domenica 30 aprile 2006

Elementi di Saggezza

Francesco: "Papà, AmorPlatonico è saggio come Confucio... ubriaco"

Francesco è il figlio di un mio amico. Ha dieci anni. Ma che danno da mangiare ai bambini di oggi???

sabato 29 aprile 2006

Il Mito dell'Amore

"Il Mito dell'Amore
muore
senza tante cortesie
ti accorgi che è finita
da come cadi nell'insofferenza
ciò che ti unisce
ti dividerà:
nei miei ricordi
la quarta sinfonia di Brahms"


E' una canzone di Battiato. Ovviamente. Seconda strofa, Destruens.
Dichiarò qualche tempo dopo che lo stato ideale per scrivere era una pace interiore. Io non capivo (e forse non capisco bene bene neanche ora), perchè vivevo tutto in maniera passionale, un post-romantico, tutto Sturm Und Drang, che ovviamente vede la produzione dell'arte come una esplosione delle passioni, una sublimazione delle passioni.

Poi magari son cambiato, forse un po': saranno le esperienze, saranno gli errori (le stesse cose viste da direzioni differenti).
Comincio pian piano ad essere d'accordo con lui. A malincuore, perchè significa che mi sto privando di una parte di meccanismi che conoscevo di me stesso. E felice, perchè al tempo stesso dovrei potrei mi ingannerei ad un modo magari migliore di vivere. E non solo l'amore.

Il problema è, ancora, sapere che diamine è questo Amore.

Che non è sicuramente la cura per la solitudine (tanto quando sei solo sei solo lo stesso).
Che non è sicuramente il volersi bene. Questa è l'amicizia.
Che non è l'attrazione. O solo quella. Si chiama Sesso. E lì basta cercare su google e hai voglia...
Sarà il profumo dell'altra volta... o sarà ridere... o sarà continuare a ridere, dopo. Dopo tanto tempo. Quando è finita la solitudine. O quando si affaccia di nuovo. Nelle cose "serie" della vita. Quando l'amicizia c'è, ed è profonda. Quando quell'amica ti piace e ti attrae. E ti fa anche carne. E quando parli, e ti confronti. E non ti secchi. E le chiedi cosa ne pensi. E c'è voglia, sempre (o abbastanza, sempre, dai!) di vedersi. E di ridere. Ridere. Sempre.

E pare semplice?

Piangere è facile. Appunto. E' ridere che è difficile.

Mah... ci vorrebbe un buon riso con pollo e curry.

E sarebbe il caso che questi post me li leggessi io per primo.

sabato 22 aprile 2006

Scrivi il titolo

"Scrivi il titolo, e il resto ti verrà..."

Grazie, amica mia. Come spesso accade, mi rifletto nelle tue parole.

Allora...

"Dell'Amore e d'Altre Scommesse"

E mo' vediamo...

venerdì 21 aprile 2006

Conservazione della specie

Oggi mi chiama un amico. Veramente è un pò più di un amico. E' l'ex marito (attenti a non perdervi) della sorella della mia ex-moglie (erano entrambe difettate, e il difetto era, a quanto pare, dell'intera serie: sono state ritirate dai Bladerunner). Praticamente mio cognato. O ex cognato. Boh?
Mi dice... "sai è un po' di tempo che dovrei dirti una cosa"
Ed io... "Ok. Stai per diventare papà...."
E lui... "Da cosa l'hai capito???"
E lì per un'ora a dirmi com'era contento.
E lo sono anch'io.
Ma che bella cosa.
E' come se la vita ricominciasse, da un punto in cui ti sembrava che il suo ciclo si fosse irrimediabilmente rovinato. E tutto riprende su ritmi antichi. E su valori che pensavi di non poter più provare.
Mi fa pensare che potrebbe capitare anche a me.
Ma i bambini si fanno - si devono fare - solo per amore.

giovedì 20 aprile 2006

Teoria calcistica

Non mi interesso di calcio. Lo sanno tutti. Ma la metafora è bellissima:
"La vita è come una partita di calcio. Ed è terrificante prendere un rigore, al 95', sullo 0-0".

Capita.
Cavolo se capita!

sabato 15 aprile 2006

venerdì 14 aprile 2006

Orizzonti Perduti

"Tornerà la moda dei vichinghi
torneremo a vivere come dei barbari.
Friedrich Nietzsche era vegetariano,
scrisse molte lettere a Wagner
ed io mi sento un po' un cannibale e non scrivo mai a nessuno,
non ho voglia né di leggere o studiare,
solo passeggiare sempre avanti e indietro lungo il Corso o in Galleria,
e il piacere di una sigaretta per il gusto del tabacco, non mi fa male.
Tornerà la moda sedentaria dei viaggi immaginari e delle masturbazioni;
I'analista sa che la famiglia è in crisi, da più generazioni,
per mancanza di padri,
ed io che sono un solitario non riesco; per avere disciplina ci vuole troppa volontà.
Mi piace osservare i miei concittadini specie nei giorni di festa
con bandiere fuori dalle macchine all'uscita dello stadio
e mi diverte il piacere di una sigaretta per il gusto del tabacco."
Battiato, Tramonto Occidentale

Ogni tanto la vita ti regala nuove chiavi di lettura, ed elementi prima caotici o semplicemente messi lì in attesa di classificazione e ordinamento diventano stadi successivi di livelli di conoscenza.

E' come quando entri nel giardino di un castello, tutto ormai bouganville e rose, e ti inerpichi fino alla rocca, dove il suolo è stato dimenticato dal giardiniere, ma la vista è meravigliosa.

Dietro di te, dentro di te, i millenni, e i calzari che in mille battaglie hanno difeso le merlature della rocca. Davanti a te, il futuro.

Com'era?

Mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo che bella compagnia
sono giorni di finestre adornate
canti di stagione
anime salve in terra e in mare
sono state giornate furibonde
senza atti d'amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
ore infinite come costellazioni e onde
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e non basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro
i futuri incontri di belle amanti scellerate
saranno scontri
saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia
mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni
mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo
ti saluto dai paesi di domani
che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia.
Fossati-De Andrè, Anime Salve.

E sono le assonanze, e i quadri, e le evocazioni. E tutto quello che non c'è. O che si crea. E che si sente. E che è antico e nuovo. E che è giusto.
Speriamo.


(Fla' scusa per la troppa poesia. Ma non mi vengono altre parole).

lunedì 10 aprile 2006

La Domenica delle Salme

"il ministro dei temporali
in un tripudio di tromboni
auspicava democrazia
con la tovaglia sulle mani e le mani sui coglioni
-- voglio vivere in una città
dove all'ora dell'aperitivo
non ci siano spargimenti di sangue
o di detersivo –
a tarda sera io e il mio illustre cugino De Andrade
eravamo gli ultimi cittadini liberi
di questa famosa città civile
perché avevamo un cannone nel cortile

La domenica delle salme
nessuno si fece male
tutti a seguire il feretro
del defunto ideale
la domenica delle salme
si sentiva cantare
-quant'è bella giovinezza
non vogliamo più invecchiare –"
Fabrizio De Andrè, La domenica delle salme.

Non so, effettivamente, chi o cosa governerà l'Italia domattina. Nè, in fondo, cambierà la mia visione abbastanza anarchica della politica, abbastanza autarchica della politica.
Ho letto con interesse il fondo di Scalfari su Repubblca.it (cercatelo, io non lo trovo più... se lo sarà già rimangiato? boh?) in cui auspica con la vittoria della sinistra la fine di un'epoca buia in cui l'Italiano si allontana sdegnosamente dalla vita polica, essendo essa appannaggio di pochi e di "eletti" (di nome e di fatto), una sorta di casta privilegiata di sudditi speciali, diversa dai sudditi comuni tipici di un'Italia mai sovrana.
Bello, atipico, sognante, schierato.

Ma in fondo, quacuno, qualcuno lo ricorda 1984?
Mi verrebbe voglia, guardando questa tristezza,
di urlare

LA GUERRA E' PACE
LA LIBERTA0 E' SCHIAVITU'
L'IGNORANZA E' FORZA"

Ma questo è un altro film

E' uno sporco lavoro

E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!

Avevo promesso un post di tette e culi, giusto per essere in linea con le grandi tematiche affrontate in questo blog!

Allora... penso che sia la donna con il quoziente intellettivo 0. Sono contento di averla trovata.

Bionda (schiarita), destinata a diventare, secondo me, beige...

Mi conquista definitivamente con due frasi:

"Penso di avere l'abito piu' bello della collezione, vero"

"Certo, mia cara, mi raccomando, non mi faccia sfigurare"

"Ho messo una piuma tra i capelli... si vede?... in realtà io faccio la ragioniera"

E lì piu' che sorridere non potevo.

Vi giuro, non l'ho toccata.

E, in fin dei conti, il suo culo rispetta persino la par condicio.

Per chi vuol leggere tra le righe:
"Non farti mai portare via la gioia del tuo culo e del tuo cuore"
Roberto Vecchioni

Ma come sto' romantico oggi...

venerdì 7 aprile 2006

Presenza dell'IO

(1)
Oggi non sono in vena
di vivere o morire
il suono che riempie la mente
cancella ogni velleità

Si spogliano lenti i meandri dei pensieri
di ogni intellettualità

E diventa poi Bellissimo
restarsene da solo

(2)
Ma mi ritrovo qui
Conoscermi Conoscendoti
o quella maschera di te
che mi lascerai amare.
O no?

La canzone l'ho scritta un pò di tempo fa. Dopo parte il sax. Molto, molto Pink Floyd in Us and Them... o The Gunner's Dream, per intenderci.
Oggi, personalmente, trancerei la seconda strofa. Ma ero giovane, che volete.

Comunque, il prossimo post, giuro, parlerà di tette e culi.

mercoledì 5 aprile 2006

The Pros & Cons

Roger Waters: The Pros & Cons of Hitch Hiking


And now from where I stand
Upon this hill I plundered from the pool
I look around, I search the skies
I shade my eyes, so nearly blind
And I see signs of half remembered days
I hear bells that chime in strange familiar ways
I recognise...
The hope you kindle in your eyes


It's oh so easy now
As we lie here in the dark
Nothing interferes it's obvious
How to beat the tears
That threaten to snuff out
The spark of our love.

L
'album è bellissimo. Mi ricorda tanto, ma tanto tempo fa. Stamattina lo cantavo sotto la doccia.
Assieme a tanti bei ricordi.

Che mistero è la vita.

Due Mondi

Sono ad Aversa, che contende a Battipaglia la palma della città origine della mozzarella di bufala.
Ovviamente, a pranzo, correndo, in un caseificio/bar (ce ne sono tantissimi, anche senza bar, se chiedete un caffè e manifestate una qualche intenzione di pagarlo, anche a cambiali, vi portano a casa della zia), spettacolare panino con la mitica mozzarella, una fettina di crudo, pomodoro, olio, basilico. Ho dovuto alzare un muretto come un bergamasco qualsiasi per smaltirlo.
Mentre leggo sul Corriere le ultime propaggini della vita politica del paese (sto chiedendo la cittadinanza allo Zanzibar... meglio essere uffcialmente sottosviluppati che coglioni), le due signorone si avvicendano alla cassa.
Chiedo un caffè e il conto.

AP: (lascia 20 euro e attende con fiducia facendo lo splendido e sorseggiando il caffè)
Signorona: Com'era il panino?
AP: Spettacolare, Signora!
Signorona: No, che c'era dentro?
AP: ....

martedì 4 aprile 2006

E non ditemi che non vi avevo avvisato

AP: Homo Matrimonialis!
WOC: Ue' AP!
WOC: Meno quarantacinque!
AP: Cazzi tuoi! :D
AP: Se ci ripensi, posso consegnarle l'abito il giorno dopo! :D
WOC: Fanno sempre piacere parole di conforto!
WOC: Fantastico!
AP: Conforto una sega! (certe volte dimentico di essere uno stilista. N.d.A.)
WOC: solo....
WOC: che verrebbe anche in jeans
WOC: :D :D :D (é andato, N.d.A.)
AP: Guarda che diventerà una scassacoglioni al cubo! (finesse!, segna, Serè, "finesse")
WOC: ho il callo (13 anni di fidanzamento, dico 13! N.d.A.)
WOC: :D
AP: No.
AP: Fino ad ora ha utilizzato la "tecnica della goccia"
AP: Dopo la cerimonia diventerà uno tzunami.
AP: (che immagine meravigliosa)
WOC: Sono convinto che il nostro amore vincerà ogni avversità.
AP: Sono contvinto che sei convinto...

Comunque... il matrimonio è una cosa bellissima. Da fare. Non da rifare.
Auguri WOC.
E un po' t'invidio :D

Sere' che fai il 29 Luglio?

Mal cauto il core

E' da qualche tempo che mi danza in mente l'aria del Duca:


La donna é mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensiero.

Sempre un amabile
leggiadro viso,
in pianto o in riso,
e menzognero.

La donna e mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensier.

E sempre misero
chi a lei s'affida
chi le confida
mal cauto il core!

Pur mai non sentesi
felice appieno
qui su quel seno
non liba amore!

La donna e mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensier.

Due note:
La canticchiava la mia eterna amica Bea, in banca, davanti ad un anticipo di portafoglio
"E sempre misero..." (commentando un suo spasimante)... ed io "chi a lei s'affida...".
Ed il collega: "ma vu' non sit' normal...".
La cosa più terrificante: la cantavamo io e il mitico Carmine,
preparando una sfilata di abiti da sposa...
ed un suo amico tedesco commenta... "ah... Zucchero!".

Madonna Santa...


domenica 2 aprile 2006

Hallo I love you

Hallo, I love you
would you tell me your name?
Doors


Stamattina il sole danza sul mare, di fronte casa mia, al suono di canti caraibici di un cd trovato in una "peregrinazione del me".

Completo rigorosamente nero, sto andando a presenziare ad una sfilata. Chiudono con sette capi miei.

Mi perdo nella frattalità di una collana intrecciata dalla mia sorellina, su un manichino.

Sembra ieri che ero triste.

Il problema è che so che non basta così poco, però...

Oggi dovrei madonnastantizzarmi da solo...

Would you tell me your name?

sabato 1 aprile 2006

Geografia


"Bella signora che mi lusinghi
citando a memoria le mie canzoni
il tuo divano è troppo stretto
perchè mi faccia delle illusioni"
Ivano Fossati, Chi guarda Genova

Ieri sera, cena di "postlavoro"... cliente, fidanzata del cliente, altri tre amici del tizio di cui sopra, ed il sottoscritto. A parte la signorina che avremmo dovuto innaffiare come una pianta grassa (una volta al mese), anche se da taluni sguardi ha fatto capire presenza e peso nella coppia (soprattutto il peso, non fisico ma psicologico), è stata una serata memorabile: quattro individui (tranne il tizio fidanzato, ovviamente tenuto a freno dall'equilibrio con la donzella) s'è parlato, scherzato, riso, accompagnati dal vino e dall'ottimo pesce come si faceva una volta davanti al fuoco dei bivacchi.
Ognuno ha avuto la sua parte di show personale. E tutti ne hanno goduto. Va bene così.

Ora, dove voglio arrivare.

Un piccolo pensiero: ma,  esattamente, per quale dannatissimo motivo siamo così diversi in compagnia di una donna? (o, per le donne, di un uomo?). Perchè le discussioni si acquietano, si cerca un mite compromesso? una civil parvenza? un minimo comune denominatore?

E noi chi siamo? i simpatici attori di una sera o i sobri compagni/mariti/fidanzati un po' grigi e destinati al compromesso? O alla fuga?

O incontrare qualcuno che ci sia compagna, amante, amica, complice e non ci consideri il mezzo per raggiungere un progetto, uno status sia una mera chimera?

Sogno che questa persona esista.

Ovunque essa sia.

E non fate finta di non capire.

A stampatello: Quanto siete disposti a cambiare la vostra vita per amore?
E dove mettete le maiuscole? a Disposti, a Cambiare, a Vostra, a Vita, ad Amore?
E, soprattutto... hanno senso queste domande?

Mah!