sabato 30 dicembre 2006

Donne da caserma (2)


Lei: Sei veramente una persona deliziosa ma, non prendertela, c'è in te una piccola componente aggressiva che rovina l'equilibrio dell'insieme... dovresti lavorarci su...

Io: E' la bestia che c'è in me... dovresti vedere quando viene fuori del tutto e corro nudo sui cornicioni...

Lei: Sì... con i peli irsuti...

[censuro il resto per decenza, lei s'è lasciata andare, assieme alle sue intenzioni critiche...]



Cioè dico...




Poi è vero che negli altri non notiamo altro che i nostri difetti...



Ah, vi dono un'altra chicca...



Io: Ma fammi capire, se il tuo uomo ideale è alto due metri, ha quarant'anni e tutto il resto, io che c'entro?

Lei: Hai l'aria così seria e sicura... eppoi hai la macchina grossa...



Vi giuro, non sono io.

Altrimenti non dovrei essere internato, ma arrestato, in quanto pericoloso per me e per gli altri...



giovedì 21 dicembre 2006

Donne da caserma (1)

Lei: "poi... volevo dirti... io ti farei far bene l'amore..."

Io: (minchia la pubblicità del Control).



Poi mi lamento.



Comincia così l'amarcord delle grandi frasi delle donne della mia vita. Perchè niente resterà impunito.

La cosa piu' terrificante sarà la "top ten" che un giorno avrò la pazienza di postare, quella delle frasi pronunciate o nel momento topico dell'amplesso o nel momento ancora piu' topico in cui ci lascia.

L'unico problema è che è una classifica perennemente in movimento perchè, non so come, riesco comunque a fidanzarmi quasi sempre con delle donne inclini al manicomio.

Oppure, probabilmente, sarò io che riesco a stimolare queste reazioni.



Vi pesco fuori un'altra chicca:



"Tu riesci a tirare fuori la parte peggiore di me che avevo tenuto a bada tutti questi anni"

La mia ex moglie.



Il mio pensiero: avevo sposato Mrs. Hide e non lo sapevo.



Vi giuro. Non voglio fare la vittima.



Ma lo sono, sicuramente.



Tutti siamo vittima di qualcuno.



Almeno per la pace del nostro senso di colpa.



mercoledì 20 dicembre 2006

Su tutti i muri del mondo

AmorPlatonico: Mi sa che è finito un "amore"

PensieriDiCarta: Oh



Pensiero. Sintesi. Immediatezza.

Manca solo una bella bomboletta spray.

Hai ancora voglia di nuotare in questo mare?



"Ti direi hai ancora voglia di nuotare in questo mare?"



Premesso che quando si citano i Litfiba ormai c'è poco da sperare. I Litfiba, secondo me, son morti a "Litfiba 3", il loro terzo album "noto". Desaparacido, 17 Re e Litfiba 3. Poi, sempre più commerciali. Sempre più divismo. Sempre meno senso. Orecchiabili, certo. Ma così ce ne sono tanti. E poi rinnegare il passato, questo mai.

A Pelù chiesero come mai i testi si erano tanto modificati, dai primi, così particolari... e lui "ma noi scrivevamo quei testi così, tanto per ridere". E meno male.





Ma il tema del post non è proprio questo.



Visto che questi son giorni di grandi cambiamenti, mi permetto di tirare una bella linea sotto un po' di conti della mia vita e decidere che cosa fare domani, dopodomani e tra un po'.



Tanto perchè nella vita si cambia, per fortuna. O per sfortuna.



Diciamo che in questi ultimi tempi mi sto abituando a viaggiare leggero, con sempre meno cose. Perchè di posti, di case, di situazioni, ne ho cambiate.



E mi son reso conto delle cose che mi servivano veramente.



Ora potrei metterle più o meno in uno zaino.



Ma non è questo.



Non riesco neanche ad essere incazzato per quello che mi è successo oggi.



Semmai, amareggiato.



Ho un progettino internazionale in mente, che fa capo a più di un'azienda. Metà delle cose son facili. L'altra metà, cioè mettere insieme le teste, un po' di meno. Perchè siamo a Sud.



Ma significa, da manager, sfidare un mercato con l'intelligenza e non con la boriosità. Perchè il nemico è grande, forte, agguerrito... ed essenzialmente... non ci calcola per niente.



Affronto una parte dell'argomento con una mia amica, che si occupa di marketing nel ramo, piu' altre cosettine.



Mi parla di scontro di prezzi, di crisi internazionale, di spostamenti di flussi di spesa.



Sembra una guerra persa in partenza.



Sembra che non produciamo articoli semisartoriali, ma jeanseria in competizione con i cinesi, e solo con loro.



Mi dispiace far notare che i numeri che ci servono sono una nicchia presente comunque nel mondo.



Poi, sta alle aziende restare a galla per capire cosa fare. Il mercato non è chiuso. Lo è per i grandi numeri. Ma non sono i nostri.



La cosa che mi fa arrabbiare davvero è che questa persona è una "rivoluzionaria dentro", una che sa come vanno le cose a livello internazionale.



Una che lavora in un campo dove c'è sia la concorrenza e l'appiattimento delle cineserie, sia la possibilità per il colpo di genio, ad un costo decente.



Ma sembra quasi che abbia detto: "io ho il mio orticello. Le lotte con i titani, non mi interessano. Seguo la corrente."



Come tutti.



Spero che i cinesi (la) paghino bene.



Il resto è Vanity Marketing.



"...dove i più bei frutti saranno di tutti..."



(E sta roba pare che Pelù l'abbia presa in prestito da Battisti)







martedì 19 dicembre 2006

Posso

... scrivere i versi più tristi questa notte.

...

Il vento della notte gira nel cielo e canta.

Io l'amai, e a volte anche lei m'amò...

...

La notte è stellata e lei non è con me.

...

D'altro, sarà d'altro, come prima dei miei baci.

...

E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.



Mi rammento questi versi di Neruda (se volete leggere l'intera poesia, è in "Venti poesie d'amore e una canzone disperata", oppure aggratis, su Google), visti i sacri dibattiti ieri sull'amore, sulla fedeltà, sui quarantenni folli (poi un giorno vi chiarirò l'arcano, visto che molti dei miei amici sono quarantenni in quella fase).

Ma non credo si parli solo d'amore uomo-donna.

Ogni poesia d'amore, ogni amore, contiene, sempre, un amore più grande, un arcano della vita.

Generalmente, nella Grande Generazione, 1+1 non fà 2, ma 3.



O sto mirando troppo in alto?



O temiamo questo terrificante oblio?



O temiamo, e basta?

sabato 16 dicembre 2006

Amami due volte

"Love me two times babe

love me twice today

love me two times

one for tomorrow

one just for today

Love me two times

I'm going away"

The Doors, Love me two times






Stamattina infilo la collezione di mp3 nel lettore dell'auto. E sono virtuosismi di hammond e di batteria e di basso. E poi la voce di Jim Morrison.

E quanto ho letto studiato e tentato di capire a sedici anni cosa volesse dire, e che mondi c'erano dietro quelle porte.

Poi ti ritrovi a sentire, e a sorridere.

"Amami due volte, una per domani, e una proprio per oggi: amami due volte, bambina, perchè sto andando via".

In barese sarebbe stato molto meno poetico, piu' curdo, "Facim' ca' s' mor'".

E avrebbe venduto sicuramente di meno.

Ma tutto il mondo è paese.



Sì, sì... accendi il mio fuoco...

(ma vedi di non fare cenere in macchina, babe).



(in realtà vorrei dire cose molto più serie oggi, ma sapete com'è... "one for tomorrow... one just for today...")

venerdì 15 dicembre 2006

Tutto intorno a te (4)





Splinderiana: - Da quand'è che ho cominciato ad incontrare solo persone incontentabili?

AmorPlatonico: - Da quando sei diventata incontentabile tu.







E a chi mi consiglia di accontentarmi nella vita, rispondo francamente di esaminare la propria, prima di consigliare. Vero è che generalmente soffriamo negli altri i nostri stessi difetti, e spesso ci interfacciamo con persone che in realtà hanno poco da spartire con noi, ma solo perchè in loro vediamo quella parte di noi che ignoriamo e sulla quale, magari, faremmo bene a lavorarci su.




Per il resto... una piccola digressione tecnica...



Chiacchiero con una mia amica psichiatra sui grandi sistemi del mondo, sulla percezione e sulla elaborazione del reale.

Kierkegaard e Signora.

Ovviamente il fatto che molte modificazioni mentali provocano dei sintomi che si possono controllare o, peggio, simulare con delle sostanze chimiche mi fa chiedere cosa sia effettivamente la felicità, se quando sei giù potrebbe effettivamente bastare una pillola.

Questo cozza con la mia esigenza di introspezione e autointrospezione e sul potere che so avere la mente.



Anche se già la semplice immissione nel corpo di endorfine da ginnastica cambia parecchio le cose.

Della serie che, anzichè arrovellarmi sui grandi perchè della vita, o fare dispute con la mia amica psichiatra (in realtà cerco solo di avere lo sconto sul prozac, nel quale vorrei fare un bagno, come Obelix nella pozione), farei meglio a farmi una bella corsetta.



Che anche al fisico in sè per sè non farebbe male.

Com'era? Mens Sana in Corpore Sano (Sì, eppoi: cielo a pecorelle pioggia a catinelle, rosso di sera buon tempo si spera e, ovviamente, chi fa da sè, fa per tre).

Prospettive


Le nostre migliori intenzioni

annegano confuse

nel sapore dolce del Martini.




(L'ho cantata un bel po' di anni fa. Ritrovandola fra le carte... pare l'abbia scritta ieri. O per ieri. O ero precoce prima, o son ritardato ora. Oppure ho scritto una verità. Per me soltanto, per carità. Oppure sono in fase involutiva... quasi un pitecantropo. Mi sa che mi prenoto da un'estetista per una depilazione. Profonda.)

lunedì 11 dicembre 2006

Prospettive future

Preoccupatevi davvero se dovessi pubblicare username e password di questo blog.



Saluti e baci



AmorPlatonico

(tra il teso, il depresso e il fortemente girato di coglioni*)



* "coglioni" si può dire, peccato che il filtro anti-truce dell'azienda di PG classificherà ancora il profumodelsale come sito porno.

Di osceno, al mondo, c'è ben altro.



Ah, se qualcuno mi chiede perchè si vive...

per assaggiare quella visione della felicità che dopo tanto hai finalmente rintagliato nella tua vita, come una pietra preziosa. Che hai confrontato e sai che quella sensazione E' la felicità. Davvero. Appieno.

E ti ricordi anche cosa te ne ha fatto deviare.

Ed erano una serie di paure, paure di perdere quello che sembrava essere una personalità, un personaggio, che alla fine non ti serve per essere felice.

Non ti serve.

Fa molto chic, però.



Rinnovo.

Saluti e baci

Undici Minuti

Non è un libro di Cohelo, Dio ce ne scampi.

Sono le 14.04

Ho undici minuti soltanto per scrivere. Poi devo stamparmi una cosina e uscire di qui. Per uno di quegli appuntamenti importanti nella vita.

Uno di quegli appuntamenti da filo di rasoio, che augurerei forse ai miei peggiori nemici... A pensarci... non ho nemici, in realtà: denigratori, forse, ma nemici... non credo. Magari jene, a raccattare intorno a me brandelli della mia carne stessa, perché chi si veste d'agnello non fa il lupo, ma resta senza dignità e, quando può, diventa jena.

Ma questi son altri pensieri.

Tre minuti ancora.

Tre minuti per fare una riflessione su me stesso.

Su quello che sono, su quanto esisto.

Su quanto mi senta in realtà al contatto con il vero, il duro, il materiale e per quanto invece mi immagini che siano le cose.

Su quanto sia valida quella che definiamo amicizia, di quanto ho dato in passato, di sincerità e di cuore, e quanti fossero soltanto soldi che maneggiavo e che attiravano amici del buontempo. E se ho scambiato amici veri per approfittatori o se fosse realmente così.

Tutta questa bella scrittura, queste belle idee, tutta questa intelligenza.

Tutte queste belle parole.

Mi piacerebbe trovare la risposta a questo.

Giusto per capire se la mattina mi alzo per la costruzione di qualcosa, o per giocare a dadi con i sogni.

Visto che poi i sogni, in particolare, hanno un certo costo.

Mah...

venerdì 1 dicembre 2006

Il grande post sul senso della vita

- Cos'è che ti fa alzare la mattina?

- Domani ho da lavorare, domenica ho un pranzo, lunedì... lunedì vediamo.