tu?" "Amor Platonico!" "Sei tu!, mi dicevo!"...



La mia prima fidanzata. La prima donna che abbia mai baciato.



"Vieni a prendere un caffè, mi dice lei."



E ci raccontiamo simpaticamente venti anni di avventure.



Amore, dispiaceri, divorzi (miei), bambini (suoi)... ed altre amenità....



L'ho vista positiva e felice. Bene.



Tempo fa, entro in atelier e vado in sala prove.

Un'altra mia ex, gli occhi blu e i capelli rossi, con un bellissimo abito celeste.

"Buongiorno... Amore..." le dico... e lei "Ciao! come stai?" "Buongiorno Signora!" (alla madre) e lì a cincischiare.



Sono giunto ad una conclusione: io sono utile alla (mia) causa. Chi si fidanza con me, convola a giuste nozze (con un altro!) ed è anche felice.



Io sono una specie di portafortuna, quasi un servizio pubblico.



Approfittate, donne, approfittate!!!



(Se penso invece che culo che ha avuto l'ex fidanzato della mia ex moglie a mollarmela...)

lunedì 15 gennaio 2007

Chiudi gli occhi.

E pensa.

Non sognare.

Pensa.

Respira lentamente.

Pensa, riordina, ricorda.

E per prime verranno le colline delle Murge a maggio, dove il vento spazza i fili ancora verdi del grano, che si riempiono di isole rosse di papaveri. E dopo saranno d'oro, e poi ancora a strisce marroni e quell'odore di malto bruciato. Perchè è quello che ritrovi, ogni volta, nella birra e che ti riporta tra queste colline. E quelle della Scozia. E certe luci. E certe nuvole.

Poi verrà il ricordo di te in cima alla collina, quando, dopo che sei salito, sembra sparire la terra. E vedi molto più cielo. Per un attimo, vedi solo cielo. Il resto è giù, ed è verde, immenso, e verde. E parti. Quasi ti alzi in volo e immagini Federico dal Castello poco distante, che taglia la vista fino al mare.

Il mare sarà alla vista come dalla rocca di Troia da cui Cassandra vedrà le ombre delle navi Achee. E di tutte le storie che da bambino (e fino a ieri) ti hanno raccontato. E che ti racconteranno. E che racconterai tu un giorno ai tuoi, di bambini...

E dopo il mare arriverà il tramonto, e sarà l'universo di sole basso. E saranno i velieri vagabondi che tornano da ogni confine per esaudire ogni tuo desiderio. E ricorderai Battiato e Baudelaire. E il viaggio. E, non so come, Chartres.

E di Chartres ricorderai le guglie, e le luci, e i riflessi colorati. E la storia di Bernardo di Chiaravalle come la racconta Umberto Eco prima, e Gabriele La Porta dopo.

E da lì l'immenso e l'incanto, e certe voci.

E tutto quello che ritorna e l'invocazione al Sole che leggerai ad alta voce una sera e ti ricorderai d'esser vivo.

E ritornerai ancora, quando la luna stacca le nuvole dal cielo e le avvicina alla terra, alle colline, nei luoghi dei giorni felici, ad incontrare te stesso e il Guardiano della Soglia, e come un folle affronterai lui e le tue paure.

E poi per un po' non ricorderai nulla di tutto questo. E rifuggirai le domande e il senso. E ti perderai nell'amor borghese.

Finchè un giorno, chiuderai gli occhi.

Dormirai per non morire.

Li riaprirai.

E saprai chi sei.

Magari non proprio, ma ci andrai vicino.

Assai.

E lo vedrai nel sorriso dei tuoi occhi.

Perchè l'amore si chiama Beatrice, o Laura, o Dulcinea. Ma non sei Dante, o Francesco, o Alonso Chisciano.

E non sempre, capirai, ha la forma d'una donna.

Ma la vestirai dell'incanto che hai già visto, di un sole che nessuna nuvola coprirà mai.

E tornerà, lei, tornerà a raccontarti.

giovedì 11 gennaio 2007

OxE

"...

Forse vuole informarmi che alle mie spalle c'è la contraerea. E' sicuramente un buon motivo per rigare dritto. Penso che se Euridice fosse stata armata Orfeo non si sarebbe voltato. Ok, questo si chiama istinto di conservazione e lo conosciamo a menadito. Però è anche vero che se non abbiamo un bel dito in fisso nel culo cominciamo a rivoltarci nel pensiero come maiali. Sì, questa è una traccia."

Da "O'perE', di Stefano Di Lauro



E' un libro cyberpunk, intelligente e divertente... che credo finirò stanotte. Come diceva Balzac, "una notte d'amore è un libro letto in meno".



Ma non è questo.



Vi capita mai di pensare che esistano dei flussi di pensiero, dei flussi di azione, dentro i quali ci si senta inseriti,  "a posto", ed altri in cui si vive ma si avverte la non appartenenza?



E, peggio ancora, una volta individuati questi flussi, che di fatto devono interagire fra di loro... come vi sentite?

Una mina vagante (tanto per restare in vena di flussi) o la parte di un tutto?



Perchè il trucco, credo, è tutto lì.



Divertitevi.



(Ah, tutto perchè una delle spose di stamattina assomigliava dannatamente alla Donna Della Mia Vita. E sposa un altro. Per fortuna.)



mercoledì 10 gennaio 2007

Donne da caserma (3)

Amica: Domani ho un esame scritto... ti giuro, non mi ricordo nulla, sono nervosissima, fammi qualche domanda!

AmorPlatonico: E che ne so io?

Amica: Chiedimi una cosa qualunque...

AmorPlatonico: Me la dai?

Amica: Non è pertinente! eppoi se la commissione fosse femminile, non è una domanda che potrebbe mai pormi!

AmorPlatonico: "Ma tu ad AmorPlatonico la daresti?"

lunedì 8 gennaio 2007

E' scritto nelle stelle

"Sagittario

Oggi tenterete di mettervi a dieta ma non funzionerà: avete una gran fame di novità, di cambiamento e quindi vi sentirete un po' friggere nell' attesa. Siete d' accordo anche voi che il succo della vità non è vegetale....Certo è che un po' di morigeratezza potrà aiutarvi a esercitare la vostra volontà in modo diverso. Non fatevi però tentare troppo....cedere è più dolce che resistere."



Personalmente, anche se non sembra, certe volte preferisco lo stampatello maiuscolo alle perifrasi. Sarà così, credo...

Sarà anche che la metafora mi sta abbastanza sullo stomaco.

Sarà che di una dieta, magari, ne avrei bisogno.

Sarà che ho finito da poco una serie di sfilate dove, senza far tanta poesia, di carne, e carne buona, se n'è vista fin troppa (perchè l'amore è solo umidità).

Sarà che effettivamente, un invito al viaggio è l'ultima cosa di cui avrei bisogno.

Perchè io, purtroppo o per fortuna, viaggio leggero.

sabato 6 gennaio 2007

Due Mondi

AmorPlatonico: Pronto?

Amica: Che fai? Lavori oggi? Se ti va mi piacerebbe una zuppa cinese per pranzo...

AP: Lavoro... oggi ho una esposizione, tutto il giorno...

Amica: E allora che fai a pranzo?



Vabbè.

mercoledì 3 gennaio 2007

Ad ognuno il suo

"Erano giorni di maggio

tra noi si scherzava

a raccogliere ortiche"





Tempo fa, un'amica mi segnala una casa editrice a cui mandare il mio manoscritto.

Sopraffacendo la mia indolenza, stampo tutto in formato A4, dopo aver rivisto un po' di cose, ed invio, accompagnato dalla simpatica lettera che ho postato da qualche parte sul blog intorno al 20 settembre.



A metà tra l'entusiasmo e il dubbio, ripenso alle mie cose.



Poi vengo a sapere che un altro scrittore nascosto aveva mandato loro il suo di manoscritto, prima dell'estate.



Mi comunica che aveva ricevuto dopo un paio di mesi la lettera di conferma, e che chiedevano, ovviamente, un sacco di soldi per pubblicare.



Ora, io sono un imprenditore, e sono abituato a trattare con chi lancia il doppio per prendere metà. Ma ho una mia etica.... non vendo fumo, non sconto oltre il ridicolo, preferisco non vendere a chi non apprezza. E a chi non paga.



Ma i miei vestiti (quelli che vendo) sono di seta. Se è plastica, lo dico.



Ora, una casa editrice è un'azienda che fornisce servizi: distribuzione, visibilità, possibilità di vendere, in cambio di una buona parte del prezzo di copertina.



Non ha un prodotto proprio, ma distribuisce quello di altri.



La sua bravura è nel fiutare il prodotto "vergine", non ancora pubblicato, e investirci sopra.



Se mi devo autoglorificare, perdonatemi, mi faccio una vacanza, mi compro una macchina fotografica nuova, una pila di libri...



Se voglio fare il pagliaccio, mi affitto una CLS per un giorno.



Ma un libro è una cosa seria.



E' la parte di noi che parla e che per prima dobbiamo ascoltare. Se è un atto creativo. Se quello che scriviamo "canta".



Se tutto fila, non annoia, anzi... evoca... perchè certa arte altro non fa che creare l'incanto per far nascere Eros. Quell'Eros, che, come racconta Platone, ti porta in alto verso l'Iperuranio delle verità.



L'artista cioè è invasato dal Dio che gli prende la mano e scrive.



Qualche volta, vi giuro, è successo anche a me. Credo. Per altre cose mi sbaglierò... ma tant'è...



Non sono Umberto Eco.



Faccio un rapido esame del sito web della famigerata casa editrice, IL FILO EDIZIONI, di Viterbo. Sede, per altro di Stampa Alternativa.



Presidente onorario Alda Merini.

Tra gli ospiti... De Crescenzo... che racconta che in Italia saranno una decina (tra cui annovera sè stesso) gli autori che possono campare dai loro libri. Gli altri devono fare un altro lavoro.



Altri ancora, noi, quindi, dobbiamo PAGARE PER PUBBLICARE.



Da buon venditore, chiedo ad una mia amica di una NOTA LIBRERIA BARESE di sapere quali libri delle edizioni IL FILO hanno a catalogo. Solo alcuni libri di Pessoa. Le nuove voci, la collana dei giovani autori, non viene distribuita.



Ok. Si rivolgono agli APS, gli autori a proprie spese, come li definisce ECO nel Pendolo.



Che ci sia una lobby di personaggi che approfitti dei sogni di gloria di alcune persone, è palese.

Che queste siano in accordo con altri esponenti della cultura (oddio, De Crescenzo è il Cohelo italiano: leggi un suo libro, bello, leggi il secondo... pare già sentito... il terzo è fotocopia dei primi due, ma la gente non ha memoria... minchia, pare Orwell!!!)... dico, questo è terrificante. O triste. Fate voi.

Ma quello che mi è arrivato, rasenta la truffa...



Qualche giorno prima di Natale, mi arriva un plico in posta prioritaria (non raccomandata!) con la lettera dell'OK, altri fogli, e un volume, le NOTE DI EDIZIONE.



Le prime due righe, con l'OK, mi fanno sognare, davvero, perchè si sogna, per quei dieci, dodici secondi...

"...ovviamente a patto che Lei sia in grado di COMPRARE o FAR COMPRARE direttamente dalla NOSTRA CASA EDITRICE un certo numero di volumi... per permetterci di coprire i rischi sulla pubblicazione di autori sconosciuti."...



Ok, se non volete correre rischi, pubblicate solo i classici. Tanto, se non sbaglio, il Governo finanzia le case editrici... sotto certi punti di vista...



Poi, nel contratto... cioè... direttamente in bella... IO DEVO FIRMARE DIRETTAMENTE UN CONTRATTO? E CHI SONO, MICHAEL JACKSON?... non volete prima parlare con me, sapere che faccio, se ho altri ventotto romanzi nel comodino, se sono un pazzo furioso, se potete vendere la mia immagine come padre pio, se ho bisogno di un visagista, di uno psichiatra, di un prete...



Firmi qui qui e qui...



Poi... la cosa piu' bella:

la cifra è XXXX, che può pagare in:

1) contanti

2) bonifico

3) tre comode rate

4) dieci comode rate.



Ora... la pubblicazione NON AVVIENE al pagamento dell'acconto, come quando ti compri un televisore all'unieuro (anzi, il televisore lo paghi sei mesi dopo l'acquisto)... ma solo DOPO che hai SALDATO tutte le rate (contravvenendo al principio primo della rateizzazione, il godere del bene mentre lo si paga) e, badate bene... SE UNA DELLE RATE DOVESSE ESSERE OMESSA la casa editrice potrà decidere di non pubblicare l'opera e NULLA SARÀ DOVUTO.



Premesso che un giorno io e il mio avvocato ci divertiremo...



Dopo il primo momento di indignazione totale e di schifo e di ribrezzo per questi nuovi ladri e imbroglioni... considerando che le note di edizione NON SONO LE STATISTICHE DI VENDITA ma le slinguazzose testimonianze degli autori pubblicati...



... mi rendo pacificamente conto di una cosa.



BRAVI



Sono io che mi indigno. Ma per cosa? Ho un cugino che si indebita per pubblicare racconti di cui se ne salvano due o tre, e parla di amici che "correggono" le sue opere (non sono editor, per carità!), che gli dicono "come e cosa scrivere"... e vende servizi telefonici con riunioni multilevel... e pare che sia felice...



Se la felicità costa duemila euro, rateizzabili..., scusatemi... mi sbaglio io. Davvero.



Domani aumento il listino dei miei abiti da sposa, visto che anch'io vendo sogni.



I miei, almeno, ti fanno sentire regina, per un giorno, ma regina. L'amore, quello, devi mettercelo tu.

lunedì 1 gennaio 2007

32 Dicembre

[IL SEGNAPOSTO]

O



("adesso, finalmente, è fuori!", libera citazione dal compianto Francesco De Gregori)



[PREFAZIONE]

Poichè per uno strano evento del destino ogni tanto dal mio computer di casa, saggiamente connesso ad una rete 3g, ogni tanto splinder decide che non vuole accettare post, riesco a postare al massimo dei segnalibri (una mitica "o", molto molto barese)... per poi non perdere magari la data, e il ricordo dell'impeto creativo (fermatemi!)... che poi si raddolcisce e si armonizza, come un vino rosso cambia e si equilibra una volta ossigenato.





[32 Dicembre]



Conosci gli altri e te stesso: cento battaglie, senza pericoli.

Non conosci gli altri, ma conosci te stesso: a volte vittoria, a volte sconfitta.

Non conosci gli altri, nè te stesso: ogni battaglia è una sconfitta certa.

- SUNZI

Sulle note dei trentasei stratagemmi, tra i quali il mitico "Attraversare il mare per ingannare il cielo", che accompagna i "dieci stratagemmi" di Battiato, album quanto mai furbo del cantautore siciliano, resto incantato davanti alla saggezza cinese... che con la sua ambiguità diventa irritante per i ritmi eccessivamente veloci dei nostri movimenti, lontani peraltro dai movimenti del pensiero che, sebbene altrettanto o più veloci ancora, prendono altre direzioni...

Quindi quando mi sento dire... allora questo è bianco, ma se guardi bene è nero... ma anche grigio non sarebbe male... sorrido. E penso: ok, bello, mi stai fregando. Ma non sei tu. Sono io. Del resto, noi siamo 56 milioni, voi un miliardo e mezzo. E siete ancora vivi. E, anzi, ci state lentamente mettendo nel sacco...



Quindi mi piacerebbe fermarmi. E far fermare il mondo, una volta all'anno.



Istituire il 32 dicembre, nè domenica nè festa comandata.



Un giorno-limbo, da passare rigorosamente con la propria coscienza.



A fare, davvero, due conti.



Questo è bianco, ma potrebbe essere nero... ma anche grigio... no, bello... guarda bene... che stai a rosso!